Il primo sguardo -Capitolo II

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Mizuki

La scuola non era molto distante da casa mia, camminando tranquillamente ci impiegai venti minuti ad arrivare. Sapevo che non sarebbe stato un giorno facile, tutti i ragazzi e tutte le ragazze erano in gruppetti forse si conoscevano già dalle elementari, io invece ero sola.. il mio più grande difetto era la mia estrema timidezza, per questo era impossibile per me diventare un'attrice. Ero molto spaventata e avevo lo sguardo rivolto verso il basso e non guardavo dove stavo andando..

Satoshi

Mentre ero sulla limousine guardavo fuori dal finestrino, c'era molto traffico ma sarei arrivato in tempo o con qualche minuto di anticipo. Vedevo molti studenti che stavano andando a scuola, ridevano e scherzavano tra amici, ero un po' invidioso perché io non avevo mai avuto dei veri amici..
Arrivato a scuola scesi dall'auto e salutai Taichi. Nella scuola elementare privata che avevo frequetato c'erano pochi bambini, quei pochi erano figli di ricchi imprenditori e tra noi non correva buon sangue, per colpa dei nostri genitori. Ma questa scuola era diversa, c'erano un sacco di ragazzi e di ragazze, mi stavo guardando intorno e vidi che i ragazzi mi guardavano malissimo.. mentre le ragazze cominciarono a sorridermi. Mi stavo innervosendo perché mi guardavano male? Erano così invidiosi? La rabbia cominciò a salirmi. Avevo lo sguardo fisso a terra ero nervoso e dovevo calmarmi a un certo punto una ragazza urtò contro di me.

Mizuki

All'improvviso mi ritrovai per terra. Davanti a me c'era un ragazzo bassino con dei capelli neri e degli occhi verdi molto chiari, ma il suo sguardo mi sembró gelido.. presa dal timore che si fosse arrabbiato per il piccolo incidente gli chiesi scusa e me ne andai velocemente.

Satoshi

La ragazza cadde a terra. Portava i codini, la trovai buffa e goffa, le lanciai un'occhiata e appena i nostri sguardi si incrociarono lei mi chiese scusa e se ne andò. 

Koichi

Arrivai a scuola, i miei compagni mi corsero subito incontro, mi ricordo che alle elementari ne combinavamo di tutti i colori e finivamo sempre nei guai, li salutai. Dopo un po cominciarono a parlare delle ragazze che c'erano all'ingresso, io non riuscivo a capire il loro entusiasmo. Mentre stavamo lì ad un certo punto sentì qualcuno che mi abbracciò.

Megumi

Ero arrivata finalmente, avevo il fiatone perché per tutto il tragitto avevo continuato a correre.
Entrai e cominciai a cercarlo, lui che mi aveva sostenuta fin da piccola, lui che mi ha aiutata anche dopo quell'incidente.. dopo un po' lo vidi mentre rideva e scherzava con i nostri compagni delle elementari, Koichi il mio migliore amico, bassino con i capelli castano chiaro e con quei suoi occhi blu che mi facevano perdere la testa..Corsi subito da lui e lo abbracciai da dietro.. gli volevo troppo bene.

Koichi

Era Megumi che mi abbracciò da dietro, non ci eravamo visti per un mesetto perché avevamo passato le vacanze estive in città diverse. Le nostre mamme erano amiche da sempre, quindi siamo nati e cresciuti insieme, avevamo frequentato lo stesso asilo e la stessa scuola elementare e ora frequenteremo la stessa scuola media. È una ragazza stupenda sembra quasi una che frequenta le superiori, ha dei capelli biondi che le arrivano fino alle spalle e gli occhi chiari quasi come il ghiaccio. Per me era come una sorella, ci aiutavamo a vicenda nel momento del bisogno.. e quel giorno di sei anni fa lei aveva bisogno di me..

Flashback

Megumi fin da piccola praticava basket, aveva molto talento e molte squadre la volevano con sé. Lei era in una squadra femminile le "Tiger Victory" anche le altre bambine erano forti, ma nessuno poteva batterla.
Un giorno stava passeggiando con suo padre, stavano attraversando la strada.. quando un ubriaco su una macchina le stava andando addossso, il padre la spinse e riuscì a salvarla, lui si ritrovò quasi in fin di vita ma dopo un paio di settimane in ospedale si riprese mentre lei si era rotta la spalla. Quell'incidente le costò la carriera di giocatrice professionista, il suo sogno era stato infranto da un ubriaco in macchina.. mi ricordo lei che piangeva sempre, e io stavi davvero male nel vederla così. Per incoraggiarla in quel momento difficile, anche se ero solo bambino, gli feci una promessa -Non piangere Megumi, vedrai che il tuo sogno lo realizzerò io per te, tu mi farai da mentore- così lei cominciò ad allenarmi.

Eravamo solo dei bambini di sette anni.. ma quella promessa sono sicuro che riuscirò a mantenerla. Io diventerò un grande giocatore di basket, conosciuto in tutto il mondo.

Megumi

Aveva quel suo sorriso stampato sulla faccia.. avevo paura di diventare rossa.. così per spezzare l'imbarazzo di quel momento gli dissi

-Ma ciao!! E da un po che non ci si vede, come stai? Allora saremo in classe insieme?-

-Ei Megumi, tutto bene, non lo so non ho ancora visto i cartelloni, perché non andiamo a vederli insieme?-

-Va bene!-

Koichi

Eravamo davanti ai cartelloni.
Eravamo finiti nella stessa classe così ci dirigemmo verso la prima sezione 4. Appena entrai vidi una ragazza che era seduta da sola in un anglo della classe e per istinto mi sedetti di fianco a lei, era bellissima aveva dei capelli color castano molto chiaro ed erano legati in due codini e aveva due occhi davvero belli di un blu molto intenso. La fissavo ma lei aveva lo sguardo basso. Intuì che era una ragazza molto timida. Il mio cuore iniziò a battere sempre più velocemente.

Mizuki
Per colpa della mia timidezza mi sedetti in angolo della classe da sola, fino a quando un ragazzo si sedette proprio difianco a me. Lo guardai con la coda dell'occhio, era un ragazzo stupendo e mi stava guardando, non so perché ma il mio cuore batteva sempre di più.

Megumi

Koichi si era seduto di fianco a una ragazza, mi si strinse il cuore.. lui era il mio primo amore.. ma non sempre i sentimenti sono ricambiati. Io invece mi sedetti vicino a un ragazzo coi capelli neri dagli occhi verdi. Non lo conoscevo, così provai a fare un po' di dialogo.

-Buongiorno, piacere io sono Megumi-

Satoshi

Tutti erano in gruppo anche in classe. Io ero ancora un po' nervoso così decisi di stare da solo. Ad un certo punto una ragazza si sedette vicino a me e si presentò, il suo nome era Megumi e quando mi girai per presentarmi il mio cuore balzò. Megumi era una ragazza bellissima mi ero incantato a guardarla.

-Piacere Satoshi-

Diventai tutto rosso in faccia..

Megumi

Devo ammettere che era carino come ragazzo assomigliava molto a Koichi, e quando si presentò diventò tutto rosso, mi sentivo strana. Il suono della campanella segnò l'inizio della pausa pranzo.

Quando I Ciliegi Sono In FioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora