Capitolo 5

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"Vestito bianco o vestito nero?"chiese ancora una volta Charlotte.Da quando eravamo tornate non aveva fatto altro che parlare della festa,degli invitati e del divertimento.Poi era passata alla seconda parte ovvero provarsi tutti i vestiti dell'armadio,tutto questo mentre cercava di convincermi a venire alla festa,ma io preferii mille volte leggere un libro.
La confusione,la gente sudata e ubriaca,la musica a palla e la pista stracolma di persone non facevano per me.Io preferivo restare sul terrazzo a guardare le stelle e leggere un libro.
La mia felicità consisteva in un piccolo qualcosa che quasi nessuno riusciva a darmi.
Per questo rifiutai ancora una volta l'offerta di Charlotte e dovetti subirmi un'altra lamentela su cosa mi sarei persa.
La realtà era che a me non interessava proprio niente di quelle feste stupide.Finivano sempre con qualcosa di sbagliato:qualche ubriaco che faceva un incidente stradale,ragazzine che,pur di sembrare grandi,bevevano e si divertivano,ragazzi in preda ai loro ormoni che ferivano i sentimenti di povere ragazze che ancora credevano in un qualcosa,tradimenti,risse tra ragazzi o ancora peggio giri di droga.
Non volevo far parte di quel mondo.

"Guarda che ti stai perdendo..."disse Char aprendo la porta.
"Sisi,lo so.Dovrei venire con te a divertirmi e conoscere altra gente e blablabla ma non mi va.Buona fortuna"risposi alzano gli occhi al cielo.
"Come vuoi"rispose alzando le spalle."Ci vediamo domani mattina"continuò salutandomi con la mano.
"A domani"risposi facendo un gesto con la testa.

Scesi dal letto e andai verso la mia piccola'biblioteca portatile'.Scelsi 'La risposta è nelle stelle'di Nicholas Sparks e mi buttai sul letto immergendomi nel mondo dei libri.
Era quasi mezzanotte quando non riuscii più a rimanere in camera:presi il cardigan blu e il libro e mi avviai verso la terrazza.
Una volta,quando ero ancora a Londra,mi alzai in piena notte per osservare le stelle.Salii sul tetto e rimasi lì per una buona mezz'ora.Da quel giorno ogni volta che ero nervosa mi avvicinavo alla finestra ed osservavo le stelle per un tempo indeterminato.È una cosa che mi rilassava,e che lo fa ancora oggi.

Il vento mi scompigliò i capelli e quindi mi strinsi nel cardigan.Mi sedetti per terra ed il contatto del pavimento freddo con i miei jeans mi fece sussultare.
Alzai la testa verso le stelle e cercai con gli occhi la Stella Polare.
"Non dovresti essere qua sopra,è mezzanotte e fa freddo.Perchè non torni dentro?"
Chris.Riuscii a riconoscere la sua voce ed ottenni conferma quando si sedette a fianco a me ed io abbassai lo sguardo verso di lui.
I suoi occhi mi trasmettevano un che di strano,ed il suo sguardo era così buio ed oscuro nei miei confronti che capii che doveva avere molti segreti.
"Non ne ho voglia.E poi sono appena arrivata"risposi stringendomi nelle spalle.
"Ho notato"disse sorridendo."Pensavo non fosse rimasto nessuno qui al campus,sono tutti a quella dannata festa.Perchè non sei con loro?"
E lì di nuovo il suo sguardo incontrò il mio spezzandomi il fiato.
"Forse per lo stesso motivo per cui non ci sei tu"dissi guardandolo negli occhi.Rise.
"Sei così ingenua"continuò girando il suo volto verso il cielo.
"Forse non mi conosci abbastanza"risposi alzando le spalle.Iniziai a giocare con la copertina del libro,per eliminare l'imbarazzo tra noi due o forse solo per non incontrare di nuovo il suo sguardo.Cosa che però non accadde visto che iniziò a fissarmi.
"Non ho bisogno di conoscere la gente per capire di che pasta è fatta.Se vedo un ragazzo solitario per strada capisco subito che è innocente,eppure non lo conosco."
Alzai lo sguardo.
"Però potrebbe indossare una sorta di maschera"risposi alzando il mio sguardo verso il suo.
"Può succedere"fece una breve pausa."Io però mi fido dei tuoi occhi,so che sei una brava ragazza Samantha Margareth Wilsort."
Strabuzzai gli occhi.
"Come fai a sapere il mio cognome?"dissi sbarrando gli occhi.
"Non mi ci è voluto molto:sono solo entrato in segreteria a vedere l'elenco delle prime classi.C'erano solo due Samantha,e ho capito che tra il corso di letteratura e quello di educazione fisica tu eri di sicuro quella di letteratura.E a quanto pare non ho sbagliato"disse sorridendomi.
"Si,ma potevo anche essermi trasferita qui dopo il primo anno."
"Ho controllato anche quello,non si sa mai.C'erano tre Samantha,tutti volti conosciuti"rispose fissandomi."Non puoi scapparmi"

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