Iniziai ad aprire gli occhi lentamente, vedevo tutto offuscato davanti a me ed avevo un gran male alla testa.
-"Finalmente hai aperto gli occhi! Tesoro come ti senti?" era mamma, riconoscevo la sua voce. Strofinai gli occhi più volte prima di riuscire a vedere come prima. Vicino al mio letto a sinistra c erano mamma e papà e alla mia destra c era Adel.
-"Andiamo a parlare col dottore visto che ti sei svegliata, Adel stai con lei noi arriviamo subito" disse mamma portandosi papà e chiudendo la porta della camera dove ero ricoverata. Adel subito si avvicinò al letto trascinandosi la sedia.
-"Come stai? Non sai che paura che mi sono preso appena di ho visto a terra..." disse Adel con uno sguardo dolcissimo e, per la prima volta, prese la mia mano dolcemente. Io mi sentivo in imbarazzo.
-"Non so neanche io cosa successe... Yassine..."
-"Ti prego cancellalo dalla mente Yassine, io e la tua famiglia l ho abbiamo denunciato per rapimento"
-"Cosa?!" mi allarmai e tolsi la mia mano dalla sua.
-"Non è il momento di parlarne adesso... ne parleremo quando starai meglio"
-"Tesoro!" entrò mamma all improvviso "il medico ha detto che puoi tornare a casa!"
-"Ne sono felice, allora io vado... ci vediamo Sonia" disse Adel allontanandosi dal letto ed uscendo dalla stanza.
Passai l 'intero pomeriggio con i parenti e gli amici a casa, tutti vennero per vedere come stavo, Adel non venne e neanche la famiglia di Yassine. Io mi sentivo benissimo, solo che vedere quella scena e tutta quella confusione che si era creata mi avevano fatto entrare nel panico e di conseguenza svenire. Mi addormentai così tante volte quella giornata che passai la notte sveglia. Erano circa le 02:20 quando mi arrivò un messaggio da Adel: "Non sono riuscito a chiudere occhio, spero che ti sei ripresa, non ho fatto che pensare a te", gli risposi:"Anch'io no riesco a prendere sonno, cmq sto molto meglio" dopo 2 minuti mi chiama:
-"Non mi aspettavo di trovarti sveglia a quest'ora"
-"Bèh... ho dormito così tanto oggi che non ho più voglia di dormire"
-"Ascolta... vorrei vederti se possibile adesso..." disse con un filo di voce, sembrava imbarazzato mentre lo diceva
-"Adesso?!" dissi scoppiando a ridere
-"Niente lascia stare, che stupido che sono dovevo immaginarmelo, non sono proposte da fare queste scusami" era imbarazzatissimo
-"Vieni" dissi decisa
-"Sei sicura? Dici sul serio?" tornò la speranza nella sua voce
-"Si dai... mi piacciono le cose pazze"
-"Non sai quanto piacciono a me arrivo", subito mi cambiai e indossai una giacca di pelle, sapevo che a quell'ora si gelava fuori, poi mi pettinai i capelli e feci una coda alta, presi il cellulare in mano in attesa di una sua chiamata. Dopo circa 15 minuti mi chiama:"Sono davanti casa tua", :"Sto arrivando, allontanati un pò dall 'ingresso di casa", "Hai tuoi ordini" disse ridendo. Sapevo che i miei quando dormivano non li svegliavano neanche le trombe e mio fratello era in discoteca e poi sarebbe andato a dormire da un suo amico. Ero tranquilla ma sempre attenta nei movimenti. Uscì dalla porta di casi e vedi alla mia sinistra la sua auto abbastanza lontana da casa. Appena entrai in macchina mi diede un bacio sulla guancia, cosa che non aveva mai fatto vista la sua freddezza con me.
-"Eccomi!" dissi ridendo
-"Sono felice di vederti in forma" sorrise, mi prese di nuovo la mano e cominciò ad accarezzarla.
-"Ascolta Sonia, non potevo aspettare, dovevo dirtelo, spero che tu capisca", diventò subito serio, lo guardai con sguardo interrogativo :"Si tratta di Yassine, non mi interrompere ti prego"annuì senza aggiugere altro.
-"Conosco Yassine da quando eravamo ragazzi, i suoi pulivano nella nostra villa e lui veniva a giocare in giardino con me, siamo cresciuti insieme... poi lui se ne andò in Francia per operarsi, rischiava di morire se non fosse per mio padre, l avevamo aiutati noi,nonostante questo la sua famiglia non si è fatta più sentire, on rispondevano alle nostre chiamate, insomma si erano volatilizzati nel nulla, poi un giorno suo padre ci manda una stupida lettera dalla Francia con scritto 'grazie per i soldi ma adesso non abbiamo più bisogno di voi, uscite dalla nostra vita', Yassine dopo la lettera non ha voluto più sentirmi ed iniziò a rivolgersi a me come se fossi un estraneo, insomma non ci siamo parlati più" prese un bel respiro e guardò davanti a se
-"Io voglio che tu non parli più con Yassine, non è una brava persona e non mi va sapere che la mia fidanzata parli con altri ragazzi"
-"A me non interessa se tu e Yassine abbiate avuto problemi, forse è vero Yassine mi ha ferita quando se ne andò senza dir nulla, ma io... amo Yassine, insomma l ho sempre amato anche quando mi ha fatto del male capisci? Non posso cancellarlo dalla mia mente così è stata una persona importante per me e lo è ancora", Adel si voltò verso di me senza parole.
-"Non posso allontanarmi da lui" dissi togliendo la mia mano dalla sua
-"Perchè hai accettato il fidanzamento allora?"
-"Pensavo di dimenticarlo ed iniziare una nuova vita, invece mi sta sempre in mente"
-"Ma forse perchè lo vedevi tutti i giorni è normale visto che lo ami... adesso non lo vedrai più per un pò"
-"No... domani ritirerò la vostra denuncia e lo libero, dopo tutto sono stata io rapita da lui", Adel era senza parole, mi guardava incredulo
-"Non credo che la nostra storia possa andare avanti visto che io ho in testa un altro, scusami" dissi uscendo dalla macchina, non ero per niente contenta di quello che avevo appena detto ma era la verità, quello che sentivo. mentre m'incamminai verso casa vidi la mia ombra proiettata a terra dai fari della sua auto e le luci piano piano andare indietro, era la sua auto andare via.
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Non sempre l'amore rende felici
RomanceSonia è una giovane ragazza tunisina che in passato si innamorò di un ragazzo, Yassine, il loro amore era qualcosa d'infantile che col passare degli anni entrambi "dimenticarono". Conoscerà ben presto Adel, ma col ritorno di Yassine la sua vita farà...