Postini strani.

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"Boots"

Louis digitò velocemente la parola sulla tastiera del portatile,giusto per togliersi il groppo che gli stava bloccando la gola.

'Cosa sto per fare?'pensò.
'Sto lasciando che uno sconosciuto entri di soppiatto nella mia vita?'.

Si morse il labbro e con un gesto secco del dito chiuse la finestra di Google,sicuro di non potercela fare.
Come al solito l'insicurezza si era impossessata del suo piccolo corpo e non era riuscito a liberarsene.Aveva sempre avuto paura dei gesti troppo avventati e pericolosi, e per lui parlare con uno sconosciuto,anche per una manciata di minuti,faceva parte di questi.

Decise così di digitare l'indirizzo internet di Twitter e entrare nel suo account.
Molte volte riusciva a trovare una via di sfogo in quel sito,anche perchè i suoi followers riuscivano a comprenderlo e consolarlo la maggior parte delle volte.

"È strano"pensò"come abbia paura di parlare con una persona su Omegle, mentre qua sopra dico i fatti miei a più di 10000 persone"

Ma non aveva molto tempo per
rigirarsi la sua stranezza in bocca,doveva ricevere un consiglio tempestivamente.

Cliccò sull'icona di un nuovo tweet e digitò solo poche lettere,ma fondamentali per rendere pubblico il suo dubbio.

"Solo,lo cerco o no?"

Gli arrivarono immediatamente dieci risposte e qualche retweet.Entrò nella casella delle notifiche,aggiunse ai preferiti i tweet piú simpatici e notò con un pizzico di codardia che la maggior parte dei suoi followers gli aveva consigliato di cercarlo.

Si morse il labbro,prima di notare una nuova menzione.

"Zaynmalik

Louis dimmi cosa ti passa per la testa.E RISPONDI AL TELEFONO!"

Il ragazzo lo ignorò,troppo impegnato a mordicchiarsi le dita.Ormai i polpastrelli sembravano essere stati sfregati con della carta vetrata,tanto da vederne il colore rosso della pelle viva.
Ben presto sentì un sapore metallico insinuarsi nella bocca ma non ci fece molto caso,non gli importava.

In quei pochi secondi in cui non si era deciso a cliccare sull'icona "Cerca",tutta l'insicurezza gli si era gettata addosso come un sacco pesante,incrinandogli le ossa.
Gli avevano sempre detto di essere un codardo,ma non immaginava cosí tanto.

I suoi pensieri vennero interrotti dal rumore acuto del campanello.Louis saltò sulla sedia dalla sorpresa ma poi si alzò prontamente e si avvicinò alla porta dell'appartamento.

Si prese qualche secondo per osservarsi allo specchio,situato lungo il corridoio.I suoi capelli erano abbastanza ordinati,le occhiaie un po' accennate e gli occhi azzurri e disperati.

Quando sua sorella Lottie gli aveva dipinto l'immagine di scrittore tormentato addosso non aveva totalmente torto.

Sbuffò,poi posò la mano sulla maniglia della porta e la aprí con un gesto secco.

"Un pacco per lei!"disse una voce profonda e giovane.

Louis si trovò davanti un ragazzo,molto alto.Si prese del tempo per osservarlo:indossava una maglietta con scritto"Sorry girl,I suck dick"sotto la pettorina utilizzata dai postini,degli skinny jeans neri e degli stivaletti dorati, oltre ad uno scaldacollo che gli copriva metà del viso.

Okay Louis,non ridere.

Intanto il ragazzo gli aveva teso una penna dal tappo mangiucchiato, che il liscio afferrò con un sorrisino di scuse.

"Firmi qui e mh...qui".

Louis scrisse il suo nome due volte, poi riconsegnò la penna al proprietario e gli liberò le mani dal pacco.

"Arrivederci!"

"Arrivederci!"rispose Louis, questa volta dedicandogli un sorriso vero e proprio.

Poi chiuse la porta dietro di sé, senza sentire il "Wow"appena pronunciato dal ragazzo riccio oltre essa.

Louis si diresse immediatamente in camera sua per scartare il pacco.Era impaziente, da quando abitava da solo nessuno si era degnato di spedirgli qualcosa, se non cartoline di vacanze estive che riposavano impolverate in un cassetto della scrivania.

Poggiò il cartone sulla coperta del letto e tolse con pochi ed abili gesti lo scotch che chiudeva il tutto.
Aprì il cartone e quello che vide lo lasciò inizialmente confuso.

C'era un vecchio giocattolo appartente a lui molti anni prima, quando ancora non aveva cambiato in modo drastico la sua vita ed era ignorante di come girasse il mondo.
Sfiorò con malinconia la plastica lucida, sicuro che la madre Johannah avesse strofinato quella stessa con il solito panno, per togliere la polvere.

Sfilò il piccolo cagnolino e lo posò sulle sue ginocchia, prima di prendere un foglietto bianco dal fondo dello scatolone.

"Ci manchi"c'era scritto in una calligrafia elegante,quasi malinconica.

Louis strinse le labbra e con non poca difficoltà strappò la carta in due pezzi.

"No".

***

"Boots"

You:ciao

Stranger:ciao.24 anni e maschio :)

You:gay e fissato con gli stivali?

Stranger:oh ciao! Ti sto cercando da due giorni, come mai non ti sei fatto sentire?

You:qualche problema con la connessione internet

Stranger:oh, mi dispiace.
Comunque mi sei mancato,pensa che mi sono messo a cercare anche books

You:sono lusingato.

Ti va di raccontarmi subito la storia? Fra poco devo andare e sono curioso.

Stranger:certo.

Allora c'é questo bellissimo ragazzo che si chiamava Harry ed era discriminato da tutti perchè aveva i capelli riCCI.
Infatti la maggior parte della gente nella sua città aveva i capelli lisci e quelli con i capelli boccolosi erano discriminati

You:povero harry

Stranger:e lui vagava per la città alla ricerca di qualcuno che lo accettasse, ma nessuno lo faceva.era stato anche cacciato da casa per questa cOSA!!!

You:ma...

Stranger:il povero harry però non trovò nessuno e si arrese.iniziò a fare un lavoro che odiava e ad entrare in posti che puzzavano di cavoli e a lui fanno schifo i cavoli

Stranger:però un giorno vide questo ragazzo con i capelli lisci e gli occhi fjdducudjssi e che voleva diventare suo amico e allora lo diventò e finisce così.

You:wow ,emozionante.

Vinceresti sicuramente il premio nobel per la letteratura.

Stranger:non sapevo cosa inventarmi e avevo 4 in italiano.

You:penso di sapere il motivo.

Stranger:hey

You: :)

Stranger:comunque non mi hai detto ancora come ti chiami

You:Louis.Immagino che tu ti chiami Harry.

Stranger:... forse :).

You:quindi harry...io devo andare.
Cerca boots.

So che la storia di harry e i capelli boccolosi p sembrare una cazzata, ma non lo é. C'entra con la storia ;)

Books and Boots||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora