Mi svegliai con il rumore di qualcosa che si frantumava cadendo per terra.
Bisbigiai qualcosa di incomprensibile persino per le mie orecchie,poi alzai la testa e sbuffai.
"Char,perchè continui a fare avanti e indietro?Sembri un'esaurita...e poi aspetta cos'era quel rumore?"
"Devo andare da Luke,ricordi"rispose avvicinandosi.
"Oh,giusto"annuii.
"Dimmi buona fortuna"
"Buona fortuna"
"Okay,non mi sei d'aiuto.Mi accompagni alla porta?"chiese poi girandosi.
"Si,dammi il tempo di dare un senso ai miei capelli e mettermi delle robe pulite."
Mi sistemai e quando uscii dal bagno lei era seduta sulla sedia della nostra scrivania,intenta a fissare il vuoto e passarsi la mano fra i capelli ripetutamente.
"Ehi,calmati.Andrà tutto bene"cercai di calmarla prendendole il viso tra le mani e lei annuì.
"Ora però non voglio più aspettare"si alzò di scatto ed aprii la porta.Io mi limitai a seguirla in silenzio ed aspettarla sulla soglia.
Camminò incerta sul pavimento marrone del corridoio,poi si fermò sulla porta 43.Quella doveva essere la stanza di Chris.Bussò alla porta e,dopo qualche minuto,Chris aprì la porta.Stava evidentemente dormendo perchè aveva i capelli scompigliati e aveva addosso solo un pantalone grigio e largo di una tuta.
"Charlotte"chiese sorpreso passandosi la mano sinistra sul viso,mentre con la destra manteneva la porta.
"Scusa,non volevo svegliarti...c'è Luke?"chiese gesticolando.
"No,non lo sai?"si fermò di colpo e la guardò ancora più sbalordito di prima.
"Okay,ehm..posso aspettarlo.È molto importante e"
"No Char,Luke non tornerà.È ritornato nel New Jersey e rimarrà lì per i prossimi due mesi.Pensavo lo sapessi."chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò.
Charlotte si pietrificò alle sue parole,e lo feci anch'io.Non volevo che lei stesse male ancora.
"No,non può essere"rispose portandosi le mani fra i capelli,poi si girò verso di me."È tutta colpa mia"e lì le lacrime iniziarono a rigarle il volto.Corsi subito ad abbracciarla e le sussurrai che non era colpa sua.
Chris,che non mi aveva notato prima che Char si girasse verso di me,mi guardò a malincuore,passandosi anche lui la mano fra i capelli.
"Io...non lo sapevo.Cioè due giorni fa mi sono svegliato e lui non c'era.Mi aveva lasciato un biglietto sulla scrivania in cui c'era scritto che forse sarebbe tornato tra due mesi.L'ho chiamato,ma mi ha solo detto che era tornato a casa sua.Non so perchè l'ha fatto.Char,lo sai che se l'avessi saputo prima non l'avrei mai lasciato andare.Mi conosci,sai che non lo lascerei andare.E poi scusa,ma voi non vi stavate frequentando?Era così felice..."
"E solo colpa mia"sussurrò lei scuotendo la testa.
"Mi dispiace"e detto questo rientrò dentro.
"Dai Char,rientriamo dentro"
La trasciai dentro e poi chiamai i rinforzi,ovvero le gemelle,che corsero subito in mio,o meglio nostro,soccorso.
Riuscimmo a farla smettere di piangere e a tranquillizzarla un po',poi Jessica e Emily presero il pranzo per tutte e mangiammo insieme in camera mia.
Verso le due,quando Char riuscì finalmente ad addormentarsi,le gemelle tornarono nella loro stanza,lasciandomi da sola.
Passai il tempo a leggere un libro e continuai anche quando Charlotte si svegliò.Verso le quattro,però,la mia lettura fu interrotta da qualcuno che bussò alla mia porta.Charlotte era in bagno,quindi andai ad aprire io.
Chris aveva lo sguardo basso,in attesa che qualcuno aprisse la porta.
"Ciao,lei come sta?"chiese indicando la mia stanza.
"Sta meglio"annuii"ora è in bagno"
Annuì anche lui,si guardò intorno e poi aggiunse"Il direttore vuole vederci tutti per la sua stupida festa"
"Per la sua stupida cosa?"chiesi aggrottando la fronte.
"Ogni anno fa due stupide feste:una d'inizio e una di fine anno.Tutti gli studenti devono partecipare e seguire le sue stupide regole."spostò finalmente il suo sguardo sul mio,e io nei fui sollevata anche se non seppi il perchè.
"Altrimenti?"
"Non c'è un altrimenti."rispose dritto nei miei occhi.
Mi scoppiò un leggero risolino.
"Allora farò finta di essere malata"rise anche lui.
"Non ci provare,non è andata molto bene a Mike White."
"Chi è Mike White?"chiesi aggrottando nuovamente la fronte.
"È stato sospeso dall'istituto prima che fosse iniziato l'anno scolastico"rise leggermente"Non vorrai fare la stessa fine"
Sbuffai"E quando vorrebbe vederci?"
Guardò verso il grande orologio nel corridoio prima di rispondere"Ora"
"Oh,bene.Chiamo Char e arrivo"
"Ti aspetto"
"No,tranquillo.Puoi iniziare ad andare"
Rise alle mie parole"Ma se non lo sai dov'è la palestra"
"Si,è vero...ma Charlotte lo sa di sicuro"alzai le spalle.
Mi sorrise in modo malizioso,facendo sorridere anche me.
Presi il mio cardigan e chiamai Charlotte che,però,non ne voleva proprio sapere di scendere.Disse che mi avrebbe raggiunta tra cinque minuti così aprii la porta sbuffando.Ero sicura che Chris se ne fosse andato,e questo stava a dire che avrei dovuto fare Dora l'esploratrice nel campus.
"Visto"rispose alzando le spalle e comparendo dietro la mia porta"Te l'avevo detto"e sorrise di nuovo in quel modo.
"Mi hai fatto spaventare"risposi passandomi una mano sul cuore.
Alzò le spalle ed avanzò nel corridoio.Aveva le mani nei pantaloni scuri e potevo benissimo intravedere i muscoli dalla sua maglia bianca.
"Allora,ci sei?"
"Si"risposi scuotendo la testa.
Andammo nei sotterranei,posto che non sapevo esistesse,e girammo subito a destra.
Notai subito la folla che entrava in palestra e noi ci unimmo a loro.
"Non ti piaceranno le sue regole"sussurrò al mio orecchio sinistro provocandomi milioni di scosse.
"E quali sarebbero queste regole?"mi girai verso di lui.Si guardò attorno e poi si fermò sui miei occhi.
"Ogni ragazzo deve scegliere la propria ragazza,e devono vestirsi come dice lui"
"È assurdo"esclamai sbalordita.
"Le ragazze che rimangono fuori vengono considerate delle recluse.La festa finisce alle 12:00,dopo che ogni studente del primo anno ha fatto la comparsa sul palco."
"Ma questo è uno psicopatico"bisbigliai entrando finalmente in palestra.Chris ridacchiò,poi mi prese per mano e mi trascinò in una delle prime file,cosa che a me non importò tanto in quel momento visto che il mio corpo era invaso nuovamente da brividi dappertutto.
"Ehi,ciao Chris"
"Michael,da quanto tempo"rispose sorridendo al ragazzo afroamericano a fianco a lui.
"Come stai?"
"Io sto bene,tu?"
"Tutto bene"rise"A proposito,da quando hai una ragazza?"bisbigliò avvicinandosi ma io riuscii a sentirlo anche dalla mia sedia.
"No..non è la mia ragazza"balbettò girandosi verso di me"È solo..non lo so,una mia amica?"arrossii involontariamente.
"Oh,bhe.Comunque un buon affare,devo ammettere"mi fece l'occhiolino,ricevendo solo una mia brutta fulminata con lo sguardo.
"Ora vi lascio,ci vediamo"e ci salutò con un cenno di testa.
"Dovresti dire al tuo amico che le donne non sono un affare"risposi dopo che se ne fu andato.
Mi sorrise e poi si voltò verso il palco."Signori e signore,benvenuti all'inaugurazione della mia festa che si terrà tra due giorni in questa palestra.Siete invitati ad entrare alle 21:00.La festa finirà alle 24:00,dopo aver naturalmente presentato tutti i nuovi arrivati"finalmente,dopo venti minuti d'attesa e tanta tanta noia,un signore sulla sessantina salì sul palco."Le regole che sto per dire dovranno essere rispettate da tutti"continuò leggendo il discorso prescritto.
"Già non mi piace."sussurrai.
"Ogni ragazzo sceglierà una ragazza e,visto che purtroppo in questo istituto ci sono più donne,le ragazze che resteranno da sole diventeranno le nuove recluse"rise amaramente"Ogni ragazza dovrà portare un vestito,e ogni ragazzo una camicia"
"Sta scherzando,vero?"mi girai di scatto verso di Chris che però mi guardò scuotendo la testa.
"Brutto psicopatico"bisbigliai mettendomi a braccia conserte.
Già non desideravo andare a quella stupida festa,figuriamoci con un vestito addosso.Odiavo mettermi in mostra e sentivo che quel pazzo mi avrebbe costretto a farlo.
Chris mi zittì prima di ridere per il mio comportamento.Il direttore continuò a parlare per una decina di minuti,ma non prestai molta attenzione:non mi importava un bel niente di quella festa.
"Ora ogni ragazzo verrà chiamato per scegliere la sua dama"
"Assurdo"ridacchiai.
"Sta zitta"rise ancora Chris.
"Partiamo dagli alunni del quarto anno"continuò il direttore.
"Alcorn George"disse in tono autoritario.Un ragazzo dai capelli leggermente rossi salì sul palco.
"Scegli la tua dama,signor...Alcorn,George Alcorn.Ritrieniti fortunato,hai tutte le donne del campus a tua disposizione"gli scappò un risolino.
"Scelgo Sophie Sally"e scese dal palco mentre l'assistente dello psicopatico annotava tutto.
"Non posso andarmene?"bisbigliai dopo dieci minuti.
"Non hai sentito prima?"chiese girandosi verso di me"Solo chi è stato già chiamato può uscire di qui"e indicò la porta sorvegliata dallo staff del campus.Non ci avevo fatto caso.Sbuffai e mi rigirai verso il ragazzo che stava per scendere dal palco.
Ci vollero altri dieci minuti prima che Chris venisse chiamato e,non sapevo il perchè,ma fu il primo ragazzo di cui mi importava sapere chi avrebbe scelto.
"Robinson Christoper Jacob"
Avanzò sicuro verso il microfono,lo abbassò leggermente e cercò il mio sguardo tra la folla.Una volta trovato mi fissò intensamente negli occhi e disse"Wilsort Samantha Margareth"
Rimasi a bocca aperta.Pensavo che sarei rimasta una reclusa e invece lui mi aveva scelto.Non sapevo cosa dire o pensare:non volevo andarci ma ammetto che mi aveva stupito.Pensavo scegliesse una ragazza del terzo anno,non me.Scese velocemente dal palco,mi raggiunse,mi prese per mano e mi portò fuori.
"Sei impazzito?"bisbiglai dopo che mi ebbe fermata al muro.
Lo guardai negli occhi e tutte le parole non molto garbate che mi erano venute in mente svanirono.
"No,non voglio nessun altra"sussurrò sempre più vicino al mio viso.
"Stai rovinando i miei piani,lo sai?"
Sorrise leggermente e mi accarezzò una guancia.
Ci girammo entrambi quando una ragazza uscì dalla palestra urlando e saltando.Si allontanò poco dopo con il ragazzo che l'aveva scelta e io ritornai a guardare Chris.
Notai come la vena del collo gli pulsava quando mi guardava negli occhi e come i suoi occhi sembravano aprirsi ai miei.
"Non me l'aspettavo"sussurrai quando strinse le sue grandi mani sui miei fianchi.
"Cosa?"
"Non pensavo scegliessi me"
Si avvicinò ancora,premendo ancora più forte la sua fronte sulla mia,forse per cercare di avvicinarle ancora di più,per quanto impossibile.
"Non sceglierei nessun' altra,Sam"sentii il suo respiro sulla mia bocca e non ci capii più niente.Non riuscivo a trovare il mio respiro regolare,le gambe mi tremavano e il mio corpo era invaso da brividi freddi.Per non parlare di cosa stava accadendo dentro il mio stomaco:ero sicura che quelle non erano semplici farfalle.E no,tutto questo non mi era mai capitato con James.I suoi occhi non mi avevano mai guardato in quel modo,il mio corpo non aveva mai reagito così al suo e dio,mi sembrava di stare in paradiso.Quello che Chris mi faceva provare anche solo guardandomi negli occhi era qualcosa di sovrannaturale,qualcosa che non si può spiegare.
"Dobbiamo andare"sussurrò.
"Andiamo"sussurrai.
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Hearts of ice
Romance"E fu tutto cosí veloce,io che lo amavo e lui che mi amava.Troppo veloce per essere vero." Io mi chiamo Sam e sto per cambiare vita.Sono di fronte all'immagine dei miei genitori e i miei amici che mi salutano da lontano,per l'ultima volta.Sono diret...