Jay {Do you like me now?}

2.2K 75 17
                                    

Jessica Hall, una ragazza di 15 anni dai folti capelli marrone mielato e gli occhi anch'essi di un nocciola chiaro. Non è mai stata una ragazza molto magra e per questo veniva sempre presa in giro dai soliti bulletti di strada. Non ha mai avuto una grande memoria, ma quell'estate non se la sarebbe mai più scordata.

***

"Tesoro prendi le valigie!! Forza siamo in ritardo!!" La voce della madre fece risvegliare Jessica dal suo stato di trans. Un leggero sbuffò parti dalla bocca della ragazza.
"Arrivo" disse Jessica mentre prendeva in mano la valigia e si dirigeva vicino alla porta. Quel giorno sarebbero dovuti partire per un piccolo villaggio in riva al mare per le vacanze estive. Come ogni anno sarebbero stati lì per i 3 mesi estivi e poi sarebbero tornati a casa agli inizi di settembre.
Il viaggio in macchina non durò più di 2 ore e fù molto noioso, Jessica non faceva altro che contemplare dal finestrino il bellissimo paesaggio illuminato dalla fioca luce del sole.
" siamo arrivati tesoro" la madre la scuotè leggermente per avvertirle del loro arrivo. Non era cambiato per niente quel villaggio. Soliti marmocchi che giravano in bici, solite case dalla vernice giallastra e stesso mare azzurro.
Jessica scese dalla macchina e subito, prendendo i suoi borsoni, si diresse nella sua cameretta striminsita.
"Jessica, non essere asociale, esci un pochino, sò che è arrivata nuova gente." Disse suo padre fissando la figlia stesa sul letto dalla porta della camera.
Lei sbuffò e quando volè aprire bocca per contrastare, la richiuse subito, sapeva che contrabattere suo padre non sarebbe servito a niente.
Prese il suo telefonino e si diresse subito fuori. Il vento calda dell'estate le soffiava in faccia e il rumore delle risate dei bambini le faceva ritornare in mente i momenti della sua infanzia, strappandole un sorriso.
"Guarda chi si rivede...quest'anno niente dieta per la prova costume?? Hahah è arrivata la balena!!" la voce di Avril le sputò quelle parole che arrivarono alle sue orecchie come schiaffi .
"Non rompere le palle" disse Jessica sorpassandola, non le poteva rispondere, Avril è sempre stata una ragazza perfetta, capelli biondi fino al fondoschiena, occhi azzurro mare e un fisco mozzafiato, non c'era nulla di sbagliato in lei.
Camminò a lungo fino ad arrivare al suo posto segreto, una piccola grotta vicino al mare. Era un posto del tutto tranquillo. Soggiornava lì molto spesso, specialmente quando la prendevano in giro oppure quando non era di buon umore.
Si sedette su un sasso, abbastanza grande da sostenerla. Da lì dentro si potevano ben sentire il rumore rilassante delle onde del mare.
"Ei ciao" una voce la fece distogliere la sua attenzione dalle onde.
"Ciao" rispose molto seccamente. Un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi la stava scrutando dall' entrata della grotta.
"Io sono Mike piacere, tu come ti chiami??" Il ragazzo avanzò di qualche passo, fino ad arrivare a lei ed inginocchiarsi alla sua altezza.
"Che cazzo vuoi?? Le puttane stanno dall'altra parte" Sbraitò Jessica seccata, non amava stare in compagnia, specialmente se fosse un ragazzo,le hanno sempre messo disagio.
"Vorrei solamente sapere il tuo nome, non mi interessano le puttane. " questa volta Mike si sedette affianco a lei, a terra.
"Jessica" rispose la ragazza roteando gli occhi. Sapeva già che fosse uno di quei ragazzi che la voleva solamente portare a letto.
"Ti và di fare una passeggiata insieme?? Disse lui alzandosi e porgendogli una mano , mentre con l'altra si puliva quei piccoli granelli di sabbia attaccati sui suoi jeans.
"No" Jessica si alzò e se ne andò fuori dalla grotta, lasciando spiazzato Mike. Non si poteva nemmeno stare un pò in pace senza che qualcuno la disturbasse.
Il ragazzo da dietro la seguiva e urlava il suo nome per attirare la sua attenzione, ma Jessica non pensava nemmeno di girarsi.
"Ei sei veloce!! Aspetta!!" Il ragazzo la fermò prendendola per il polso.
"Lasciami!!" Jessica si strattonò dalla presa di lui, ma era troppo forte per potersi liberare.
"Mi fai male!!" Piagnucolò Jessica mentre il sangue le colava dai profondi tagli che erano incisi sui polsi.
"Perchè lo fai?" Il ragazzo dagli occhi Smeraldo le sfiorò i tagli nuovamente , e poi la guardò negli occhi.
Le lacrime uscirono dagli occhi nocciola di Jessica , rigando le sue guancie.
Mike gli asciugò le lacrime e con un pennarello che aveva nella tasca della giacca di pelle le scrisse vicino ai tagli "beautiful" con affianco il suo numero.
"Poi mandami un messaggio, così mi salvo il tuo numero, e per favore, non tagliarti più, ok??." Il ragazzo le fece un sorriso a 32 denti.
Lei annuì e si diresse a casa, non avrebbe mai pensato che un ragazzo così bello come Mike le potesse rivolgere la parola, infondo chi la vuole una ragazza in sovrappeso , con i jeans e la felpa? Arrivata a casa si stese subito sul letto, fissando il bianco soffitto su di lei.
"Ei Mike, sono Jessica, questo è il mio numero" lei prese il telefono e gli mandò un messaggio al ragazzo, aspettando la risposta che non tardò ad arrivare.
"Ei Jessica, ora ti salvo subito. Posso chiamarti Jay??"
"Certo" rispose lei , posando il cellulare sul comodino vicino al letto, e chiudendo gli occhi, ormai stanchi di conoscere.
***
"Jessica, Jessica" la voce di sua madre la risvegliò.
La ragazza mugugnò qualcosa di incomprensibile e poi si alzò lievemente stiracchiandosi.
"Ben svegliata dormigliona, stai dormendo da ieri pomeriggio!! Vuoi andare a mare con tuo padre??" La madre senza avvisare le passò un costume che appoggiò sui bordi del letto.
"Guarda chi si rivede...quest'anno niente dieta per la prova costume?? Hahah è arrivata la balena!!"
Gli tornarono in mente quelle parole che le spezzarono il cuore, le parole brutali di Avril le rimbombavano nella testa.
Ricordando quel momento, una stana sensazione la pervase nel petto, ma non ci fece molto caso.
"No grazie, resto a casa" Jessica si posizionò nuovamente nel letto premendo il cuscino sulla faccia.
La madre la scrutò per un pò e alla fine rassegnata si alzò e se ne andò.
"Driiin Driiin" il rumore del cellulare fece spaventare la ragazza, che pigramente spostò la mano dal caldo lenzuolo fino al cellulare dallo schermo freddo.
"Chi è??" La ragazza rispose con la voce ancora impastata dal sonno.
"Ei ciao Jay, sono Mike ti và di uscire oggi pomeriggio, ci andiamo a fare una passeggiata in riva al mare. Ti và??" Disse il ragazzo dagli occhi color Smerlado, con un tocco di felicità nella sua voce paradisiaca .
"Em... certo, a che ora??" Questa volta Jessica accettò volentieri.
"Ok bene, ci vediamo davanti alla grotta alle 16.30 . Ciaoo"
"Ciaoo!!" Salutò lei chiudendo la chiamata. Forse quella giornata sarebbe stata più bella del solito, pensò lei saltellando per tutta casa dalla felicità.
Scese giù e si preparò un panino, solo ora si accorse che i suoi genitori erano andati a mare, quindi aveva casa tutta per se.
Si lavò e si vestì, era ancora molto presto per uscire quindi, fece un piccolo sonnellino postando la sveglia per le 16.25.
***
"Driin Driin" la sveglia come previsto suonò e Jessica si alzò con una felicità straordinaria. Avrebbe incontrato Mike.
Si incamminò verso la spiaggia a passo veloce, la voglia di rivederlo era sempre più grande. Si stava innamorando di lui, anche se lo conosceva da poco.
Finalmente arrivò dopo 4 minuti di camminata e già in lontananza potè vedere la figura snella e muscolosa di Mike.
"Ciao" salutò con la mano lui, venendole in contro. Aveva un Jeans grigio stappato e una magliettina nera a bratelline che lasciava travedere i pettorali scolpiti.
Lei fece un cenno con la mano e insieme iniziarono ad incamminarsi.
Fecero una lunga passeggiata a lungo mare parlando del più e del meno, mentre il cielo si tingeva di arancione.
***
"È stata una bella giornata, grazie di tutto." Jessica ruppe quel silenzio imbarazzante che si era creato tra i due.
"Si è stata molto bella, ci vediamo domani pomeriggio alle 15.00?? Sempre davanti alla grotta."
"Ok ciao a domani" lei fece un cenno con la mano e si incamminò verso casa.
Domani l'avrebbe rivisto, avrebbe rivisto quegli occhi Smeraldo e avrebbe sentito ancora la sua bellissima voce.
"Mamma sono a casa" aprì la porta e si diresse in cucina, si era fatta ora di cenare, e Jessica aveva molta fame.
Sul tavolo c'era un piccolo post-it .
"Amore io e papà staremo fuori fino a domani pomeriggio. Ci vediamo e fai attenzione." Jessica lesse ad alta voce il fogliettino che aveva il profumo di vaniglia, lo stesso odore della madre.
La ragazza sbuffò e si preparò un panino veloce, non sapeva cucinare nonostante l'età.
Per tutta la serata Jessica non fece altro che guardare la tv. Senza i genitori la casa sembrava spenta .
La ragazza stette sveglia fino a tarda notte, poi andò a dormire, aspettando che il cielo si colori di azzurro e che inizi un nuovo giorno.
***
La luce del sole colpiva il viso di Jessica, quel giorno non faceva ne caldo ne freddo, era normale. Si lavò e indosso un jeans blu stretto e una magliettina a bratelline bianca e le All Stars nere, si pettinò i lunghi capelli castano chiaro e si truccò. Era una ragazza acqua e sapone, per questo si mise solamente un filo di eyeliner e il mascara.
Scese giù e guardò l'orario, 14.30 , si era alzata molto tardi e per questo non aveva fame. La stessa strana sensazione dell'altra volta la pervase dinuovo, ma questa volta era ancora più forte, però riuscì a tenerla a bada.
Tra un pò si sarebbe dovuta incontrare con Mike , quindi decise di incamminarsi già verso la spiaggia. Qualcosa dentro di lei le diceva che oggi sarebbe stata una brutta giornata, ma non ci fece peso e continuò a camminare.
Dopo una lunga camminata arrivò alla grotta dove vide Mike, che però era accompagnato da...Avril.
"Guarda chi si rivede...quest'anno niente dieta per la prova costume?? Hahah è arrivata la balena!!"
Quella scena le si ripresentò nuovamente nella testa, pervasa anche da quella sensazione strana di quella mattina.
Jessica si avvicinò lentamente sotto lo sguardo dei due.
"Ciao Mike" Lo salutò con un largo sorriso forzato. Era molto a disagio, visto che Avril stava guardando tutta la scena.
"Mike tu conosci questa sguarldrina?? Ti frequenti con questa?? Pfff!! Mi deludi, sapevo che non eri alla nostra altezza." Disse acidamente Avril incrociando le braccia al sotto alla sua 4° di seno.
Mike abbassò il capo e poi guardò Jessica negli occhi, ma non con uno sguardo normale, uno sguardo quasi...accusatorio.
"Io non esco con questa idiota, ma non l'hai vista quanto è cessa?? Non uscirei mai con questa puttana" Mike si avvicinò a lei dicendo quelle parole taglienti come coltelli.
Jessica si portò le mani al cuore, mentre delle lacrime furtive le rigavano il dolce viso pallido.
Mike e Avril iniziarono a ridere di gusto a quella scena. Quel ragazzo che le stava aggiustando il cuore glielo stava spezzando così di punto in bianco.
Mike si avvicinò a Jessica e le tirò un sonoro e forte schiaffo. Le piccolissime lacrime di Jessica si trasformaroni in spasmi e lacrimoni. Avril si avvicinò a lei e con il solito pennarello che Mike portava nella giacca di pelle nera, le scrisse una parola sulla fronte.
Jessica con quella poca forza che aveva prese il cellulare e si guardò attraverso ad esso.
" Ugly..." Jessica lesse ad alta voce la parola che Avril gli aveva scritto con il pennarello.
Gli occhi si riempirono ancora di più di lacrime e il suo cuore sembrava rallentare e il suo respiro bloccarsi.
Jessica iniziò a correre verso casa cercando di evitare tutti i sassi che le stavano lanciando, cosa del tutto impossibile, visto che la colpirono alla testa, facendola rallentare e sanguinare.
Correva molto velocemente , continuando a scansare quei grandissimi sassi.
Per fortuna, poco dopo 3 minuti di corsa per fortuna arrivò a casa, dietro di lei c'erano ancora Mile e Avril insieme ad altri 5 ragazzi che si erano aggiunti durante il tragitto.
Jessica cercò velocemente la chiave, ma non la trovava, così le venne l'idea di nascondersi nella cabina dove il padre teneva gli attrezzi da lavoro.
Correndo si avviò verso lo stanzino , mentre alcuni sassi le graffiavano le braccia e strappavano alcuni lembi dei vestiti.
" Apri brutta puttana!!" Mike gridò dall'altra parte della porta. Jessica si era chiusa dentro, nascondendosi dietro ad un tavolo.
La strana sensazione di prima si ripresentò dentro di lei, questa volta non si contenne più. Vedere il sangue di Mike e degli altri ragazzi che stavano fuori era un desiderio infrenabile.
Vicino a lei c'era un enorme ascia dal manico di legno rovinato e dalla lama appuntita, il padre la usava per tagliare la legna.
La prese e trofinò il dito sopra la lama continuando a ridere istericamente.
Si alzò con l'ascia in mano e si guardò nello specchio che stranamente si trovava lì.
Alzò la sua maglietta fin sotto il seno e con la lama tagliò tutte le parti di grasso che per lei erano "inutili" . Il sangue fuoriusciva dai suoi tagli, e i lembi di carne umana erano stati buttati a terra brutalmente.
Le sue urla di dolore si mischiavano contro quelle dei ragazzi lì fuori che le ordinavano di uscire.
"Haha ho sempre voluto fare la dottoressa da grande..." Jessica prese ago e filo nero che si trovavano vicino a lei, ed iniziò a cucire in modo inesperto.
"Sono meravigliosa..." finito il lavoro si osservò allo specchio sorridendo.
"È ora si sapere se agli altri ora piaccio!!" Si avviò verso la porta che con un colpo di accetta si scaraventò sopra i ragazzi che si erano appoggiati ad essa.
Mike e gli altri notando tutti io sangue e il sorriso inquietante sul volto della ragazza indietreggiarono.
"State fermi, voglio solo giocare con voi..." il sorriso di Jessica si fece ancora più ampio.
In una frazione di secondi si avventò sopra alcuni ragazzi tagliandogli la testa.
"Vi sta piacendo questo gioco?? Hahahahah" la ragazza assaporò il sangue delle sue vittime e poi lo portò sul viso impaurito e bagnato di lacrime di Avril.
Con scatto fulmineo tagliò la testa di Avril che cadde ai piedi di Mike che era paralizzato dalla paura.
"Ho lasciato te per ultimo..." la ragazza si avvicinò al ragazzo sotto shok e lo prese per i lembi della maglietta fino a portarlo dentro la cabina.
"Mi piaci veramente tanto lo sai?? " la ragazza lo fece sedere su una sedia e gli legò braccia e gambe.
Si sedette su di lui e con la sua ormai unica migliore amica , iniziò a creare un profondo taglio sulla pancia.
Le urla del ragazzo erano canti divini per le orecchie di lei, il suo sangue macchiava la sua maglietta bianca e i suoi jeans.
Iniziò a ridere mentre con una mano scavava nella sua ferita per trovare qualcosa.
"Eccolo..." disse mentre dal taglio del ragazzo faceva uscire l'intestino.
Il ragazzo a quella visione chiuse gli occhi e portò la testa all'inidetro per non vomitare.
Jessica continuando a far uscire l'intestino, avvolse esso intorno al collo del ragazzo, insieme ad una corda da montagna e l'attaccò sulla lampada.
"Fottiti puttana..." la foce debole di Mike rieccheggiò nella stanza.
Jessica a quelle parole di avvicinò a lui e gli tirò uno schiaffo.
"Sei troppo bello per vedere ciò che ti farò ora." Detto così la ragazza affondó le mani nei suoi bulbi oculari fino a staccarglieli.
Il sangue zampillava da una parte all'altra inzuppando i capelli marroni di lei.
Jessica con estrema lentezza con una sega iniziò a tagliare braccia e gambe , per poi buttarli in un angolo della stanza.
Mike ormai in fin di vita venne trascinato da Jessica e impiccato con il suo stesso intestino.
"Do you like mi now?" Furono le ultime parole che Mike sentì prima che il suo cuore smettesse di battere.

***

STRALCIO DI UN GIORNALE LOCALE:
<< Abbiamo delle notizie scorncertanti!! Lo scorso pomeriggio sono stati trovati 7 ragazzi e 2 adulti con la testa mozzata. Amanda Cox e Donny Hall sono i 2 adulti ritrovati, sono i genitori di Jessica Hall, la ragazza di 15 anni che si presume sia l'artefice di questa vera e propria carneficina. I 7 ragazzi sono stati trovati vicino alla casa della famiglia Hall con la testa mozzata.
1 in particolare , cioè, Mike Mills, è stato ritrovato con gambe e braccia tagliate, e impiccato con i propri organi.
Sul muro frontale della casa, dove sono stati lasciati i corpi, è stata incisa una scritta con il sangue.
"Do you like me now?" .
Si prega di fare attenzione.
Qui è tutto dalla giornalista Amanda Evans.>>

Ticci Jay {Ticci Toby}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora