Cap. 4

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-"Non ti dimenticare le uova!" gridò mamma 

-"Va bene!" dissi chiudendo la porta alle mie spalle. 

Stavo andando a fare compere al negozio di mio padre, suona strano lo so! 

-"Pssst" sentì questo suono provenire dalle mie spalle mentre mi stavo dirigendo al negozio.  Lo ignorai, c'erano altre persone per strada magari non era rivolto a me.

-"Smettila di ignorarmi Sonia..." disse una voce maschile, mi voltai, era Yassine. Rimasi pietrificata, non ci parlavamo da anni! Mi fermai ed aspettai che mi raggiungesse.

-"Bene... ricordi ancora mio nome..." dissi continuando a camminare con lui a fianco.

-"Ma io non l'ho mai dimenticato... Sonia, questo non vuol dire nulla, non me ne sono andato apposta, lo sai, mi sono trasferito per studio"

-"Lo so, ma non mi hai più chiamata, ne spedito una lettera, insomma sono passati 8 anni e anche quando ritornavi qui facevi finta di non conoscermi..."

-"Non capiresti..." disse ridendo, aveva lo stesso identico fascino di una volta.

-"Perchè hai pensato di parlarmi proprio oggi?" dissi fermandomi e fissandolo. Squillò il mio cellulare, era Youssef, Yassine afferrò il mio cellulare e scuotendo la testa si mise a ridere. 

-"Non che tu non ti sia data da fare in mia assenza! Youssef..." disse continuando a ridere, ma quella risata nascondeva rabbia, si capiva dalla sua espressione. Non sapevo che dire, che situazione imbarazante, chissò cosa gli sia passato per la testa.

-"Ed io che volevo tornare con te... ha fatto bene a chiamare questo tipo, adesso ho capito cosa ho di fronte... ciao!" disse voltandomi le spalle ed andandosene. Intanto il cellulare smise di squillare. Rimasi bloccata, che confusione, così tutto all'improvviso, Yassine voleva tornare con me? Youssef e tutti questi mesi, oddio in che situazione mi sono cacciata. Youssef richiamò.

-"Buongiorno Sonia tutto ok? Perchè non hai risposto alla mia chiamata?"

-"Scusami, non potevo rispondere..." 

-"Ma stai bene? Sembra che ti sia successo qualcosa?"

-"No... davvero tutto ok... tu come stai?"

-"Bene... volevo chiederti se di pomeriggio eri libera, volevo vederti..."

-"Sì sono libera, ho bisogno di una chiacchierata"

-"Perfetto a dopo!"

Da quando vidi Yassine dopo tanto tempo avevo un pò trascurato Youssef, era come se il suo ritorno sta volta, fosse diverso dalle altre, anche il semplice fatto che mi abbia rivolto la parola dopo tanti anni voleva dire qualcosa. Non dovevo rovinare la mia relazione con Youssef per qualcosa che ormai, non aveva più senso, lui era un ragazzo fantastico ad essere sincera da quando era entrato a far parte della mia vita, tutto era diventato più bello, o meglio più divertente.  Arrivai al negozio di papà, c'era Amir disse che papà era andato a prendere il pane, e con lui in negozio c'era anche Soufiene appoggiato al muro mentre stava fumando.

-"Mamma vuole queste cose.." dissi dandogli il bigliettino e sedendomi al suo posto in attesa che lui preparasse tutto.

-"Buongiorno!" disse Fatima entrando in negozio, splendida come sempre, indossava una maglietta un pò scollata ed una gonna non molto lunga, amavo il modo in cui applicata la sua lunga linea di eyliner ed il modo in cui curava i suoi capelli, era l'unica tra le sue sorelle che amasse la moda. 

-"Ciao Sonia... hai preso il posto di tuo fratello?" disse scherzosamente

-"No no" dissi ridendo "Ma posso esserti d'aiuto nel frattempo"

-"Grazie! Allora ho bisogno di due scatolette di tonno!", mentre parlavo e servivo Fatima, osservavo Soufiene, non entrò in negozio come speravo, non si spostò di un centimetro dal suo posto nonostante Fatima fosse in negozio.

-"Ecco! Salutami Olfa!"

-"Certo!" disse lanciandomi un bacio ed uscendo.

-"Tiebni Sonia, manca solo il pane, appena torna papà ve lo porto io" disse Amir dandomi il sacchetto con la spesa. Appena mi voltai per uscire notai che Soufiene era scomparso! Uscì guardando a destra e a sinistra ma di lui nemmeno l'ombra, Fatima era uscita un secondo prima che Amir mi desse il sacchetto e Soufiene c'era!. Secondo me aspettava Fatima. Continuerò ad investigare su quei due. Arrivato il pomeriggio mi preparai ed uscì con Youssef. Mi portò in una caffetteria davvero carina, sceglieva lui i posti, io non uscendo molto non conoscevo posti così. Ci sedemmo ad un tavolo ed ordinammo io un frappè alla fragola e lui un caffè. Mentre stavamo chiacchierando, vidi arrivare Yassine con un gruppo di amici, sembrava che non mi avesse vista per fortuna. Si sedette due tavoli dopo il nostro, ma il suo posto era frontale al mio, che sfortuna.

-"Sonia?!"

-"Si?"

-"Mi stai ascoltando?"

-"Certo... possiamo cambiare tavolo, mi arriva corrente qui!" dissi guardando un pò Youssef ed un pò Yassine. 

-"Certo! Dove ci sediamo?" disse alzandosi, lo sguardo di Yassine si spostò magicamente su Youssef e poi su di me, bene... Yassine fece un mezzo sorriso continuando a fissarmi. La cosa mi agitò ancora di più.

-"Voglio tornare a casa!" dissi nervosamente

-"Ma! Non andava tutto bene?!" chiese stupito Youssef risiedendosi

-"Devo... ho tante cose da fare! Mi sono venute in mente adesso!" dissi alzandomi. Dal momento in cui mi alzai dal tavolo fino a quando uscì dalla caffetteria non guardai Yassine sentivo il suo sguardo posato su di me. Forse era meglio restare a casa, quella giornata non andava bene dal mattino! 


Non sempre l'amore rende feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora