Lei.

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Lodovica era una semplice ragazza con dei grandi occhi verdi, che tutti descrivevano come uno 'sguardo dolce', ogni giorno ripeteva le cose in abitudine. 

Sveglia in tarda mattina e pranzava con quel poche che riuscisse a mangiare poi andava a farsi una passeggiata fino alla casa della sorella che abitava tanto distante trascorrendo il pomeriggio da lei tra molte sigarette e qualche risata per poi tornare a casa, quella casa che tanto odiava piena soltanto di lacrime e urla provenienti dai suoi genitori che ogni giorno trovavano qualcosa per cui discutere anche l'argomento più banale.

Il fine settimana cercava tutti i modi possibili per passare in casa il meno tempo possibile, un po di tempo lo passava con il suo ragazzo un altro po lo passava da sola sotto un albero poco distante da casa ma abbastanza da sentire il silenzio e la sera la passava in giro tra le discoteche e i locali colmando il vuoto che sentiva dentro con birre e qualche alcoolico più pesante. 

Ma nulla la riusciva a distrarre a sufficienza infatti ogni volta che si trovava da sola, in quel letto di camera sua che ogni volta le sembrava sempre più fretto un senso di incompletezza la assaliva, non era mai riuscita a portare a termine nulla iniziando dalla scuola che aveva lasciato non perché non le piacesse lo studio ma era le persone che la circondavano che le creavano sempre troppo fastidio fino a rinchiudersi in un guscio che la portata alla decisione di mollare per poi passare alla tristezza del non riuscire a trovare un lavoro anche se continuava a mandare domande di assunzione passando al continuo sentirsi male per la storia d'amore che stava vivendo, se così si potesse chiamare, fra i mille litigi e discussioni o tra le mille sue paure nemmeno quella le stava dando ciò di cui aveva bisogno. 

Ma lei sapeva bene che la maggior parte delle volte che si trovava da sola a pensare al vuoto era solo per un unico motivo, perché in quel letto aveva vissuto si momenti che l'avevano resa davvero felice ma anche il momento peggiore della sua vita, dove aveva letto un messaggio che l'aveva cambiata, infatti da quel momento ogni suo sorriso non era vero, erano solo sorrisi fatti per non mostrare quanto fosse fragile, quanto quella persone le potesse mancare ma nello stesso tempo la potesse odiare.  

E così, poco alla volta, si era lasciata andare, non pensava più alla sua saluta, non credeva più che avrebbe trovato di nuovo la felicità quella vera.

Ma mai scordarsi che 'certi amori non finiscono fanno giri immensi e poi ritornano'.. 





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