CAP.19

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-"Il tempo è un volto sull'acqua."

-"Mike Enslin si trovava ancora nella porta girevole quando vide Olin,
il direttore dell'Hotel Dolphin, seduto in una delle potrone fin troppo imbottite della hall.
Sentì un tuffo al cuore.
Dopotutto, forse era meglio portare di nuovo l'avvocato, pensò.
Be', ormai era troppo tardi.
E anche se Olin aveva deciso di frapporre qualche altro ostacolo tra Mike e la camera 1408, non era
poi così grave; c'erano anche dei lati positivi."

-"Mister, noi trattiamo piombo."

-"Noi spalmiamo il tempo
come meglio possiamo, ma alla fine
il mondo se lo riprende tutto."

-"Gli chiese che cosa facesse lì fuori e si scoprì impreparata sia alla sua risposta, sia al totale candore del volto che girò verso di lei.
La sua franchezza l'atterrì.
"Ho paura di addormentarmi", disse. "Ho paura che vengano da me i miei amici morti e che vederli mi uccida.""

-"Ci sono strade segrete in America, strade occulte.
È nel modo in cui i bicchierini
di plastica e i pacchetti di sigarette accartocciati corrono sull'asfalto spinti dal vento che precede l'alba.
È nell'adolescente dall'altra parte della strada, seduto sul gradino di una veranda alle quattro e mezzo
di notte con la testa posata
sulle braccia, una silenziosa immagine di dolore.
Le strade segrete sono vicine e vi parlano sussurrando.
"Vieni amico", dicono.
"Qui è dove puoi dimenticare
ogni cosa, anche il nome che ti hanno affibbiato quando non eri che
un bebè nudo e urlante ancora sporco del sangue di tua madre.
Ti hanno affibbiato un nome come
si lega un barattolo alla coda di un cane, vero?
Ma qui non c'è bisogno che te lo trascini dietro.
Vieni.
Avanti.""

-"Concluso che non avrebbe
cavato nulla di interessante dai due vecchi che costituivano l'intero organico del Weekly Islander,
il giornalista del Globe di Boston diede un'occhiata all'orologio, commentò che se si sbrigava faceva appena in tempo per il traghetto dell'una e mezzo, li ringraziò
del tempo che gli avevano dedicato, lasciò il denaro sulla tovaglia,
lo fermò con lo spargisale perché l'intensa brezza che spirava dal mare non se lo portasse via e scese frettoloso i gradini di pietra che dal patio del Grey Gull portavano in
Bay Street e alla cittadina sottostante. Tolto qualche fugace passaggio degli occhi sulle sue tette, non si era praticamente accorto della presenza della giovane donna tra i due uomini anziani."

-"«La collera è la più inutile delle emozioni»,
intonò Henchick.
«Distruttiva per la mente e dolorosa per il cuore.»"

-"A ben riflettere, come si faceva
a sapere con certezza di non essere un personaggio della storia di
qualche scrittore o il pensiero
in transito nella testa di un qualsiasi babbeo alla guida di un autobus,
o la pagliuzza momentanea nell'occhio di Dio?"

-"La gatta può fare i gattini nel forno, ragazza mia, ma non per questo sfornerà pasticcini."

-"King notò il modo in cui Roland abbassò la testa durante quella parte del racconto e gli parlò con inaspettata dolcezza.
«Non è il caso di vergognarsi tanto, signor Deschain.
In fondo sono stato io a farti comportare così.»"

-"Perché ciò che è visto non può più essere non visto.
Ciò che è conosciuto non può più essere sconosciuto."

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