Capitolo 19

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Jay's pov
Passò un'oretta circa "dall'incontro" con Clockwork. Ero sdravaccata sul letto a riposarmi un pò, ma alla fine decisi di scendere un pò giù.
"Ei Ben a che stai giocando??" Notai che era molto concentrato.
"Zelda Mask of Majora" continuò a giocare abbassando le sue tenerissime orecchie che adoravo toccare sempre, era strano vedere Ben giocare il suo stesso gioco, boh...
Mi avvicinai a lui e presi in mano un joistik e iniziai a giocare con lui, tanto non avevo un cazzo da fare.
"Jay ho visto che tu e Toby siete molto...emm...più uniti" mese in pausa il gioco e mi guardò con quello sguardo malizioso che mi divertiva tanto.
"Emm...si" arrossì fissando le mie scarpe che tutto d'un tratto erano diventate molto interessanti.
"Avete già scopato??" Si avvicinò a me e mi sussurrò quella frase che mi fece diventare rossa come il sangue.
Paragoni da serial killer mod-on.
"BRUTTO FOLLETTO DI MERDA!! OVVIO CHE NO!!" Mi scaraventai su di lui tirandogli tutti i cuscini possibili addosso, cercando di soffocarlo.
Capovolse la situazione e si mise sopra di me iniziando a farmi il solletico.
Meno male che è gay.
La mia coscienza per una volta ha ragione...
"Dai di che vorresti!!" Cercai di dimenarmi, ma con tentativi falliti, era molto più forte di me.
"Non la smetto finchè non ammetri che vorresti andare a letto con lui!!" Continuò e questa volta ancora più forte.
"CON CHI DOVREBBE ANDARE A LETTO LEI??" Slender si presentò davanti a noi, facendo immediatamente togliere il folletto da sopra di me.
Con lo sguardo pregai Ben di non dire Toby e per fortuna, essendo il mio migliore amico , inventò una scusa, che sinceramente faceva un pò cagare, però...pur sempre una scusa.
"Emm....stavamo facendo delle sfide e le avevo chiesto se per €1000 più un ascia nuova andrebbe a letto...emm....con....Puppeteer."
Si giustificò Ben mentre Slender, poco convinto , annuì solamente e si teletrasportò chissà dove.
" IDIOTA NON LO FARE PIÙ" gli tirai uno scappellotto sulla nuca, mentre lui se la rideva sotto i baffi.
Bastardo...
"Ei vado a fare un giro, a dopo!!" Detto così presi la mia ascia e mi diressi nel fitto bosco.
La luce del sole picchiettava sulla mia pelle biaca e gli alberi emanavano un bellissimo profumo di fresco.
Mi avviai al mio solito posto, la cascata. Non sò perchè ma lì ce ne era una che era uno spettacolo della natura.
Un pò insolito una cascata in un bosco...
Mi sedetti sul mio solito sasso difronte al grande lago e sospirai assaporando quell'aria fantastica.
"Ciao Jay" si sentirono due voci femminili all'unisono.
"Ciao bimbe" mi alzai e mi avviai verso Azzurrina e Sally per darle dei baci.
Loro mi abbracciarono e mi baciarono con tanto affetto , erano veramente due bambine cucciolossissime per poter essere dei demoni macella umani.
"Come và bimbe?" Le feci sedere tutte e due sulle mie gambe accarezzando i bellissimi capelli delle due.
"Bene" rispose Azzurrina, ma Sally non emise nessuna risposta.
"e a te Sally??" Continuai ad accarezzarle i capelli facendole una treccia laterale.
"Hai ferito Puppeteer, lui sta molto male." Quelle parole mi fecero un pò male, infondo non volevo farlo soffrire.
"Lui ora dov'è ?? " mi alzai e mo guardai in torno, magari la loro casa era mei dintorni...
"Alla Demonhouse, ti accompagnamo??"
Sally mi prese per mano e mi invitò a seguirle.
All'inzio esitai un pò, Zalgo mi faceva parecchia paura, ma alla fine accettai.
Come avevo presunto prima la casa non era lontana dalla nostra. Era molto più grande, era una sorta di castello enorme, sicuramente ci sono molti più killer.
Le bambine bussarono alla porta e immediatamente una ragazza ci aprì. Lei era maledettamente identica a Jeff. Capelli neri, sorriso iquietante, occhi rossi, pelle bianca, felpa viola, gonna nera, un fiocco rosso tra i capelli e delle calze a righe rosse e nere che finivano a metà coscia.
E che cos'è la sfilata di moda??
"Piacere io sono Nina" mi accolse con un sorriso malsano, sicuramente ha pensato che fossi una vittima, ma appena vide l'ascia quel sorriso inquietante in uno amichevole.
"Jay" la ragazza mi accolse dentro casa. Il colore dominante era il nero, accompagnato da qualche sfumatura di rosso.
Ad un tratto scesero tutti i proxydemon, erano veramente in tanti.
" una nuova vittima" Un ragazzo (?) Da una maschera metà nera e metà biaca mi porse un bicchiere di vino in mano.
Mi fece leggermente incazzare, ma non hanno notato l'ascia.
Con scatto veloce distrussi quel bicchiere di vetro in mille pezzettini con la mia ascia.
"Non sono una vittima bastardo" lo presi per il colletto della maglietta nera e lo sbattei al muro.
Non disse nulla ma si polverizzò sotto i miei occhi e in un batter d'occhio mi ritrovai degli artigli puntati alla gola.
" piacere Kagekao, bellezza." Mi schiarì la gole e con coraggio spostai i lunghi artigli con l'ascia.
"LASCIATELA, È UNA PROXY DI SLENDER" una voce profonda e roca fece distogliere l'attenziome a tutti. Zalgo.
"EI JAY, SEI VENUTA A TROVARCI, QUALE BUON VENTO TI PORTA QUI??" Zalgo si avvicinò a me, ma ogni passo che faceva si trasformava sempre di più nelle sembianza umane. Arrivato a me era direttamente un ragazzo di 20 anni dai capelli e gli occhi rossi , con qualche sfumatura in nero, aveva i jeans neri e la maglietta del medesimo colore, gli artigli affilati faceva agghiacciare il sangue solamente a guardarli.
"Sono qui per parlare con Puppeteer" portai la mia ascia nella tasca della cinta, non volevo assolutamente dei problemi, non c'era da fidardi di Zalgo e dei suoi demoni.
"HAHA, L'ULTIMA VOLTA GLI HAI DATO UNA BELLA BATOSTA, VAI DRITTO PER LE SCALE E LA PRIMA CAMERA A DESTRA È LA SUA, ATTENTA AD ADE HIHIHI."
Ripassai nella mente il percorso, ma poi mi sorse il dubbio. Chi è Ade??
"Zalgo chi é Ad-" non finì la frase che un cane a tre teste mi saltò sopra, non capivo se mi voleva mordere o se semplicemente voleva fare un gesto affettuoso. Capì la risposta dolamente dopo che mi morse un braccio. Gli tirai un calcio nella pancia, ma non funzionò, ansi...lo fece incazzare ancora di più. Di sottofondo sentivo la risata di Zalgo, bastardo...
Con fatica presi la mia ascia e con il manico lo colpì sulla fronte e grazie al divino Gesù se ne andò intimorito. Notai solo allora che mi sanguinava il braccio, la parte dove mi morse.
Mi alzai e mi tennì la parte sanguinante e barcollando mi aviai verso la stanza del burattinaio.
Bussai una due volte, ma non ebbi nessuno risposta.
"Puppeteer sono Jay, apri!!"
Niente, nessuna risposta....
"Puppy non mi costringere a spaccare la porta!!" Intanto dalle scale mi stavano tutti fissando. Non ebbi nessuno risposta e questo mi fece innervosire.
"Bene l'hai voluto tu..." sussurrai tra me e me. Presi la mia ascia e con tutta la forza colpì la porta, che già al terzo colpò cadde a terra sotto le imprecazioni di Zalgo per la porta nuova che era in legno di bamboo.
Avanzai nella stanza e lo trovai sul letto con la testa tra le mani. Delle lacrime dorate nascevano dai suoi occhi, viaggiavano sulle sue guancie e morivano a terra. Qualla scena mi spezzò il cuore, odiavo far stare male le persone alla quale tengo molto.
Un pò insolito sentito dire da una serial killer che macella bambini, adulti e anziani dalla mattina alla sera.
Mi avvicinai a lui e mi accovacciai per arrivare alla sua altezza. Gli accarezzai prima i capelli neri e lucenti, ed infine le sue guancie, per levare quelle lacrime che stavano rovinando la sua pelle grigiastra.
"Io-io m-mi d-d-dispiace" alzai il suo viso con sue dita sotto il mento, era veramente messo male, nonostante la pelle grigia di notavano le occhiaie sotto gli occhi ormai stanchi.
Lui non disse nulla ma abbassò dinuovo la testa. Non sapevo che dire, mi guardai intorno e alla porta notai Sally che mi incoraggiava a continuare a parlare. Presi fiato e ricominciai, le parole mi nascevano direttamente dal cuore.
"Puppeteer mi dispiace per averti fatto soffrire, lo so sono una merda, mi dispiace un casino, io- io lo so che tu mi ami, ma io non ricambio, io mio cuore appartiene ad un altro ragazzo. Giuro che vederti piangere è la cosa più brutta che possa vedere, ti prego perdonami, e per favore capiscimi..." questa volta fui io a lacrimare.
"Ti perdono..." finalmente parlò e in più aggiunse anche un sorriso, si alzò dal letto e mi abbracciò.
"Però...posso fare una cosa?? Ti prego è solo per ricordo...."
Annuì anche se non capivo cosa volesse fare, ma lasciai fare tutto a lui.
Si avvicinò a me e posò le sue labbra sulle mie, intanto con le grandi mani ci cingeva i fianchi.
Lo lasciai fare, infondo era solo un ricordo per lui, anche se sinceramente non volevo baciarlo, sentivo dentro come i sensi di colpa, ma non feci nulla.
Quel bacio a stampo si trasformò in un bacio poco casto, ma dopo un pò mi staccai.
"Amici?" Disse lui abbracciandomi, non sò come potesse cambiare così facilmente pensiero. Prima mi bacia e poi amici, è strano, però mi và bene così.
"Amici." Gli sorrisi e lo riabbracciai nuovamente, stringendolo forte a me.

Ticci Jay {Ticci Toby}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora