Une surprise pour vous

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Il giorno seguente Lodovica si svegliò con un grande mal di testa ma niente le avrebbe impedito di fare un qualcosa per salvare il suo matrimonio. 

Vide le cose di Cristina sistemate in modo diverso da quando era rientrata in albergo che le fecero capire che lei era tornata anche se non si era accorta di niente per il sonno troppo pensate dovuto alla stanchezza, senza pensarci si alzò dal letto e si mise una tuta e una felpa scese nella zona ristorazione e la vide seduta al tavolo, era il momento di fare partire il suo piano. 

Andò nella hall dell'albergo e parlo con un uomo, disse di consegnare un biglietto alla donna seduta da sola al tavolo da pranzo della stanza 216.

L'uomo arrivato da Cristina disse semplicemente 'questo è per lei' e senza aspettare nessuna risposta tornò al suo posto nella hall. 

Cristina stupita aprì subito quel piccolo foglietto e su di esse c'era scritto 'una sorpresa per te, ho già preparato tutto io, una macchina ti aspetta qui fuori, mettiti comoda e indossa le cuffie che troverai nel sedile posteriore, grazie, ti amo' 

E così fece, seguì le istruzioni che le diede la moglie, l'auto che la aspettava fuori la condusse fino all'aeroporto, davanti ad esso Lodovica la stava aspettando sorridente, non parono l'unica cosa che fece fu quella di metterle una benda davanti agli occhi per impedirle di vedere la loro destinazione. 

Aspettarono fino che non venne dato il permesso di poter salire sull'aereo, Lodovica aspettò che spiegassero tutte le misure di sicurezza e che dissero dove avrebbe portato il volo per togliere le cuffie e la benda alla moglie. 

'Lodo, dove mi stai portando?' Chiede la donna ora che le era possibile sentire cose la moglie le potesse rispondere. 

'Amore è una sorpresa, ma vedrai che non ti deluderò'

'Mi hai già delusa ieri sera e anche stanotte, quando sono entrata in camera di sentiva l'odore di rum, eri con lei vero?' chiese Cristina.

'Si ero con lei, ho bevuto, poi ci siamo messe su una panchina a parlare ma non è successo nulla, sono tornata in camera per te ma non ti ho trovata quindi mi sono addormentata aspettandoti' rispose Lodovica. 

La moglie non le disse più niente, si concentrò a guardare fuori dal finestrino, le due ore successive di volo furono silenziose le due donne non si rivolsero più la parola fino che una voce metallica iniziò a parlare. 

'Signore e signori vi ringraziamo per aver scelto noi per il nostro volo, benvenuti a Parigi.'

Finalmente Cristina aveva capito la loro destinazione e le lacrime stavano riempiendo i suoi occhi. 

'Mi hai seriamente portata a Parigi? L'hai fatto davvero? Per me?' chiese la donna emozionata. 

'Parigi è sempre una buona idea amore' rispose semplicemente Lodovica ebbe appena il tempo di concludere la frase che la moglie la stava già baciando, con un bacio pieno di gratitudine e amore. 

Le due donne scesero dall'aereo e dopo i vari controlli poterono uscire e dirigersi verso l'albergo dove avrebbero passato quei giorni. 

Dalla felicità e dall'emozione Cristina si stava comportando come una bambina davanti alle caramelle, continuava a guardarsi intorno come se volesse immortalare ogni minimo dettaglio nella sua mente e ogni volta si girava verso la moglie e le sorrideva a Lodovica sembrava che ogni sorriso che le facesse fosse sempre più grande ma lei sapeva che le sorprese non sarebbero finite presto. 

In poco tempo arrivarono in albergo e velocemente sistemarono le loro cose Cristina prese subito la sua macchina fotografica pronta per partire per fare scatti ad ogni cosa e Lodovica lo capì ma non poteva andare doveva sistemare gli ultimi dettagli della serata. 

'Tu vai pure piccola io devo finire di sistemare piccole cose sulla prenotazione ti aspetto qua non fare tardi' fu la prima scusa che le venne in mente e la moglie forse per la troppa felicità non ci fece caso si avvicino a lei le lasciò un veloce bacio e poi uscì dalla stanza. 

Rimasta sola poteva organizzare ogni dettaglio della serata che avrebbero trascorso. 

Quella sera.. 

Era giunta sera e Cristina si affrettò a tornare dalla moglie ma con sorpresa invece di lei si trovò un vestito completamente bianco e lungo con uno spacco su tutta la schiena appoggiato al letto e un bigliettino sul quale c'era scritto di indossarlo e di salire fin l'ultimo piano. 

Quando fu pronta prese l'ascensore e salì appena le porte si aprirono rimase senza parole da ciò che si trovo d'avanti. 

Un enorme sala, dove c'era un tavolo per due persone già apparecchiato, ma ciò che ancor più la stupì fu la parte completamente composta da finestre che davano la visuale di una Parigi piena di luci, era sempre stato il suo sogno vedere uno spettacolo simile e la moglie lo stava realizzando non poteva essere più contenta di così. 

Poi si concentrò sul tavolo che era posizionato al centro della sala notando solo in quel momento l'enorme mazzo di rose che si trovava su esso, si avvicinò e vide una lettera d'istinto la prese e iniziò a leggerla. 

'Amore, so che ho sbagliato molte volte con te e mi domando ogni giorno come tu abbia fatto a resistere e ad essere ancora innamorata di me, ma ora sono qui perché voglio farti capire quanto tu sia fondamentale e essenziale nelle mie giornate. Ti ho portata a Parigi perché sapevo fosse il tuo sogno fin da bambina e mi sono resa conto di essere stata veramente stupida a non portartici fino ad ora, oltre a capire quanto sia stata stupida in molte altre occasioni, ma sono veramente innamorata di te, voglio creare veramente una famiglie con te, come ti ho scelto mesi fa ti sceglierei anche ora, sei mia moglie, la mia migliore amica, la mia amante e a volte ti comporti anche da mamma con me specialmente quando sto male e faccio la bambina, sei tutto ciò che ho desiderato, rispecchi tutto ciò che possa essere l'amore, ti chiedo scusa per tutti gli errori che o fatto e per tutte le volte che ti farò arrabbiare in futuro, ma ricordati che al mio fianco ci sarai tu e nessun'altra donna, ti prometto di cambiare in meglio e di non farti più piangere, ti amo.' 

Le lacrime di Cristina ormai sembrava non volessero più placarsi, fino a quando si girò e ti trovò davanti Lodovica in quel momento non aveva parole per descrivere tutto quello che stava provando nel cuore e nella testa ma stava capendo che la moglie stava cercando veramente di far di tutto per farle capire quando fosse importante quindi l'unica cosa che fece era quella di abbracciarla, e di poggiare le sue labbra sulle sue, non fu un bacio passionale fu molto meglio, fu dolce, romantico, tenero e colmo del loro amore, di quell'amore che si cerca sempre di fare capire di dimostrare quando la maggior parte dei casi basta un abbraccio e un bacio. 

'Ti amo Lodovica.' 

'Anche io ti amo Cristina'. 

Tornarono a baciarsi sempre con la stessa lentezza e la stessa dolcezza di prima era come se non si baciavano da anni, come se tutti i loro problemi si stessero lavando via, era come se la loro vita stesse ricominciando da capo, su quel piano di un albergo a Parigi.  

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