Cap. 9

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Youssef dopo l'intervento non si svegliò ed entrò in coma, sono passate circa due settimane e lui ancora non si era svegliato. Ogni volta che ci pensavo, non potevo fare altro che piangere, era tutta colpa mia, solo colpa mia, lui non si meritava questo. Sapevo che le scuse non servivano, ma non avevo altrimenti,appena si sarebbe svegliato gli sarei vicina e cercherò di farmi perdonare, spero solo che si svegli. Stavo andando al negozio di papà per portargli il pranzo. Così mentre mi stavo incamminado vidi in lontananza Yassine. Erano due settimane che non lo vedevo e non lo sentivo, era come se si fosse volatilizzato. L'avevo davanti, stava venendo verso la mia direzione, ma stava guardando il cellulare quindi non mi aveva vista. Tornai a sorridere, forse una speranza c'era ancora, decisi di affrettare il passo e andare da lui.

-"Ciao Yassine..." corsi da lui sorridendo, lui si fermò, sollevò gli occhi dal cellulare, si fermò, mi guardò senza nessuna espressione e senza dir nulla poi riguardò il cellulare e continuò a camminare come se nulla fosse, ignorandomi. Io mi stupì.

-"Yassine!" lo richiamai, lui continuò per la sua strada come se nessuno lo avesse chiamato. Non sapevo se ridere, piangere, sorprendermi o disperarmi, Yassine era come se mi odiasse non so, ma il suo comportamento non mi aveva fatto pensare a nulla di positivo. Lo guardai di nuovo mentre si stava allontanando sempre di più, lo avrei perso di nuovo, dovevo corrergli dietro, non c'era altra scelta. Appena lo raggiunsi gli afferrai il braccio, facendolo voltare verso di me. Lui alzò gli occhi in cielo e sbuffò.

-"Che vuoi?" mi sgridò guardandomi con rabbia

-"Non guardarmi così..." quegli occhi facevano paura

-"Senti avrei da fare!" disse cercando di staccarsi dalla mia presa

-"Yassine ti prego" lo supplicai in lacrime. Lui mi guardò e si staccò con forza da me. Yassine non voleva assolutamente parlare con me e tutto questo perchè quel giorno non sono andata al suo appuntamento. Smisi di piangere, mi asciugai le lacrime ed andai al negozio.

-"Ciao papà, non c'è Amir?" chiesi entrando

-"No, se n'è andato a casa poco fa, dice che non avrebbe perso molto tempo

-"Perchè? Insomma... come mai?"

-"Non lo so, sembrava felice! Quando tornerai a casa lo scoprirai curiosona"disse papà ridendo.

Gli diedi il pranz, chiacchierai un pò con lui  ed uscì, feci un pezo di strada in più prima di tornare a casa per passare vicino casa di Yassine e sperare di trovarlo, ma niente, lui non c'era. Dovevo spiegargli come andavano le cose, ne avevo bisogno, gli dovevo chiedere scusa e forse gli avrei detto che lo amavo. Tornai a casa e trovai Amir e mamma chiacchierare allegramente mentre stavano bevendo del tè.

-"Amir perchè non sei al negozio?" gli chiesi unendomi a loro

-"Amir non poteva aspettare, ce lo doveva dire" mamma era entusiasta

-"Niente di particolare, sai com'è mamma... e solo che vorrei sposarmi..." disse timidamente Amir

-"Davvero! Che bello sentire questa notizia! Chi è la fortunata sposa?". 

-"La conosco! E' una ragazza d'oro! Abita qui vicino a noi, si chiama Jamila e fa doposcuola ai bambini della zona"  rispose mamma per Amir. Nel frattempo venne Soufiene.

-"Hey Soufiene vieni qua" lo chiamò mamma 

-"Non mi va, sono stanco... voglio andare a dormire"

-"E dai senti cosa abbiamo da dirti e poi vai a dormire"

-"Ho già sentito parlare di una certa Jamila mentre entravo... su chi è?" si finse partecipe e venne in salotto

-"La futura fidanzata di Amir!" mamma era davvero entusiasta

-"Ah bene! Auguri fratello... adesso vado ciao" disse andandosene

-"Finalmente i miei 2 ragazzi hanno trovato moglie... e presto anche mia figlia!" disse mamma facendomi l'occhiolino

-"Guarda mamma non è il caso... pensiamo ad Amir" dissi cambiando discorso

-"Certo certo andremo a chiedere la mano di Jamila al più presto"

-"Bene mamma adesso è meglio che vada ad aiutare papà in negozio e... tu parlane con la madre di Jamila visto che la conosci" disse Amir alzandosi e dirigendosi all'uscita

-"Certo non preoccuparti vai tesoro!" disse accompagnandolo alla porta.

Io abbandonai la notizia di Amir e guardai il mio cellulare, aspettavo una chiamata o un messaggio da qualcuno... ma niente. Questo mi rattristì.

-"Tieni stendi questi vestiti Sonia che io vado a parlare con la madre di Jamila" disse mamma dandomi i vestiti umidi, io li presi e salì nella nostra terrazza ed iniziai a stendere la roba. Era il punto più alto delle cosa e da lì si poteva vedere gran parte della zona. Mi affacciavo molto spesso con Olfa per spiare un pò ma anche per guardare il tramonto.

Anche quella volta mi lasciai tentare. Appesi l'ultimo capo che avevo in mano e mi affacciai. Vidi mamma che stava andando a casa di Jamila e... dalla parte opposta, nel cortiletto vidi Yassine con una ragazza mentre si stavano abbracciando. Mi si gelò il cuore, avrei preferito morire e non vedere quella scena. Stavano ridendo insieme, ma quella ragazza non era Nour, non riuscivo a capire chi era perchè mi dava le spalle.

-"Sonia!" mi voltai di corsa distogliendo lo sguardo da lui.

-"Dov'è la mia maglietta? Quella blu e bianca!"

-"N-n-n-n-n-non lo so... chiedi a mamma" 

-"Ma tu che stai facendo? Chi stai spiando?" disse sorridendo e venendo verso di me

-"Nessuno!"

-"Bugiarda! Fammi vedere!" disse spostandomi e affacciandosi

-"Cazzo Fatima!" disse scappando dal terrazzo come una furia. Fatima? Mi stupì, mi riaffacciai e vidi Soufiene che correva verso il cortile dove c'era Yassine e... o no quella misteriosa ragazza era Fatima! Feci anch'io le scale di corsa, uscì di cosa ma era troppo tardi, già si stavano pestando. Fatima ed io cercando di dividerli ma non ci riuscimmo Soufiene stava picchiando con molta rabbia Yassine. Non sapevo cosa fare, andai a chiamare aiuto e vennero un paio di ragazze che si trovavano lì. Finalmente si erano separati.

-"Sei una puttana! Mi fai schifo!" urlò Soufiene a Fatima mentre era in lacrime. Yassine ed io ci guardammo più volte senza dir nulla. Soufiene se ne andò e Fatima gli corse dietro, restammo solo io, Yassine ed i due ragazzi che si stavano assicurando se stesse bene. Praticamente Yassine si stava divertendo con la fidanzata di mio fratello e allo stesso tempo si prendeva gioco di Nour, mi stava venendo il volta stomaco, che persona meschina. Gli voltai le spalle e me ne tornai a casa. Riuscivo solo a provare vergogna per quello che aveva fatto Yassine.

Non sempre l'amore rende feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora