Capitolo 20

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Che giornata schifosamente schifosa!

Mi ritrovo con una carta di credito con il conto bloccato per vari problemi in banca, così mi ha detto mamma, il litigio con Justin ed un'inserviente che non gli toglie gli occhi di dosso.

No, ma bene, non posso chiedere di meglio!

Sono rimasta dieci minuti a guardarlo dormire, poi ho preso il mio tablet e sono andata a cercare su Internet i sintomi dell'amore. Non sono normale, lo so.

Questa ricerca mi è venuta perché, dopo che Justin si era addormentato, ho parlato un po' con Cheryl e Summer e mi hanno detto chiaramente che lo sono.

'Tu stai male, non ti rendi nemmeno conto di ciò che ti sta succedendo. Ne sei innamorata, è chiaro' -Cheryl

'Ne sei innamorata. INNAMORATA. I-N-N-A-M-O-R-A-T-A' -Summer

La mia ricerca erano commenti di ragazze innamorate che scrivevano cose sdolcinate da far venire il diabete.

Alla fine ho deciso di uscire, liberare la mente, non pensare a nulla e divertirmi.

Dopo essere uscita dall'ascensore, mi dirigo verso l'entrata dell'hotel per andare via.

Il taxi mi sta aspettando ed io entro immediatamente, controllando il telefono e continuando a girarmi per vedere se mi ha seguita o solo chiamata.

Nulla.

Mi sono fregata da sola, lo sapevo.

Lo sapevo dalla prima volta che l'ho visto. Quando ho notato che lui non era come tutti gli altri. L'ho capito dal suo sorriso, da quando mi ha baciata per la prima volta da ubriachi, quella volta a casa mia.

La sua risata, il suo sorriso, i suoi occhi, tutto di lui mi hanno fatta innamorare. Ed é strano solo pensarlo. Io, Funny Felicia Fell, innamorata di un ragazzo. Però questo ragazzo non mi ricambierà mai, perché pensa ad una ragazza troia che l'ha tradito.

Il taxi si ferma all'entrata della discoteca in cui gli ho detto di andare appena entrata nell'auto. Ho bisogno di bere e svagarmi un po', ignorare ciò che provo e non vederlo per un'intera notte, per poi tornare all'hotel domattina, quando lui dormirà ancora spero, prendere le valige ed andarmene velocemente all'aeroporto.

Dentro il locale si vedono persone che ballano o si strusciano, bevono oppure limonano. Mi dirigo velocemente verso il bancone ed ordino una vodka alla ciliegia, la mia preferita. Lo bevo velocemente ignorando il bruciore che mi provoca mentre il liquido attraversa la mia gola. Lo faccio riempire altre tre volte e la ragazza di turno, mi guarda in un modo strano.

"Problemi di cuore?" mi domandò una ragazza bionda con le punte nere. Ghigno guardando un punto fisso.

"I maschi sono degli stupidi" bevo velocemente e mi giro verso la pista. Mi alzo dallo sgabello sentendomi fissata e, quando mi giro, noto un ragazzo guardarmi. Torno a guardare avanti a me ed esco fuori per prendere un po' d'aria.

Dopo un paio di minuti, sento la porta dell'entrata aprirsi e chiudersi mentre io guardo la strada.

"Cosa ci fa una bella ragazza come te qui fuori tutta sola?" Mi volto trovandomi il ragazzo di prima insieme ad un suo amico. Fuori non c'è praticamente nessuno ed in questo momento vorrei tornare all'hotel.

Li ignoro ma loro mi girano bruscamente, prendendomi per il braccio.

"Lasciatemi" dico tra i denti mentre cerco di liberarmi.

"Ah, ma allora ce l'hai la lingua. Chissà se sei brava ad usarla anche in altre cose" Ma dico io, non potevo rimanere dentro, al sicuro, con tanta altra gente oppure nella mia stanza? No, vero?!

Sento uno sportello sbattere quando i due tizi mi attaccano al muro ed iniziano a toccarmi. Urlo e cerco di dimenarmi ma mi tengono ferma.

"Lasciatela stare" sento la sua voce ma credo sia solo un'allucinazione. Mi viene da piangere a pensare che per una volta avrei potuto sistemare le cose invece di fare l'orgogliosa ed andare in una discoteca.

I due si girano e lui li colpisce. Ormai erano a terra ed io lo guardo quasi piangente.

Vado incontro a lui che mi accoglie tra le sue braccia e quando proviamo ad andare via, vengo trascinata indietro bruscamente.

"Amico, togliti dalle palle, ho visto questa ragazza e voglio passarci la notte. Va' via, questa città non ti appartiene" vengo sbattuta contro il muro ed impreco mentre scivolo a terra. Non sento molto per via dello stordimento alla testa ed il fischio che sento nelle mie orecchie.

Vengo presa per un braccio e costretta ad alzarmi. Inciampo nei miei stessi piedi perché vedo a doppio e questa é una vera fregatura. Una volta essere seduta dentro una macchina, mi appoggio alla persona che mi sta accanto che sinceramente non me ne frega chi possa essere. Sento una mano che mi accarezza il braccio e riconosco il tocco di Justin.

"Mi dispiace" sussurro con voce rotta.

In quei pochi minuti in auto, data la velocità del veicolo, riesco a riprendermi. La macchina si ferma e scendiamo velocemente. Mi guardo intorno e vedo un percorso, tante macchine e delle persone che acclamano. Spero solo che non sia ciò che penso.

"Allora signori e signore. Qui c'é un ragazzo che ha osato sfidarmi" quanto può mai essere buffone questo qui? "Dategli un auto così vedremo chi vincerà" fa un sorriso maligno guardandomi ed io bacio il mio pugno per poi fargli il dito medio. Fatto bene, coglione, così impari a maltrattarmi.

Un ragazzo da' le sue chiavi a Justin che le prende e sale in auto. Mi affretto a raggiungerlo e salire sul sedile del passeggero. Lo vedo stringere con forza il volante.

"Non gareggio da tanto. Se dovessi perdere, perderei anche te" una ragazza si mette tra le due macchine, alza le braccia per poi abbassarle dopo aver guardato i due conducenti. Tieni gli occhi per te, puttana, e cerca di vestirti.

Rombi di motore e acclamazioni sono le cose che sento. Il coglione e/o psicopatico é in testa ma mi fido di Justin. Manca poco al traguardo e Justin accellera ed ho paura che ci andremo a schiantare e non riuscire a fare la curva che precede la fine. Lo stupido rallenta mentre il ragazzo accanto a me continua con la stessa velocità ma riusciamo a superare la curva, superiamo il traguardo e invece di fermarci e lasciare l'auto, continuiamo ad andare veloci verso la città.

"Cosa stai facendo? Ci ammazzeranno!" Praticamente urlo mentre lo dico.

"Non ti avrebbe mai lasciata a me nonostante io avessi vinto. Lo sto facendo per te" mi giro per vedere in lontananza due auto ma ormai ci siamo confusi tra le auto che sfrecciano sulle strade della città. Si ferma poco prima dell'hotel e scendiamo velocemente per raggiungerlo e chiuderci in camera.

Una volta aver preso l'ascensore e aver premuto ripetutamente il numero del piano, ci ritroviamo finalmente nella nostra stanza. Justin fa avanti e dietro per la stanza mettendosi le mani tra i capelli e in faccia.

"Cosa devi dirmi? Dimmelo"

"Vuoi sapere cosa penso? Che se avessimo risolto già da prima e avessi accettato le mie scuse, non ci saremmo ritrovati in questo enorme casino" ancora una volta mi sento una pugnalata al cuore.

"Giustamente dovevo rimanere nella stessa stanza del ragazzo che praticamente mi aveva insultata e che io amo? Sì, Justin, io ti amo. E sai cosa? L'ho scoperto un paio di ore fa, ho cercato addirittura su Internet, vedi quanto sono disperata. Io sono innamorata di te ma tu pensi ad una persona che ha osato tradirti, fregandosene del ragazzo meraviglioso che sei. Io mai lo avrei fatto. Quindi scusami se sono innamorata di te e sono così" voglio piangere per il nervosismo. Voglio piangere per i suoi bellissimi occhi spalancati e la bocca schiusa.

Sapevo che non sarebbe servito a nulla. Gli passo accanto e mi chiudo dentro.

SPAZIO AUTRICE

So che è passato un po' di tempo dall'ultimo aggiornamento ma sinceramente non sapevo come scrivere questo capitolo e capitavano delle volte che non si salvava. Mi scuso per la schifezza e credo che manchino due o tre capitoli alla fine.
Ringrazio le persone che seguono questa storia.
Alla prossima,
Un bacio


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