Mele caramellate.

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Da quella telefonata passarono molti giorni.
Harry non si era fatto più sentire e ormai Louis aveva perso la speranza di vederlo arrivare,una mattina,con un pacco e una ricevuta da firmare.
Invece niente.I pacchi che sua madre gli inviava erano consegnati da un ragazzo alto,biondo e dalla faccia buona.Il liscio si limitava a salutarlo cordialmente,prendere la penna e scribacchiare la sua firma in fondo allo stampato.
Aveva avuto più volte la tentazione di domandargli informazioni riguardo Harry,per esempio il suo indirizzo di casa,ma sicuramente il nuovo postino non gliele avrebbe concesse(e,soprattutto,sapute).
Inoltre il suo numero era stato bloccato,quindi non poteva neanche chiamare il riccio.
Infatti all'inizio aveva provato a contattarlo,ma dalla cornetta del suo cellulare usciva solo un agghiacciante eco accompagnato dal"tu tu"senza sentimenti tipico dei telefoni.

Ormai,dopo tre settimane senza notizie,Louis se lo era lasciato alle spalle.
"Amici?"aveva pensato più volte"ma quali amici.Gli amici ti aiutano,non ti lasciano per un fidanzato geloso e possessivo.Gli amici si vedono spesso,ti contattano.Siamo sempre stati conoscenti,come ho detto io".

Zayn,nel vederlo così chiuso in se stesso,rimase turbato.Dopo un periodo in cui era riuscito ad aprirsi ad altre persone,non poteva tornare apatico e freddo.No.
Non lo avrebbe accettato.

"Te lo chiedo per l'ultima volta,che succede?"gli chiese,una volta che Louis era andato al pub di Niall.
"Niente"alzò le spalle l'altro e corse a salutare il biondo,già piazzato sulle poltroncine di pelle aspettando con eccitazione l'inizio di una partita di calcio.
"Io non ci crederei"sospirò Perrie.
"Fa male vederlo così"

"Come se non lo sapessi..."borbottò Zayn.Si avvicinò all'amico e lo prese per le spalle,prima di portarlo in bagno.
Louis lo fissò terrorizzato,mentre il moro lo sbatteva al muro.

"Dimmi che cazzo succede, altrimenti non ti faccio più uscire da qua"ringhiò.

"Vorrei farti notare che la porta è aperta"borbottò imbarazzato il liscio,arrossendo all'occhiata sconcertata di una signora.Zayn si era dimenticato che il bagno era comune per tutti i clienti del locale,tranne che per il gabinetto.E loro stavano accanto al lavandino.

"E-ehm,buonasera"disse calmo il liscio.
Zayn scosse la testa e ignorò la signora,che nel mentre si era defilata leggermente spaventata dal moro.

"Rispondi"ripeté.

"I-io non-non mi succede niente" si morse il labbro,prima di rivolgere un caldo sorriso all'altro.
"Togliti quel espressione ebete dalla faccia e rispondi"ribattè Zayn,prendendo il più basso per il colletto della maglietta.
Quello deglutì.

"Veramente,Zayn.Non succede niente"proferì,cercando di rimanere calmo e di assumere una faccia seria.

"Non ci credo,sputa il rospo.Altrimenti"alzò il ginocchio"ti castro".

"Sei serio?"tremò appena Louis.

"Serissimo"rispose Zayn con un sorriso furbo sulle labbra.Quelle parole gliele avrebbe cacciate fuori utilizzando ogni metodo possibile.D'altronde lo aveva giurato all'interno della sua mente,prima.

"C'entra lui?"provò.Di solito quella tattica funzionava sempre.

"Harry non c'entra niente..."sospirò infatti l'altro,con un tono di voce greve.

"Bingo"

Louis spalancò gli occhi,rendendosi conto delle parole appena uscite dalla sua bocca.

"I-io non volevo d-dire questo"cercò di rimediare,ma Zayn fu più veloce di lui e lo contrastò con il suo tono di voce burrascoso.

"Cosa è successo con Harry?Vuoi dirmelo?Che poi chi è Harry?"

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