Matrimonio.

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E come aveva detto il giorno seguente Lodovica e Cristina si recarono a farsi sposare, la cerimonia fu breve, pochi intimi amici e dopo qualche minuti erano sposate.

Cristina era contenta dato che l'altra ragazza le aveva promesso che le avrebbe dato tutta se stessa ogni giorno della sua vita.

Lodovica anche se impaurita era felice aveva sposato una ragazza stupenda dal carattere meraviglioso.

Andarono al ristorante dove Lodovica lavorava per festeggiare, tipica cucina italia e buon vino faceva da cornice a tutto quello che era successo quel giorno, fra scambi di baci e occhi dolci delle due donne appena sposate, come se tutto fosse una favola, una persona portò tutto alla realtà.

'Non è stato difficile trovare il tuo ristorante' la voce di Greta risuonava della stanza diventata ormai silenziosa.

Lodovica non ebbe il tempo di rispondere che sua moglie si alzò in piedi 'Sei arrivata troppo tardi, lei è mia, è mia voglia' disse Cristina alzando la voce.

Lodovica rimase stupita da quella reazione, poche volte l'aveva sentita alzare la voce e ogni volta la situazione andava finire male.

Greta guardò entrambe le donne e poi abbassò lo sguardo alle loro mani unite notando le fedi matrimoniali.

'No, dimmi che state scherzando, tu sei mia!' disse la ragazza e questa volta fu Lodovica ad alzare la voce 'Io ho smesso di essere tua tre anni fa! Ora vattene stai rovinando una fantastica giornata.' disse in modo freddo e deciso e sentendo il suo modo di parlare Greta era ormai convinta di averla persa ma non si sarebbe ugualmente arresa, non un'altra volta.

'Potrai avere sposato lei, potrai formarci pure una famiglia, ma vivrai di rimpianti, rimpianti perché al suo posto vorresti me e lo sai benissimo, io sarò sempre tua e tu rimarrai sempre mia anche da divise! E il tatuaggio te lo ricorderà ogni singolo giorno, ti ricorderà dei nostri momenti, del fare l'amore ogni volta che potevamo, del nostro desiderarci sempre e costantemente di più!' sputò tutto d'un fiato Greta.

Cristina strinse le mani a pugno e si avvicinò di scatto alla ragazza che poco prima parlava, e non abbassava lo sguardo la guardava dritta negli occhi.

'Senti brutta stronza, io ho visto Lodovica capire quanto ti amasse, poi l'ho vista distruggersi piano piano quando te ne sei andata, ho visto i suoi occhi spegnersi sempre di più, non ho visto il suo sorriso per mesi ma solo lacrime che le rigavano il volto a causa tua! Hai avuto la tua opportunità e hai distrutto la ragazza più dolce e sensibile di questo mondo! Dove eri quando non mangiava? Dove eri quando piangeva pensando a te? Dove eri quando si ripeteva di essere sbagliata e che non avrebbe mai più amato? Senza parlare di tutte le volte che l'ho vista ubriaca solo per non pensare a te per qualche minuto! Ma poi sai cosa è successo? Mi ha sorriso! Ha sorriso a me l'unica che non la lasciata sola! Mi ha sorrido e mi ha fatta innamorare e io non sono stata così stupida da lasciarla andare io ho colto l'occasione e l'ho fatta sorridere anche il giorno seguente e quello dopo ancora l'ho aiutata a realizzare ogni suo sogno! Io ho lasciato tutto per seguirla qui a Londra e sono stata felice della decisione che ho prese perché guardala! Una ragazza così non la si lascia scappare per nulla al mondo e tu invece l'hai fatto per ben due volte! Quindi questa volte te lo dico con gentilezza ma credimi sarà l'unica volta vattene da qui e lascia stare mia moglie!' Cristina marcò con prepotenza le ultime due parole in modo che l'altra ragazza le capisse bene ma rimase stupida dal fatto che Greta non fece niente rimase li e le sorrise.

'Tu e le tue parole siete insignificanti per me, come un granello di sabbia al mare! Perché io so una cosa, io so che lei non si fa nemmeno sfiorare da te! E sai perché? Perché non sei tu quella con cui vuole fare l'amore! Io so che si ricorderà sempre le mie labbra! Il mio profumo e qualsiasi fragranza simile a esse le farà voltare il viso alla ricerca di me! Non di sicuro di una donna che non amerà mai!' Urlo più arrabbiata che mai Greta.

Lodovica si alzò mettendosi tra la moglie e Greta, poi rivolgendosi verso di lei pronunciò le uniche parole che sapeva avrebbero ferito a tal punto la ragazza da farla andare via 'Greta io amo mia moglie! E un singolo suo bacio batte ogni cosa fatta con te! Vattene!'

Il volto di Greta diventò triste davanti alle due donne, gli occhi lucidi pieni di lacrime che non sarebbero mai scese davanti a loro o forse non le avrebbe proprio mai fatte scendere avrebbe tenuto tutto dentro non disse niente, se ne andò in silenzio senza voltarsi.

Vedendola andare via Lodovica si morse il labbro per non fare scendere quelle lacrime che tentavano di uscire, non poteva tornare da Greta, sapeva che in un modo o nell'altro l'avrebbe ferita ancora e ancora, nei suoi giochi non voleva più farci parte.

Si voltò verso la moglie e la abbraccio, ma più che un abbraccio d'amore era un abbraccio di disperazione per avere perso forse l'unica donna che te tirava fuori l'amore.

La festa ormai rovinata si concluse e tutti tornarono nelle proprie case anche le due donne appena sposate ma non fecero l'amore, non si scambiarono nessun bacio, nessuna carezza nessun calore c'era nel loro letto quella sera.

Lodovica andò in bagno per prepararsi alla notte e guardò il suo telefono, c'era un messaggio.

*Greta*

Ti conosco così bene da sapere che quelle parole erano bugie lo sai che a me non puoi mentire però se questa è la tua decisione non posso fare altro che accettarla, andrò avanti senza di te ma ricordati bene che comunque io non smetterò mai di amarti, questo non vuol dire che ti aspetterò perché ho dato tutta me stessa per riaverti e ho fallito, Cristina è una brava ragazza spero che non ti faccia mai soffrire. Volevo anche dirti che metterò in vendita casa mia, ho troppi ricordi che mi parlano di te, quella doveva diventare la nostra casa ma non lo sarà mai quindi non la voglio più. Io volevo solo che i brutti periodi finissero. Volevo solo sorridere un po' di più, un po' come fanno gli altri.


Addio mio dolce e perduto amore.


Fissò per qualche secondo il telefono in lacrime, poi trovò la forza di archiviarlo, perché sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di cancellarlo, come non ha mai cancellato le cose che riguardano lei. Si pulì il viso, si cambiò e andrò a dormire.

Un altro giorno era finito, un'altra volta la paura aveva vinto.

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