CAP.5

517 24 5
                                    

-"E piangere senza sapere perché aveva l'odore sgradevole dell'anticamera di un manicomio."

-"Forse è solo lo spirito della massa. Dare addosso all'individuo."

-"Stiamo volando! aveva gridato Mike, alzando le braccia sopra la testa. Nessun tutore a bloccarlo,
non nel giorno della gita o in quel momento sulla spiaggia.
Credo che lui fosse parecchio più sveglio del suo religiosissimo nonno. Più sveglio di noi tutti, forse.
Qual è il ragazzino bloccato su una sedia a rotelle che non vorrebbe volare, anche solo una volta nella vita?"

-"Un uomo che mente riguardo alla birra si fa dei nemici."

-"Non sono mai stato un uomo facile alle lacrime.
Un giorno, mia moglie mi disse che il mio «gradiente emotivo pari a zero» era il motivo principale per cui mi stava lasciando.
Come se il tizio che aveva conosciuto alle riunioni degli Alcolisti Anonimi non c'entrasse per niente.
Christy disse che avrebbe forse potuto perdonarmi per non aver pianto al funerale di suo padre;
lo conoscevo soltanto da sei anni e non potevo capire che uomo fantastico e generoso fosse stato (quando s'era diplomata le aveva regalato una Mustang decappottabile, tanto per fare un esempio);
ma quando non avevo pianto a quelli dei miei genitori (morti a due anni di distanza l'uno dall'altra, papà di cancro allo stomaco e mamma fulminata da un attacco di cuore mentre passeggiava su una spiaggia della Florida), Christy aveva iniziato a capire la faccenda del «gradiente»."

-" A quei tempi ero ubriaco
dalla mattina alla sera e la troupe era italiana: parlavamo senza capirci.
Ne è nato il peggior horror della storia del cinema."

-"Regia fredda, Jack Nicholson che gigioneggia, Shelley Duvall che sa solo urlare."

-"Io per primo sono un tossico.
Non capisco chi beve un bicchiere di vino: io voglio tutto il vino del mondo, E anche se smetti di bere e di farti,
la compulsione del tossico rispunta sotto altre forme,
Ti butti sul cibo o sulle sigarette.

Ieri, mentre aspettavo l' aereo, sono entrato in un negozio.
Ho visto un Babbo Natale e ho cercato di frenarmi dal comprarlo: che men ne faccio a Parigi?
Ne ho acquistati cinque."

-"[Alla domanda "Lei ha allucinazioni?"]
Tutti i giorni dalle 7 alle 12, quando scrivo: nei romanzieri si chiamano immaginazione.
Io vedo realmente, davanti a me,
gli orrori che racconto, come fossi ipnotizzato.
Tant'è che se non scrivo,
mi addormento a fatica e faccio brutti sogni: quelle allucinazioni devono comunque affiorare, nel sonno
o nella veglia.
Anche la scrittura dà assuefazione come l'alcol."

-" Il primo è uscito come un torrente in piena, senza dover organizzare
le mie idee.
Sembrava che qualcuno me lo dettasse.
La gioia era totale.
Ma ho sempre lavorato di mattina, prima di bere.
Al massimo con i postumi di una sbornia: quando il cerchio alla testa ti fa captare ciò che di più orrido
c'è intorno a te.
Doctor Sleep è un libro più ponderato: ormai la sfida sta nel non cadere
nella routine.
Un tempo dovevo scrivere per non pagare le bollette.
Ora non più:
ha senso farlo solo se ogni volta cerco di scrivere il miglior romanzo della mia carriera."

CITAZIONI STEPHEN KING❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora