CAP.4

830 43 12
                                    

-"L'onestà nel raccontare compensa moltissimi difetti stilistici mentre mentire è il peccato irreparabile in assoluto."

-"Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali:
leggere e scrivere molto.
Non conosco stratagemmi per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie."

-"Stupido, forse, ma certe volte le cose funzionano solo perché sei tu a pensare che funzionino.
È una definizione di fede che ne vale tante altre."

-"I mostri sono reali e anche i fantasmi sono reali.
Vivono dentro di noi e, a volte, vincono.

-"Niente è perduto per sempre.
Niente che non possa essere ritrovato"

-" Mi sembra di avere definito una volta Shining come una bellissima automobile senza motore.
Un film di classe in piena regola. Magnifico da vedere, potrei guardarmelo tutti i giorni, ma il problema è che Kubrick aveva intenzione di fare un film dell'orrore. E la mia impressione è che abbia cercato di farlo senza avere nessuna conoscenza del genere."

-"Il mio primo tweet.
Non più vergine, siate gentili."

-"Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi –
e per far questo uso tutti gli strumenti disponibili.
Forse sarà per spaventarvi a morte, ma potrebbe anche essere per prendervi in modo più subdolo, per farvi sentire tristi.
Riuscire a farvi sentire tristi è positivo.
Riuscire a farvi ridere è positivo. Farvi urlare, ridere, piangere, non mi importa, ma coinvolgervi,
farvi fare qualcosa di più che mettere il libro nello scaffale dicendo:
"Ne ho finito un altro", senza nessuna reazione.
Questa è una cosa che odio.
Voglio che sappiate che io c'ero"

-"L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale.
Lo so.
E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia."

-"Ci sono tante storie.
Non riuscirei nemmeno a cominciare a raccontarvele.
Quando la nera mietitrice verrà da me, probabilmente le dirò:
"Aspetta, aspetta!
Devo dirti quella del tizio che...".
E così via. Bla bla bla..."

-"[Alla domanda "Lei si è mai rivolto a uno psicologo?"]
Per carità.
Gli verserei una fortuna, invece di utilizzare la mia mente perversa per scrivere.
E quella fortuna guadagnarla."

-"È la totalità, pensai.
Un'eco tanto vicina alla perfezione
da non poter dire quale sia la
prima voce e quale il ritorno della voce-fantasma.
Per un momento tutto mi fu chiaro,
e nei momenti in cui accade, vedi quant'è sottile il mondo.
Non lo sappiamo tutti quanti,
in cuor nostro?
È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita.
Oltre?
Sotto?
Intorno?

Caos, tempeste.
Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole.
Donne che pervertono ciò che non possono dominare e denigrano ciò che non possono capire.
Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre."

-"Non portiamo niente venendo
al mondo e sicuro come l'oro non porteremo niente andandocene."

-"Pensava che i ricordi erano come una roga tracciata nella polvere.
Più indietro si andava più era
difficile distinguerla.
Finché non c'era che sabbia liscia
e il buco nero del
nulla da cui uno era uscito.
In un certo senso i ricordi erano come la strada.
Era lì, reale, tangibile.
Ma la strada percorsa, la strada delle nove di mattina era lontana, indistinta."

-"Il buio.
Maledetto buio.
Aveva l'impressione di esserci
sepolto vivo.
Murato.
Mancava un secolo all'alba.
Molti non l'avrebbero vista.
Non avrebbero più visto il sole, sepolti per sempre nel buio.
Per loro restava la cantilena monotona del prete,
la cui voce avrebbe risuonato attutita ma percepibile sotto due metri di oscurità.
E, al di sopra, c'erano i dolenti,
che piangevano, singhiozzavano ma erano vivi.
Erano ansiosi di uscire dalla chiesa nel caldo sole di maggio.
E poi il sussurrante coro degli insetti
e dei vermi che strisciando si aprivano la strada nella terra per recarsi al banchetto."

-"Gli capitava sovente di fissare
la strada.
Qualche volta la striscia bianca
era intera, qualche volta spezzata, qualche volta doppia come i binari del tram.
Si chiese come la gente potesse percorrere quella strada,
gli altri giorni dell'anno, senza scorgere lo schema di vita e di morte in quella riga bianca.
O lo vedevano?"

-"Seminate sale nella terra perché non cresca più uno stelo di grano. Maledetti siano i figli di questa terra e maledetti i loro lombi.
E maledetti anche i loro garretti e i loro stinchi.
Ave Maria piena di grazia, diamo fuoco a questo maledetto paese."

-"Tutto il mondo è Dio.
Noi stiamo camminando su Dio, e là indietro le mosche volano e gli insetti strisciano su Dio, anzi anche gli insetti sono Dio."

-"I francesi scopavano dopo aver visto ghigliottinare qualcuno.
Gli antichi romani si rimpinzavano durante le lotte dei gladiatori.
E' uno spettacolo, un divertimento,
e non c'è niente di nuovo sotto il sole.

-"La morte acuisce i desideri."

CITAZIONI STEPHEN KING❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora