Un passo dalla fine.

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Due mesi dopo


Le due donne, nel tardo pomeriggio, erano stese sul divano abbracciate a coccolarsi. La loro vita da sposate stava andando molto bene, dopo che Greta aveva rinunciato a riavere con se Lodovica il loro matrimonio non aveva avuto più intoppi anzi, al contrario, passavano ore a parlare tra un abbraccio e una carezza, tra un morte e il fare l'amore.

Perché si Lodovica dopo tanto tempo era riuscita a farsi toccare da quella donna ormai diventata l'essenziale nelle sue giornate, era diventata la sua felicità anche se non si sentiva completa aveva iniziato ad amare davvero Cristina e ormai al pensiero di stare senza di lei si sentiva male. 

'Amore se smetti di fare la cannibale e lasciarmi i segni dei tuoi morsi guardiamo la tv che tra poco c'è il servizio della mia mostra' disse Cristina. 

'Uffa mi stavo prendendo bene a lasciarti tutti questi marchi così le modelle ti stanno alla larga' rispose l'altra donna. 

'Fidati che dall'ultima volta che sei venuta a trovarmi sul lavoro e le hai bruciate tutte con lo sguardo non si sonno nemmeno più avvicinate' rispose Cristina alzandosi per prendere il telecomando ed accendere la televisione giusto in tempo per guardare il servizio che parlava di lei. 

Da poco aveva aperto una mostra fotografica che stava avendo parecchio successo, le carriere per due donne non potevano andare più bene di così e le loro vite sembravano perfette. Finito il servizio si stesero ancora sul divano per continuare ciò che prima avevano interrotto ma una voce proveniente dalle televisione ancora accesa rovinò tutto. 

'Diventato ufficiale il loro fidanzamento, la cantante dove aver dichiarato senza alcun problema il suo orientamento sessuale ora ha rilasciato un intervista dove spiega la sua storia d'amore'  

Lodovica capì subito di chi stessero parlando infatti si staccò dalla moglie e si mise seduta per ascoltare meglio l'intervista che stava andando in onda, vide Greta seduta su un divanetto e stringeva la mano di una donna che sedeva al suo fianco e ogni volta che si voltava verso di lei le sorrideva e le andava più vicino. 

'Non so nemmeno io come sia successo, però è capitata e mi ha stravolto la vita, ci siamo proprio scontrare un giorno di due mesi fa quando stava prendendo l'aereo per tornare in italia dopo un viaggio a Londra e per destino proprio lei aveva il posto vicino al mio su quello stesso aereo, stava tornando in italia per trovare i suoi nonni e da li ci siamo scambiate il numero di telefono senza poi smettere di scriverci'

Erano le parole che uscivano dalle labbra di Greta, la donna che stava ascoltando tutto questo strinse forte i pugni e spalancò gli occhi, quella loro storia era proprio iniziata il giorno del loro addio. 

'Io era tremendamente distrutta perché la donna che amavo mi aveva spezzato il cuore scegliendo un altra donna e Martina mi è rimasta accanto sopportando tutti i miei pianti e le mie pazzie poi senza nemmeno accorgermene un giorno l'ho vista sorridermi e mi è scoppiate del cuore facendomi innamorare, credo che lei sia la donna che ho sempre cercato e ora fortunatamente è mia' 

Lodovica era allo stesso tempo felice per il fatto che la ragazza ora era tornata felice ma allo stesso tempo era arrabbiata perché quello sguardo, quello che Greta faceva alla sua fidanzata, solo due mesi fa lo faceva a lei ma non poteva ne dire ne fare nulla solo incolpare se stessa del suo malessere e sopprimere tutto dentro. 

'Voglio dire solo un'ultima cosa, Lodovica se sei in ascolto volevo solo dirti che ora capisco perché hai scelto un'altra strada e ti ringrazio perché altrimenti ora non sarei qua con lei'

Furono le ultime parole di quell'intervista e erano diretta a lei, non poteva darle torto non glielo aveva detto apertamente ma l'aveva spinta fra le braccia di un'altra donna, forse era meglio così, forse le loro strade non erano destinate a incontrarsi ma solo viaggiare parallele senza una meta in comune. 

Si alzò e spente il televisore buttando poi il telecomando sulla poltrona che aveva in parte. 

'Dopo due mesi stai ancora male per lei'

Lodovica si volto verso la voglie che aveva pronunciato quelle parole, non si era nemmeno accorta che era rimasta li perché sentendo la voce di Greta era come se fosse in un altro mondo. 

'Non iniziare Cristina'. 

Disse solo tre semplici parole per poi dirigersi in cucina, tirò fuori da un ripiano un bicchiere e da un altro dell havana per poi versarsela e berne un goccio. 

'Tu non mi zittisci in questo modo, sono tua moglie non sono stupida ti conosco, basta ascoltarla parlare di un'altra ragazza e ti sfoghi bevendo quello schifo?' disse Cristina per poi proseguire 'guarda come ti riduci, conosco quel genere di occhi sono esattamente come quando ci eravamo incontrate dopo che lei se ne era andata o poi che fai? Bevi? Credi di risolvere qualcosa in questo modo Lodovica?' piano piano Cristina si stava ritrovando ad urlare addosso alla moglie che nel frattempo non alzava nemmeno lo sguardo continuava a fissare il bicchiere che stava svuotando lentamente. 

'Che cazzo vuoi ancora da me? Ho scelto di stare con te! Ti ho sposata e ti sto amando e in più stiamo per adottare un fantastico bambino, quanti te lo chiedo di nuovo che altro cazzo vuoi da me?!' questa volta era Lodovica che si ritrovava ad urlare per poi versarsi un altro bicchiere e berlo tutto senza fiato, questo non fece altro che fare aumentare la sua rabbia. 

'Insomma dai Cristina ti sto dando tutto quello di cui avevi bisogno e hai il coraggio di arrabbiarti, ma ti rendi contro che io due mesi fa l'ho mandata via Greta?! E l'ho cacciata per te! Per stare con te e poter avere un futuro con te! E ora che fai? Ti lamenti se bevo qualche goccio? Se ci sto male? E' stata la mia prima ragazza, la mia prima in tutto e anche un'amica vuoi almeno capire che posso starci male almeno un po'? Infondo ci sono cresciuta con lei e non le ho più rivolto la parola per non perdere te!' alzò ancora di più la voce Lodovica pronunciando quelle parole me le urla erano mischiate alle lacrime. 

'Cosa voglio da te? Che mi amassi davvero cazzo! Te lo ridico non sono stupida so benissimo che continui ad amare quella donna anche se dici di amare me!' disse la moglie. 

'Ti sbagli! Io ti amo davvero ma non potrò mai amarti come ho amato lei! Nessuna sarà in grado di farmi amare quanto ci era riuscita lei!' Lodovica presa da un attimo di rabbia più forte lanciò il bicchiere contro la parete,

'Vaffanculo, vaffanculo tu e i tuoi cazzi di ti amo' urlò Cristina andando perso la porta di casa per poi aprirla e sbatterla forte uscendo da essere. 

Lodovica ritrovandosi da sola per l'ennesima volta sempre per colpa della sua cazzate prese un altro bicchiere e tornò a bere pensando a quante volte avrebbe dovuto ancora sbagliare per far si che per una volta tutto vada della maniera giusta, era stanca di stare male di soffocare tutto ciò che provava dentro di lei la sua vita poteva risultare perfetta ma dentro di lei aveva una continua lotta tra cuore e testa e in continuazione la testa aveva la meglio peccato che in quel modo tutto si stava frantumando come il bicchiere che poco prima aveva lanciato contro la parte, rimase li a fissare il vuoto che si era formato e a bere quel rum che le bruciava la gola ma mai quanto le stesse bruciando il cuore. 

'Se non era destino perché ci ha fatto incontrare?' disse tra se e se Lodovica. 

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