Wanderlust.

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Lodovica e sua moglie erano tornate in italia per il matrimonio di Greta e dato che sarebbero rimaste poche giorni e poi sarebbero tornate nella loro abitazione decisero di non andare in albergo ma fermarsi a casa della madre di Lodovica.

Mentre la moglie si stava riposando sul letto Lodovica decise di andare a fare un giro per la sua vecchia città.

Era tutto uguale a come l'aveva lasciato, i bambini che giocavano sotto le loro case nei piccoli giardini, i vecchi palazzi dove le persone uscivano sul proprio balcone e rimanevano li a guardare la gente che passava, i soliti vecchietti al solito bar che gridavano fra di loro perché in una partita a carte qualcuno aveva sbagliato una mossa.

Il solito parchetto pieno di genitori che parlavano mentre i figli sfogavano le loro energie correndo per tutto il prato.

Piccoli gruppetti di donne che camminavano senza mai smettere di parlare, ragazzi che correvano e altri che con calma tornavano alle proprie case dopo una giornata di scuola.

Un po' le mancava la semplicità di vivere in una piccola città come quella, si conoscevano quasi tutti e non potevi muoverti di molto che c'era sempre qualcuno che ti conosceva e così fu anche per Lodovica infatti.

'Lodo, sei davvero tu?' una voce maschile la disturbò dai suoi pensieri, voltandosi a fatica lo riconobbe.

'Damiano? Oddio quanto tempo! Sei cambiato tantissimo quasi non ti riconoscevo!' disse Lodovica ed infatti era così, il suo ex migliore amico era cambiato davvero tanto, si era fatto crescere una folta barba sul volto, non era più magro come un tempo era diventato parecchio muscoloso ma la cosa che più la sconvolse che quel ragazzo era vestito elegante, con un abito sul grigio scuro sotto una camicia bianca e al collo una cravatta anch'essa grigia l'ultima volta che lo vide si vestiva sempre con dei jeans strappati e una tuta.

'Anche tu sei cambiata! Sei cresciuta davvero bene, wow!' Esclamò il ragazzo di fronte a lei.

'Cosa ci fai vestito così da uomo d'affari?'

'Oh sai da quanto te ne sei andata sono cambiate molte cose, mi sono laureato e ora sono un avvocato, infatti sono appena uscito dal mio ufficio, ti va di andare a bere qualcosa?' chiese il ragazzo mente si levava la giacca e la cravatta slacciandosi due o tre bottoni della camicia, 'odio questi vestiti, dai muoviti che ti offro un aperitivo!' continuò.

Lodovica annuì e lo seguì in un bar non poco distante, si sedettero in un tavolo sotto un piccolo gazebo all'esterno del bar ordinarono e mentre aspettavano le loro bevande si misero a parlare.

'Allora Lodovica, come te la cavi?' chiese il ragazzo.

'Oh abbastanza bene, sono sposata e stiamo pensando anche di allargare la famiglia e mi sono presa una piccola pausa dal lavoro sai da poco ci siamo trasferite a Parigi da Londra e quindi non so il perché ho sentito l'esigenza di staccare dalla cucina' rispose Lodovica con sincerità.

Il ragazzo spalancò gli occhi incredulo a quelle parole. 'Tu? Tu che hai sentito il bisogno di staccare dalla cucina? Di smettere di cucinare? Aspetta non ci posso credere, dimmi la verità, riguarda per caso Greta? Ho sentito molte voci su di voi e poi so del suo matrimonio imminente'.

Anche dopo tanti anni quel ragazzo riusciva a capire Lodovica molto bene. 'Non lo so nemmeno io, solo che fino a pochi mesi fa credevo di avere la vita che volevo, avevo una bellissima moglie, un meraviglioso lavoro, una casa tutta nostra ma arrivate a Parigi sono tornata a sentire la mancanza di quel qualcosa che con lei credevo di avere trovato e riguardo a Greta siamo rimaste amiche domani andrò anche io con mia moglie al suo matrimonio e credo che la donna che sposerà sia proprio una bella persona.'

Il ragazzo scoppio a ridere mentre il cameriere arrivò con le loro ordinazioni, rimasto perplesso le appoggiò sul tavolino e se ne andò. Poco dopo Damiano smise di ridere e tirò fuori le sigarette offrendone una a Lodovica che accettò e poi la accesero.

'Lodovica, hai seriamente detto "bella persona"? Te l'ho sentito pronunciare solo quando si trattava di persone che non sopportavi nemmeno conoscendole e poi te lo si legge negli occhi che non sei felice, se ami ancora cosi tanto Greta fregatene di tutto il resto vai la la baci e la fai ancora tua!'.

La ragazza si sentì alle strette per quelle parole ma non ebbe nemmeno il tempo di pronunciare che il suo vecchi amico iniziò nuovamente a parlare.

'Vedi, mi prendo come esempio io, anche io ero sposato e sono padre anche di due bellissimi gemellini, ma pochi mesi fa ho rincontrato Sasha e dentro ho sentito che si stava riaccendendo un qualcosa che non sentivo da tanto tempo e se anche lei è incita l'ho riconquistata e ora abita con me, proprio in questa città, se è l'amore di una vita non ti conviene lasciare che le strade vi separino!'

Lodovica rimase a bocca aperta a quelle parole dopo tutto quelle che lei aveva fatto passare a lui dopo anni si erano ritrovati e tornati ad amarsi come se nulla fosse anche se la loro strada sarebbe stata piena di difficoltà.

'Quindi Sasha è qua? Oddio non la sento da mesi ormai spero stia bene e che anche tu stia bene, ma io non ho questo coraggio, non riuscirei a spezzare il cuore a Cristina e sapere che ferirei in qualche modo anche la ragazza di Greta, forse ho solo bisogno di una vacanza e poi tornerà tutto come prima' Lodovica guardò l'ora dal suo telefono 'Oddio è tardissimo, devo uscire a cena con mia madre e il suo compagno è stato un piacere rivederti spero che capiterà ancora' dette quelle poche parole entrambi si alzarono e si scambiarono un tenero abbraccio, come se volessero ricordare la loro vecchia amicizia.

Lodovica si incamminò verso casa ma durante il tragitto decise di scrivere un messaggio a Greta.

*Lodovica*

'Insomma domani di sposi eh, dato che domani sicuramente non avrai molto tempo volevo solo dirti che ci rincontreremo quando saremo più pronte, meno arrabbiate, un po' più sole. Nel frattempo prenditi cura di te.'

Scritto quel breve messaggio quel breve messaggio posizionò nuovamente il telefono nella tasca fermandosi ad un fioraio poco distante da casa prendendo un pazzo di rose per portare alla moglie.

In poco tempo si ritrovò a casa della madre aprì la porta ma non vide nessuno, pensando che forse Cristina stava ancora dormendo salì le scala, stava per aprire la porta quando una voce la interruppe.

'Amore sai che sono in italia con mia moglie, dopo domani sono già di ritorno, no non ci faccio l'amore, voglio solo te stronzetta, ora devo staccare non vedo l'ora di tornare da te mi manchi già troppo, ti amo.'

Era la voce di Cristina mentre parlava al telefono, Lodovica sentì la rabbia scorrerle nelle vene aumentare poco a poco e nell'esatto momento che la conversazione finì spalancò la porta, facendo spaventare l'altra donna, buttando per terra il mazzo di rose appena prese.

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