Il ragazzo guardava davanti a se e si torturava le mani.
Io ancora non avevo capito cosa volesse, quindi chiesi.
"Quindi?".
Il ragazzo si girò, fece una mezza risata e prese un pacchetto di sigarette dalla tasca degli skinny. "Vuoi?" Chiese indicando il pacchetto di sigarette.
Io guardai in basso e borbottai un "nah". Lui iniziò a fumare e io invece iniziai a tossire. Si fermò e mi guardò "cosa ti sta prendendo?" Chiese divertito "ti da fastidio? Non hai mai provato?" Chiese incredulo.
Mi leggeva nel pensiero. Non avevo mai provato perché non ne avevo mai sentito l'esigenza. Non mi é mai interessato.
"No, non ho mai provato" dissi fermamente.
Fece l'ennesima risata e mi mise il mozzicone davanti alla faccia "dai prova". Non ci pensai due volte, ero molto istintiva.
Presi la sigaretta tra le dita e sotto il suo sguardo attento e divertito, tirai.
Senti la fuma che mi occupava la mia bocca, così sputai, letteralmente affogandomi e tossendo per almeno 2 minuti, penso.
Lui intanto rideva come se non ci fosse un domani, era piegato su se stesso e in quel momento mi sentii strana, sentii come sei noi due ci conoscessimo da una vita, ma non conoscevo nemmeno il suo nome.
Quando mi ripresi, lui mi guardò trattenendo un'altra risata, come i bambini.
"Bene, sei viva?" Chiese divertito, lo mandai a fanculo.
"Adesso potrei sapere il tuo nome?" Chiese ancora, mi sembrava di essere sottoposta ad un interrogatorio.
"Mi chiamo Katia, e tu uomo strano?"
"Io sono Genn, e ho 20 anni. Tu?" Rispose divertito.
"Io 17" dissi, girandomi e rimanendo incantata dai suoi occhi.
Lui sembrò accorgersene, e mi passò una mano davanti alla faccia, per risvegliarmi.
Stavo per mandarlo di nuovo a quel paese, ma degli schiamazzi mi fermarono, attirando la mia attenzione e quella di Genn.
Erano Giusy e le amiche, ubriache fradice che ridevano come pazze e cadevano ogni due passi.
Mi portai le mani alla testa "e ora come torno a casa"ripetevo tra me e me esasperata.
"Ti accompagno io se vuoi" disse Genn alzandosi da terra.
"Se non ti dispiace..." Sussurrai.
Mi tese una mano e mi aiutò ad alzare. Mi accompagnò alla macchina, aprii la portiera e mi misi seduta.
"Dove dobbiamo andare?"
"Sto vicino alla scuola media" risposi mettendomi comoda suo sedile.
Accese la radio e partì una canzone che non avevano mai sentito prima.
Canticchiava e portava il tempo sbattendo le mani sul volante e muovendo la testa. Era bravissimo.
"Ma sei un fenomeno!" Urlai mettendo le mani ai capelli, l'alcol iniziava a farsi sentire.
Lui si spaventò e lentamente si girò per guardarmi. "Scusa non volevo spaventarti" dissi ridendo.
"Avresti dovuto dirmelo, prima di infilarti nella mia macchina che stai completamente fuori" disse ridendo anche lui.
"Eccoci" disse lui dopo qualche imbarazzante minuto di silenzio.
"Aspetto fino a quando non entri, a quest'ora di sabato c'è brutta gente in giro" disse deciso.
"Grazie" risposi incredula che qualcuno potesse preoccuparsi per me, lo baciai sulla guancia e scesi dalla macchina. Sorridendo.
Andai per bussare e ricordai che mia nonna non era a casa. E ora?
Mi diedi un lieve pugno in testa e per l'ennesima volta, maledii me stessa.
"Perchè non entri? Vuoi guardarmi ancora un po'?" Disse divertito.
"Non posso entrare, mia nonna non è a casa" risposi esasperata.
"Be io un'idea l'avrei..."
"Eh?" Chiesi curiosa.
"Vieni da me, non ci sono altre scelte, quelle tue amiche erano andate, a casa tua non puoi entrare.." Disse trattenendo un sorriso.
"Guarda dico si solo perché non ho scelte, non pensare che vado abitualmente a casa di chi non conosco affatto, okay?" Dissi mettendomi di nuovo in macchina.
"Quindi abiti con tua nonna?" Chiese rompendo il silenzio che si era creato.
"Si, da qualche mese" Risposi malinconica.
"Se posso, perchè?" Disse cautamente girandosi per guardarmi.
"I miei non sono mai a casa, stanno sempre in giro per lavoro e a casa ogni volta mi sentivo estremamente sola, quindi ho deciso di andare da mia nonna, anche perché, come me, pure lei passava le giornate sola, per farle compagnia quindi sono andata da lei, e i miei genitori non hanno reagito male, per loro è uguale, e fa un po' male questa cosa" dissi con le lacrime che minacciavano di scendere.
Era da tanto che non mi sfogavo, ne avevo molto bisogno.
Genn mi guardò un attimo, sussurrò un "mi dispiace" e in quel momento capii che quel rapporto sarebbe andato avanti.
"E tu? Come vivi?" Chiesi raccogliendo di nuovo me stessa.
"Solo" disse alzando le spalle "non c'è un vero e proprio motivo, sto meglio" continuò.
Dopo qualche minuto fermò la macchina di fronte a una palazzina di pochi piani, mi venne ad aprire la portiera, perché come disse lui, voleva essere un galantuomo.
Arrivammo davanti al portone, entrammo e una volta entrati nell'ascensore, prese il telefono e fece un selfie nello specchio della cabina.
"Oddio, hai una faccia assurda" esclamò ridendo mentre guardava la foto. "Ah perchè sei bello tu?" Dissi sarcastica. "Dal modo in cui mi guardavi prima penso dovresti saperlo?" Affermò malizioso.
Andai per ribattere, ma le porte dell'ascensore si aprirono, fermando la nostra imbarazzante conversazione.
Entrammo nell'appartamento, era molto ordinato, i muri erano blu scuro e c'era qualche poster appeso.
"Il bagno è difronte a te, già ci sono delle cose che potresti mettere per dormire, fai come a casa tua" disse impacciato. Sorrisi e andai in bagno, ero un po' imbarazzata. Mi lavai, raccolsi i capelli in una crocchia, tolsi il trucco e indossai la maglietta nera che Genn mi aveva offerto, mi arrivava alle ginocchia, quindi misi solo quella.
Uscii dal bagno e entrai nella stanza, Genn era su un divanetto con un pigiama giallo, sembrava un pulcino.
"Puoi metterti nel letto tu, io sto qui" disse ancora una volta impacciato.
"Si grazie, ma puoi stare calmo Genn" risposi divertita.
"No è che non è mai venuta nessuna a dormire da me, è strano" affermó ridendo. Non risposi, mi avvicinai a lui "grazie, notte" dissi lasciandogli un bacio sulla guancia, per poi infilarmi nel letto e crollare nel sonno fantasticando su questo ragazzo che avevo appena conosciuto.Ciao a tutte:)
Ho deciso di continuare perché mi sono già affezionata alla storia:)
Fatemi sapere cosa ne pensate:)
continuerò intorno alle 100 visualizzazioni, se non prima:)
Grazie, alla prossima:)

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Bad habits|| Genn Butch
Fiksi PenggemarKatia, una ragazza apparentemente forte, irascibile, determinata e con un passato tragico alle spalle. Genn, un ragazzo che vive bella penombra, che vorrebbe provare ad essere aperto e socievole, ma la sua misteriosità fa paura alla gente, ed è prop...