A scuola. Il giorno prima delle vacanze natalizie.
Che voglia! È stata un'impresa mica da ridere arrivare a scuola con tutta la neve che c'era per strada, i mezzi pubblici sono tutti fermi.. e a piedi è stato pesante: immaginate una ragazza bassina con la neve fin poco sotto alle ginocchia, imbacuccata peggio di uno scienziato al polo Sud, cartella assiderata in spalle, che cammina con passi troppo grandi per lei. Ecco, io sono quella.
Non che nell edificio scolastico sia meglio: si passa da un'aula con 30°C a una con -10°C... insomma, come andare dai tropici al Polo.
In questo momento sono nell aula di Arte, seduta all ultimo banco tutta contro il calorifero bollente.
La prof sta parlando di Monet, ma neanche ascolto.. punto primo: ho la testa da tutt'altra parte. Punto secondo: Monet è uno dei miei artisti preferiti, so già tutto.. mi sento un po' Hermione Granger su questo argomento.
È il telefono a riportarmi dal mio mondo fantastico, facendo vibrare tutto il banco.
Beh, la prof è sorda, evidentemente.
Da:Matthew
A:Charlotte
Ciao Charly! Che fai?Da: Charlotte
A: Matthew
Lezione. Tu?Da:Matthew
A:charlotte
Ora buca! Sei nell aula 20?
Guarda fuori.Mi avvicino alla finestra e.. ta da! Matthew Bellamy è lì fuori nella neve.
Bianco nel bianco, gli unici colori sono i suoi occhi e i capelli rosso fuoco.
Mi sorride, poi appoggia qualcosa sulla finestra -siamo al piano terra- e si allontana verso una delle porte d ingresso.
Apro la finestra cercando di non fare rumore, aria gelida entra facendomi congelare; allungo una mano e sul davanzale della finestra, poggiata sulla neve, c'è una rosa rossa.
La prendo mettendola sul banco, richiudo la finestra.
"Wow! Da chi è?"
Ops. Non mi ero accorta che la mia vicina, Rosie, si fosse accorta.
... e come non avrebbe dovuto, dopo che ho aperto la finestra facendola assiderare?
-"eehm.. ecco." Deglutisco. Dirlo o non dirlo?
Osservo il fiore, i petali ancora coperti qua e là da piccoli fiocchi di neve che vanno sciogliendosi.
E Rosie allunga la mano, afferra un biglietto che neanche avevo notato.
-"rosie!"
Lei sorride, poi apre il fogliettino congelato.
" hopelessly i'll love you endlessy. Firmato Matthew Bellamy."
Mi fissa a bocca aperta.
"Quel Matt ti fa la corte?!? Oh God! É il ragazzo più dolce di sempre! Anche se.. beh, un po' bruttino."
Mi restituisce il foglietto. Lo osservo: beh, si, è decisamente la calligrafia di Matt. Lo rigiro, e noto una scritta più piccola:" ho una proposta che ti piacerà. Ma non molto a tua madre... ci vediamo per le 4 al bar?"
Oddio. Cosa mi dovrei aspettare?
La mia parte irrazionale immagina già un mazzo di rose, o un anello. No, impossibile!
Penso... boh, una canzone? No apsetta... qualcosa chr non piace a mia madre. Cosa?
Beh, qualcosa con la musica ha senso... .lei non sopporta la vista della mia chitarra, le ricorda troppo papà.
Non lo so. Quel ragazzo a volte sa mettermi addosso un'ansia inimmaginabile.
"Ma tu lo sapevi già di piacere a Matthew?"
Ah beh... ormai lo sa.
-"Ehm.. si." Arrossisco, sposto lo sguardo sul libro di arte.
"Wow. Non ho mai ricevuto una cosa così dolce! Cioè, uno una volta mi ha portato dei cioccolatini ma erano al latte.. beh, è il pensiero che conta!"
Oddio, ora non sta più zitta.
Sorrido, non sapendo bene che dire.
"E... a te piace lui?"
-"tu non sai quant... ehm."
Cosa diavolo ho detto?!? Che mi pende? Non sono affari suoi!
"Oddio! E lui lo sa? Sai, potrei darti una mano, so cosa fare coi ragazzi! Visto che sei timida.."
-"losa già. "
"Ah! Quindi... è il tuo ragazzo?"
-"si.." mi mordo il labbro.
"Fray, rispoda lei visto che isuoi compagni non lo sanno"- mi chiama la prof-" perchè l opera si chiama impressione:al levar del sole?"
-"Monet scelse quel nome perché i critici criticarono male quell opera dicendo che facesse impressione. Da lì naqua anche il termine impressionismo."
Salvata in estremis.
"Benissimo! Ti metto un più. "
Sventura delle sventure... quando i prof ti chiamano, tutti ti guardano: in molti così han visto la rosa innevata.
E infatti l intervallo fu un chaos. All armadietto tutti m osservavano facendo commenti sul chi potesse mai avermela data. In questo modo scoprii una cosa che mi mette a disagio tutt ora: a quanto pare Kit, un ragazzo norvegese considerato il ragazzo più studioso e più bello della scuola- mi viene dietro.
E questo lo confermò lui stesso quando passandomi accanto vedendo la rosa, divenne un po' rosso di gelosia.
È una cosa del tutto nuova per me, avere più di un ragazzo interessato, mi mette in imbarazzo e mi fa venire voglia di scappare dall unico che desidero:Matt.
La situazione degenera al secondo intervallo, quando Rosie ebbe la brillante idea di dire che la rosa fosse di Matt Bellamy.. lo fece con buone intenzioni, ma così mise in soggezione Matt stesso... e Dom, in quanto suo migliore amico.
Dopo la cerimonia dei saluti esco di fretta dall edificio, dritta a casa..
Allungo lo sguardo lungo il viale, fino al parchetto lontano.
Qualcosa mi spinge ad andare lì, è un posto magnifico anche in inverno.
Il laghetto ghiacciato, gli alberi spogli.
Un' unica macchia di colore verde sul manto innevato, un piccolo "pungitopo" con due minuscole bacche rosse.
Non resisto alla tentazione, così vado a casa- sempre saltellando stile stambecco nella neve- afferro la macchina fotografica e torno al parco.
Una foto in particolare mi è venuta bene:il pungitopo in primo piano, subito dietro si vede una parte del laghetto ghiacciato.
Cammino tra gli alberi spogli, e un cinguettio mi attira. Dove sarà mai?... ah, eccolo lí.
Un piccolo pettirosso su un ramo coperto di neve.
Riprendo la macchina, ne scatto qualche foto finchè quel piccolo esserino vola via.
Torno a casa, dove per evitare disastri, per mangiare infilo un semplice panino nel microonde, dopo mangiato feci uno schizzo del pettirosso.
Oh oh. Sono già le 3.54 e il bar dista 20 minuti a piedi-velocità-stambecco.
Afferro unq borsetta, ci infilo il telefono, fazzoletti e soldi e corro fuori.
Arrivata al piccolo bar, mi guardo intorno.
Ecco lì Matt, seduto a un tavolino infondo al salotto invaso dall inebriante profumo di cioccolata.
"Hey Charly! In titsrdo, eh?"
-"ehm.. mi ero messa a disegnare."
Ridacchia.
Mi siedo al tavolo, poco dopo artiva il cameriere e ordino una cioccolata con panna.
-"cosa dovevi chiedermi?"
"Uh, subito al sodo." Sorride lui, poi sorseggia la sua cioccolata.
Mi metto a ridere quando posa la tazza:ha i "baffi" di cioccolato! Lui arrossisce, poi col tovagliolo toglie il cioccolato.
"Ecco, come sai abbiamo un contratto ora..."
Ecco.
-"mm-mmm.."
"E... volevo chiederti se volessi venire con noi. Il tuo lavoro sarebbe... fotografa ufficiale della band."
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Starlight✨
FanfictionBack in time.. Inghilterra, una ragazza appena trasferitasi lì. Conosce tre ragazzi, che hanno una loro rockband. «Senza preavviso, mi attira a sè, premendo le sue labbra contro le mie.. Perde l equilibrio, cadiamo entrambe sul letto, E il bacio con...