Sono una normalissima ragazza, all'apparenza.
Alta 1.60, capelli lunghi lisci color pel di carota, occhi verdi, labbra sottili.
Ma dentro di me, beh sono tutt'altro che "normale".Mio padre morì quando io avevo 3 anni, in Afganistan,
Mia madre da allora fa fatica a fare a qualsiasi cosa.. ed é già la 4 volta che ci trasferiamo.
La prima casa era a Roma, poi siamo passate a Milano, da lì a Aosta, poi Francoforte e adesso in Inghilterra, a Teignmouth.E ció non faceva bene ne a me ne a mia madre, tanto che quando é arrabbiata, lei mi fa del male.. infatti sulle braccia sono piena di segni, dato che, per evitare che mi colpisca in volto, mi proteggo con esse.
Siamo arrivate a Teignmouth ieri sera, il furgone con l arredamento dovrebbe arrivare nel pomeriggio.
"Magari Charlotte, porta qualcuno a darci una mano! Vedi di fare amicizia a scuola!"
Si, convinciti mamma.
In confronto, un eremita é più sociale di me.
Chi vorrebbe parlare con una ragazza chiusa, timida, con addosso felpe a maniche lunghe anche in estate?
E poi che voglia che ho di andare a scuola... appena trasferiti e già ci devo andare.
"Ci vediamo dopo, ma' "
-"a dopo Charlotte."
Prendo lo zaino che avevo preparato la sera precedente, poi mi avvio verso il fondo della strada dove avevo notato una fermata del bus.
Auricolari nelle orecchie, salgo sul mezzo affollato di ragazzi diretti a scuola; mi incastro in un angolino.
All improvviso qualcuno mi tira fuori un auricolare: un ragazzo alto, imponente. Biondo, occhi scuri, un ghigno stampato in faccia.
"Bene bene, una nuova!"
Ride, altri due si fanno largo nel pullman pieno e si avvicinano all amico.
Bulli.
"Qual é il tuo nome, ragazzina?"
Lo guardo negli occhi, gelida, senza aprire bocca.
"Uuuh, non sai parlare? Forse la roba che ascolti di rende ritardata!" Si intromette un altro.
"Ma son proprio belli quegli auricolari! Dammeli dai." Così dicendo il biondo afferra i miei auricolari e li tira via.
-"hey!"
"Ah allora ce l hai la linua eh?" Ridacchiano.
"Questi me li tengo io. "
-"va bene."
Mi giro dall altra parte, riaccendo lo schermo del telefono e metto la musica senza cuffie.. e non metto una canzone a caso, ma una degli ACDC, per infastidire. E infatti poco dopo, mi restituiscono le cuffie pur di non sentire la mia musica.
Alla prima fermata loro scendono. Meno male, non sono nella mia stessa scuola!
"Hai avuto un bel coraggio ad affrontarli".
Mi giro, e davanti a me trovo un ragazzo completamente vestito di nero, capelli rosso fuoco e intensi occhi azzurri.
"Uhm. Puoi togliermi tutto, ma non la musica."
Lui sorride.
"Apparte agli ACDC.. chi ascolti?"
Uh, vuole conversare con ME??
-"er, normalmente rock, o punk.. ho anche appena scoperto una nuova band."
Il suo sorriso si allarga.
Poveretto, ha i denti alquanto storti.E il naso é troppo sporgente,
É magrissimo e pallido..
Peró devo ammettere che un suo fascino ce l'ha.
"Nuova band?
Io faccio parte di una band. Rock. Siamo in tre."
-"davvero?" Adesso si che mi stai simpatico!
Il ragazzo annuisce, continuando a sorridere.
-"come vi chiamate?"
.. il sorriso si traaforma in una smorfia. "A dire il vero, siamo ancora indecisi..."
-"e come vi chiamate al momento?"
Lui abbassa lo sguardo, fissa le sue scarpe nere lucide. "Te lo devo dire per forza?"
-"non se non vuoi. Ah e comunque.. se puó consolarti, di band con nomi strani o assurdi ce ne sono parecchie. Per esempio, mio cugino suona in una chiamata le scimmie volanti.."
Il ragazzo sgrana gli occhi, divertito. "Quello si che é un nome buffo!"
Ridacchiamo entrambe.
"Ah ehm.. comunque io sono Matt. Tu?"
Bel nome..
-"charlotte."
"Charlotte? Bel nome. E... sbaglio, o non sei inglese? Hai un accento..ehm, strano."
Uh beh, perché tu? Dici w al posto di r..
-"si sente eh? Ecco... sono italiana, in teoria.. anche se per gli ultimi 10 anni sono rimasta a Francoforte."
Non lo so perché glie l ho detto, ma l ho fatto.
É proprio vero che é più facile parlare con gli sconosciuti..
Questo Matt lo conosco da appena 5 minuti.
"Ah.. ecco, ci sono i miei amici. Ci si vede in giro, Charlotte!"
E così il rosso-tinto Matt si fa largo tra la folla, dirigendosi in fondo al pulmann. Non essendo poi un granché alto, in 2 secondi sparisce nella folla.
Il bus si ferma nuovamente, sta volta drvo scendere..
Ecco la scuola, uno squallido edificio grigiastro circondato da un giardino con l erba alquanto incolta.
Appena entrata mi dirigo in didattica, dove mi danno l orario, le chiavi per l armadietto e un camice bianco per biologia e chimica.
Prime due ore matematica, poi inglese, due ore di storia e infine arte. Ma che bello.
Vado all aula di matematica, mi accomodo infondo alla classe nella speranza che nessuno mi noti... e tac. Il prof subito mi fa andare alla cattedra, mi fa fare una ridicola presentazione -come se in quell aula avessimo tutti 6 anni!- e mi mette alla prova.. mi chiese il teorema di pitagora, e di farne la dimostrazione, e mentalmente ringraziai la prof chr avevo a Francoforte che ci aveva fatto imparare a memoria sia teorema che dimostrazione.
Torno al posto, con gli occhi di tutti che mi seguono. Ma che beeeeello.
Poco dopo la porta si apre ed entra un ragazzo da capelli biondo-dorato, nin tanto alto e magro almeno quanto il ragazzo del bus.
"HOWARD!"- tuona il prof-" ti sembra l ora di arrivare?"
-"mi spiace prof, ho trovato traffico."
"Lo so che abiti lontano, ma non é possibile che sei sempre in ritardo alle mie ore! Vai a sederti."
Il ragazzo sbuffa, ma con il suo zaino in spalle viene ad accomodarsi al banco di fianco a me, l unico rimasto libero.
La prima mezz ora é a dir poco noiosa. Non solo il prof ha una voce che concilia il sonno, ma non é in grado di spiegare.. infatti all improvviso le scritte cretine sul muro della classe diventano interessanti.
"Hey" Il ragazzo.. eh, Howard mi fa ritornare al mondo reale.
"Io sono Dominic, ma chiamami pure Dom. Tu?"
-"Charlotte. "
"Bel nom.. aspetta, sei quella che sul bus ha respinto Joe?"
-"chi?!?"
"Aah.. un tipo alto, robusto, biondo, bullo.."
-ah, quel pirla.. beh si allora sono io. E tu come lo sapresti...Dom?"
"Me ne ha parlato Matt, ha visto la scena. Matt é.."
-uhm, l ho conosciuto oggi sul bus."
Dom sorride
"Oh, me l ha detto.. '''ho parlato con una ragazza dai capelli pel di carota di nome Charlotte.'' "
Ridacchio. Ha imitato la voce del ragazzo dalla testa-di-pomodoro, facendone una caricatura alquanto buffa.Alla fine delle due ore vado al mio armadietto, con questo Dom che mi gira attorno peggio di una calamita.. e come sospettavo aveva l armadietto difianco al mio.
Metto giù cio che non mi serve, prendo qualcosa di utile e chiudo l armadietto.. e girandomi noto che un sacco di gente mi osserva.
Io? Al centro dell attenzione?!? No vi prego!
"Ah eccoti qui Dommeh!" Saluta qualcuno..
Matt, assieme a un altro ragazzo moro, più alto di lui.
"Ah, e c'é anche la ragazza degli ACDC.." sorride, notandomi alle spalle dell amico.
"Mica era quella con il cugino dalla band delle Scimmie volanti?" Si intromette il moro, ridendo.
-"si, anche.."- gli rispondo- "e la vostra band é..."
Dom si anima, si piazza davanti agli altri due..
"Io sono Dom, lui Matt- e gia lo sai- e lui é Chris, e siamo i bab.."
"No ti prego! Dobbiamo trovare un altro nome" lo blocca Chris- "che ne dite di Shadowhunters?"
Dom alza un sopracciglio, Matt fa una smorfia da "bleah che schifo".
"Sarebbe meglio the airplanes.."
"DOM NO! TI PREGO!"
"uhm, allora torniamo a ghotic plague?"
"No non é per niente bello."
Rido, divertita dal loro battibecco strambo.
-" penso che per voi andrebbe bene gli strambi.."Il resto della giornata scolastica passa tranquillo, e anzi, riesco addirittura a fare amicizia! Pazzesco.
Mi metto d accordo con una bionda di nome Sarah per trovarci da lei per un lavoro di inglese, con altre due per andare a fare un gito Sabato sera.
All uscita fa un caldo pazzesco, sebbene siano i primi di ottobre. Rinuncio al bus, opto per andare a piedi.
"Hey Charlotte.." si avvicina Matt.
"Torni a piedi anche tu?"
-"eh già. Fa troppo caldo per il bus."
Cala un silenzio imbarazzato.
"Tu dove abiti?"
-" uhm, a tre fermate di bus, vicino al parco delle fontane.."
"Ah! Quindi vicino a me. Io sono al numero 12.."
Oddio ci manca solo di trovarmelo sotto casa con mia madre..!
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Starlight✨
FanfictionBack in time.. Inghilterra, una ragazza appena trasferitasi lì. Conosce tre ragazzi, che hanno una loro rockband. «Senza preavviso, mi attira a sè, premendo le sue labbra contro le mie.. Perde l equilibrio, cadiamo entrambe sul letto, E il bacio con...