Cap. 7

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Erano circa le 7.00 di mattina, come al solito stavo andando alla fabbrica. Olfa non c'era, aveva l'influenza, credo che manchi per un paio di giorni. Mentre camminavo immersa nei miei mille pensieri, una vocina alle mie spalle cercava di dirmi qualcosa, ma non capivo bene, allora mi voltai.

-"Oh... scusa" disse una ragazza molto carina abbassando il capo. Era più o meno della mia altezza, molto chiara con i capelli lunghi e neri e gli occhi nocciola.

-"Scusa... ma stai andando alla fabbrica?"

-"Sì..." risposi, non capivo cosa volesse.

-"Anch'io!" disse con entusiasmo, poi si calmò e disse "è la prima volta che ci vado a piedi, da sola... ho riconosciuto il tuo grembiule, è uguale al mio ed ho pensato che anche tu stavi andando alla fabbrica e che magari potevamo fare la strada insieme... se non ci sono problemi!"

-"Certo, non c'è problema" sembrava una ragazza molto timida e in cerca di compagnia come me.

-"Non mi sono neanche presentata! Mi chiamo Nour"

-"Io sono Sonia... ma è da molto che lavori lì? Perchè non ti ho mai vista prima"

-"Sì... da un paio di mesi... prima lavoravo in un'altra fabbrica ma non mi sono trovata molto bene quindi ho deciso di trasferirmi qui, tu invece?"

-"Io da un pò, conosco tutte lì, mi trovo bene!"

-"Anch'io mi sono trovata bene da subito".

Continuammo a chiacchierare fino a quando arrivammo.

-"Non so perchè ma ti ho trovata simpatica e gentile da subito... spero di continuare a frequentarti!"

-"Anche tu mi sei sembrata simpatica, per me sarà un piacere averti come amica!". 

Mi era sembrata un pò impacciata all'inizio, ma tutto sommato parlandoci mi aveva fatto una buona impressione, credo che la farò conoscere ad Olfa.

Finita la giornata di lavoro mi incamminai verso casa sola. Squillò il cellulare, era un numero nuovo.

-"Pronto?"

-"Ti è piaciuta la mia ragazza?"

-"Cosa? Scusi con chi parlo?!" sentì una rumorosa risata maschile dalla'altra parte del telefono

-"Sono Yassine", mi bloccai

-"La ragazza che hai conosciuto oggi è la mia fidanzata, Nour, ho fatto in modo che vi conosciate, lei non sa chi sei... crede che sei una ragazza normalissima che lavora alla fabbrica"

-"Ma io SONO una ragazza normalissima che lavora alla fabbrica"

-"Beh non per me..."

-"Tu sei completamente pazzo, spero per te che non stai usando quella povera ragazza per farmi ingelosire!"

-"No, quella è veramente la mia fidanzata, ha già l'anello ed il consenso delle due famiglie, non posso aspettarti per sempre Sonia... e poi non ti interesso più a quanto pare... vero?" disse ironicamente

-"Yassine lasciami in pace e cancellati il mio numero!" dissi riagganciando.

Pazzesco... quella era la Nour di cui parlava Olfa ieri. Yassine era completamente fuori di testa, sapevo perfettamente che lo stava facendo apposta, ma sbaglia a giocare con i sentimenti di Nour per farmi ingelosire. Arrivai a casa.

-"Bentornata tesoro!" disse mamma dandomi un bacio sulla fronte, era piuttosto contenta.

-"Che si mangia ho una fame!"

-"Tu non lo sai! Tu ancora non sai della splendida notizia!" disse servendomi il pranzo

-"Cosa? Che mi sono persa?!" mi sorpresi

-"Solo cose belle cara, solo cose belle grazie a Dio"

-"Mamma parla!" non stavo più nella pelle

-"Soufiene tuo fratello! Sì è messo la testa apposto ed ha deciso di chiedere la mano di Fatima, la sorella di Olfa!"

-"Wow... davvero?" 

-"Giuro! Stasera andremo a casa sua per il fidanzamento!"

-"Sono felice per lui..." la notizia non mi sorprese più di tanto visto che ero a conoscenza della loro relazione "segreta". 

Di pomeriggio andai con la mamma a comprare qualche regalo a Fatima da portare quella sera e prenotare la torta. Andammo in una pasticceria un pò lontana dal nostro quartiere e che non conoscevo, ce l'aveva consigliata Amir. C'erano torte meravigliose di ogni  colore e forma.

-"Scegli tu la forma della torta, io penserò alla farcitura!" disse mamma andando a leggere i gusti disponibili. Ne vidi una a forma di due cuori attaccati tutta ricoperta di cioccolato con sopra fragoline glassate al caramello e la scritta di cioccolato bianco mentre i lati erano ricoperti da polvere di cocco, era la più carina di tutte, fu amore a prima vista.

-"Mi piace questa!" dissi al pasticciere indicandola nella vetrina, ma stranamente il ragazzo non si muoveva, era come bloccato.

-"Scusi ho detto va bene questa!"

-"Sonia..." alzai gli occhi e mi trovai davanti Youssef

-"Tu! Qui!?" che bella sorpresa pensai!

-"Ma ti fidanzi o ti sposi? E' per te questa torta?!" sembrava spaventato e confuso

-"No... è per mio fratello"

-"Ah... mi hai tolto un peso dallo stomaco!", sorrisi abbassando gli occhi.

-"Ma lavori qui?" gli chiesi

-"Si... quando ti avevo incontrata la prima volta avevo iniziato a lavorarci, è passato un pò di tempo..." disse intristendosi

-"Ecco Sonia... la facciamo panna e crema al pistacchio, che ne pensi?" disse mamma arrivando

-"Oh... certo va benissimo... sarà ottima" mi prese alla sprovvista

-"Bene! Tu quale hai scelto? Ci sta pensando lui?" disse indicando Youssef

-"Sì signora! Son... mmm la ragazza... sua figlia ha scelto questa qui!"

-"E' stupenda brava Sonia!" si complimentò mamma. Youssef era entusiasta, scommetto perchè la torta non era per me, continuava a chiacchierare con mamma ed a guardarmi.

-"Che bravo ragazzo quel pasticciere non trovi? Ce ne sono così pochi di questi tempi così...", annuì con il capo senza dire una parola. 

Di sera andammo da Fatima, ci divertimmo un sacco tutti quanti ed io ne approfittai per parlare di quello che mi era successo quel giorno con Olfa, che come al solito aveva preso tutto a ridere e scherzare.


Non sempre l'amore rende feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora