Capitolo 10

98 11 3
                                    

Sono tornata a casa un attimo fa. Penso ancora a James, ma cerco di non farmi film mentali.
Vado in bagno e mi faccio una bella doccia. Poi torno in cucina e trovo nonna e Gemma che preparano la cena.
"Ciao Ann." mi saluta mia sorella.
"Ciao Gemma..etchu!" starnutisco. Perfetto mi è venuto il raffreddore. L'ombrello di James non è servito a niente. JAMES JAMES JAMES, me lo toglieró dalla testa prima o poi?
Mangiamo e mi arriva un messaggio.
-Ann sei viva?
-Si sono viva, anche se ho il raffreddore.
Parli del diavolo..
-Ah allora potevo risparmiarmi di rimanere con te.
- Infatti io non ti ho costretto!
- Tu no, ma il mio cuore si.
- Il tuo che?
- Non sai leggere? Il mio cuore. Heart. Corazón. Coeur.
- Sì okay, fammi finire di mangiare per favore.
- Come vuole cara.
Quanto è stupido. Sorrido.

Sono le 12.30 di notte quando sento un botto. Corro in camera di mia nonna e la trovo stesa per terra.
"Nonna!Nonna!Rispondimi" vado verso di lei e vedo che perde sangue dalla testa.
Chiamo un ambulanza e aspetto che arrivi qualcuno mantenendo la calma. Non sveglio Gemma. Le prenderà solo un colpo.

Ieri sera l'ambulanza ha portato mia nonna in ospedale. È in coma. Ancora non sanno cosa è successo.
Oggi pomeriggio sono venuti Rose e Michael a trovarmi e insieme siamo riusciti a distrarre Gemma dall'accaduto. Sono le 10 di sera e non riesco a dormire. Ho messo a letto mia sorella, ma io non riesco proprio a prendere sonno. Sapere che mia nonna è in ospedale è una cosa bruttissima. Come quando c'era mia mamma. Ero più piccola, ma il dolore è quasi comparabile a questo. Ho cercato di nasconderlo, persino ai miei amici, ma credo che se ne siano resi conto.
Sento suonare alla porta e contemporaneamente mi suona il telefono.
James.
-Mi apri?
Corro ad aprire alla porta e non gli faccio dire nemmeno ciao. Mi butto fra le sue braccia e scoppio a piangere.

Tutto cominció così.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora