Capitolo 6

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La mattina seguente mi svegliai con un forte suono.Aprii un occhio e vidi Charlotte buttarsi sul suo letto.
"Non mi guardare così,mi sono ubriacata credo...e mi sono risvegliata sul divano con Luke.Ah,mi fa male le testa"
Sul divano con Luke?Avevo fatto bene a non andare a quella festa allora.Le lanciai un'occhiataccia e richiusi gli occhi.Tutto quello che le era successo non era affar mio e in quel momento desideravo solo dormire.
"Saaam,aiutami!Non puoi dormire come se niente fosse!"urlò scuotendomi.
"Mmh,ho sonno"risposi coprendomi la testa col lenzuolo blu a strisce celesti(colore della squadra del campus).
Si buttò sul mio letto ed iniziò a raccontare.Alzai la testa dal lenzuolo ed iniziai ad ascoltarla,tanto non avevo nessuna scelta.

"Dicevo...Mi sono svegliata sul petto di Luke ma eravamo vestiti.Cioè non abbiamo fatto niente,per fortuna"sbuffò"È stato abbastanza strano...ho preso la mia borsa e mi sono allontanata ma proprio mentre stavo per andarmene lui mi ha chiamato.Cavolo,mi ha anche dato un passaggio.È tutto così confuso.Non mi ricordo niente di ieri sera:non so se è successo qualcosa tra noi due e se è successo poi non voglio ferirlo dicendogli che io non provo niente per lui."si mise le mani ai capelli e si girò nuovamente verso di me"Cosa faccio?Non voglio andare da lui e chiedergli quello che si ricorda,eravamo entrambi troppo sbronzi e non voglio sapere la verità.Non voglio."continuò iniziando a piangere.
"Ehi,calmati"le dissi asciugandole le lacrime."Se non vuoi farti avanti non farlo."continuai guardandola negli occhi.
"E se lo fa lui?E se mi dicesse che è successo qualcosa?"disse con uno sguardo traumatizzato.
"Allora dovrai affrontare la verità"

Nel pomeriggio,dopo che Char si fosse calmata ed aveva evitato Luke per tutto il giorno,mi feci accompagnare al mio nuovo lavoro.Fare la cameriera al Jhonny's bar non era per niente una cosa semplice però non mi potevo per niente lamentare della paga:in poco più di due mesi sarei stata in grado di comprarmi una macchina e mettere qualcosa da parte per consentirmi di pagare gli studi.
Arrivai con dieci minuti di anticipo,alle 15:52,non si poteva sapere mai.Con me al bancone c'erano Joseph e Vivienne che,da quanto avevo capito,stavano insieme.
Grazie a loro riuscii a servire i clienti senza far cadere il caffè o robe simili.Diciamo che me la cavavo.Due ore dopo Char mi venne a prendere,anche se in anticipo di mezz'ora.
"Sam,non ci credo.Girati.Cristo."disse quando mancavano circa dieci minuti alla fine del mio turno pomeridiano.Feci come mi dissi e vidi la magica entrata di Luke e Chris.Quest'ultimo mi vide e mi guardò con un ghigno strano.
"Bello il vestitino da cameriera"disse prima di scoppiare a ridere.
Alzai gli occhi al cielo e guardai Charlotte che cercava di non farsi notare.
"Ora che si fa?"sussurrò chinandosi verso di me.
"Non lo so"bisbigliai.
"Cameriera,potresti venire?"disse,o meglio urlò ridendo,Chris.
Mi girai verso Vivienne.
"Potresti farmi un favore?Puoi servire tu a quel tavolo?"chiesi indicandoli.
"Si,non c'è problema"rispose sorridendomi.Amavo quella ragazza.
Tornai da Charlotte e le dissi che tra qualche minuto potevamo rientrare.

"Mi ha visto,vero?"disse Charlotte aprendo la macchina.
"Bhe,penso di si.Gli sei passata davanti"risposi alzando le spalle.
"Ora ce ne andiamo"
Dieci minuti dopo eravamo tra le poche persone ad essere presenti in mensa.Charlotte salutò qualcuno che io non conoscevo ma non me lo presentò.Continuò invece a spiegarmi cosa voleva fare in caso di 'allarme Luke'.
Provai a spiegarle che correndo non avrebbe risolto niente,anzi avrebbe solo fatto una pessima figura ma lei non volle sentirmi.
Fortunatamente Luke non passò dalla mensa e io fui felice di non dover vedere Chris.
Quel ragazzo mi dava ai nervi,ed era anche lunatico.Un giorno sembrava abbastanza normale e quello dopo diventava acido ed antipatico.Dovevo stare alla larga da lui.

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