Capitolo 10

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"Allora,vuoi alzarti si o no?"chiese per l'ennesima volta Charlotte.
Mi coprii le orecchie con il cuscino e risposi"Sei peggio di mia madre.Sta zitta..."
"Okay"rispose indifferente alzandosi dal mio letto."Comunque ha chiamato il tuo capo prima"continuò.
"Cosaa?"urlai sbalzando dal letto.
Scoppiò a ridere e mi indicò con il dito.
"Cos'hai da ridere?E cosa ha detto?Era arrabbiato?"chiesi alzandomi velocemente dal letto.
"Ci sei cascata,non ci credo"continuò lei mentre alcune lacrime rigavano il suo viso.
"Ahah,molto divertente."risposi prendendo il lenzuolo e buttandolo sul letto.
"Comunque funziona:ti sei alzata"
"Fanculo"borbottai prima di chiudermi in bagno.
Odiavo essere svegliata di mattina,mia madre lo faceva sempre.La mattina è fatta per stare nel letto a fantasticare,perchè non lo capiscono?
"E comunque muoviti,Emily e Jessica ci aspettano in camera loro"urlò Charlotte da dietro la porta.
"Uffa,e perchè?"
La loro compagnia non mi dava fastidio,anzi,ma ormai ero infastidita da tutto visto che mi avevano obbligato ad alzarmi.
"Perchè?Sam devi socializzare.Socializzare."rispose scandendo bene la parola 'socializzare'.
"E vabbene"sbuffai.

Penso che tutti dentro la doccia pensino ma io quella volta pensai molto,tanto da far perdere le speranze a Charlotte che andò dalle altre da sola.Le dissi che l'avrei raggiunta dopo e mi feci dire il numero della loro camera.
Per il momento,però,non avevo nessuna voglia di uscire dalla doccia.Volevo solo schiarirmi le idee e pensare.
Pensai a Chris e al suo modo di fare:il giorno prima si era comportato molto bene con me e non avevo proprio niente da ridire a riguardo.Pensai che se avesse continuato così presto saremmo diventati ottimi amici,ma se lo fossimo già?Insomma eravamo amici o conoscenti?E se lui invece continuasse a fare lo strafottente?Io non potevo di certo sopportarlo con tutti i suoi sbalzi d'umore,non lo capivo.
E poi pensai a cosa lui potesse pensare di me e sul perchè avesse passato tutto il giorno con me,ma soprattutto sul perchè quando lui mi toccava sentivo i brividi e quando mi guardava negli occhi mi sentivo a casa.Stavo diventanto pazza,psicopatica?
Charlotte mi avrebbe aiutato di sicuro ma pensai anche che non ce l'avrei fatta a spiegarle tutto quello che stava succedendo se non sapevo spiegarmelo neanche a me stessa.Forse lasciare perdere e aspettare sarebbe stata la cosa giusta.

Bussai alla porta numero 34 del dormitorio,tre porte a destra della mia camera ed aspettai che qualcuno mi rispondesse.
"Oh,eccoti finalmente"esultò Char aprendo la porta."Non pensavo ci volesse un secolo per fare una doccia,ma vabbè"
"Sammm"urlarono Emily e Jessica saltando su uno dei due letti.Presero entrambi i cuscini e iniziarono a lanciarseli addosso urlando e saltando.
Sgranai gli occhi.Bene,forse non ero l'unica pazza...
"Bastaa"urlò Charlotte"Devo dirvi una cosa seria,per piacere"continuò prendendo i cuscini e mettendoli sulla scrivania.Le gemelle fecero la stessa faccia dei bambini quando i genitoni si rifiutano di comprar loro le caramelle.
Mi scappò un risolino e mi sedetti sull'altro letto.
"Luke mi ha chiesto di uscire ieri,e io non sapevo cosa fare così ho accettato."si sedette poco distante da me e sbuffò.
"Ecco dov'eri"bisbigliai.
"Mi ha portata al cinema e poi abbiamo parlato di quello che è successo alla festa..."
"E allora?"urlarono in coro Emily e Jessica.
"Allora lui non si ricorda niente,proprio come me"sbuffò ancora.
"Cosa farete ora?"chiesi con un filo di voce.
"Non lo so"rispose Charlotte frustata,passandosi le mani fra i capelli"Lui mi ama ma io non so cosa dire"
"Devi solamente dirgli se lo ami o no,nient'altro"rispose Jessica con sguardo compassionevole.Si girò verso Emily e lei annuì.

Ad un tratto tutta la loro pazzia era scomparsa,facendo spazio alla compassione.Si vedeva che erano molto legate a Charlotte e stavano cercando di aiutarla.Era la prima volta che le vedevo serie per davvero.
"È proprio questo il problema"sussurrò Charlotte mentre fissava le mattonelle della camera"Io non so se lo amo"
"Ho un'idea!"saltò Emily"Si,se vuoi scoprirlo devi solo passare più tempo con lui e questo mi sembra il momento adatto visto che tra due settimane inizia la scuola e dovrai concentrarti tra le tue tele"
Jessica annuì e io pensai che non aveva tutti i torti,anzi mi sembrava il modo giusto per capirlo.Charlotte invece non rimase molto convinta e preferì andare a schiarirsi le idee dipingendo.
"Non l'ho mai vista così"bisbigliò Emily.
"Già"sbuffò Jessica.
"Credo che non voglia vederlo, e la conosco abbastanza da sapere che non vorrà nessuno in camera per qualche ora.Se vuoi puoi venire in mensa con noi,è quasi ora di pranzo"continuò Emily.
"Si,forse hai ragione.Passerò in camera dopo aver mangiato,per vedere come sta."
Annuirono.

"Rosee,come stai?"urlò con un finto sorriso in volto Emily.
La cuoca la guardò male e si limitò a metterle una strana zuppa nel piatto.
"Hai fatto schifezze anche oggi?"chiese Jessica disgustata dopo aver visto quella specie di zuppa nel piatto della sorella.
"Sparite"bisbigliò la donna"E tu,stai attenta con queste due"continuò rivolgendosi a me.Bisbigliai un "d'accordo" e mi voltai.
"Non darle retta,quella donna è davvero perfida"sussurrò Emily al mio orecchio.Io e Jessica scoppiammo a ridere e ci sistemammo sul tavolo dell'altra volta.In mensa c'erano poche persone quindi potei subito individuare Chris,Luke ed altri ragazzi seduti ad un tavolo non troppo lontano.
Chris si girò a guardarmi e mi sorrise,poi continuò tranquillamente a parlare con i suoi amici.Ogni tanto lo scoprivo a fissarmi ma appena lui se ne accorgeva si rigirava verso i ragazzi e faceva finta di niente.No,non ero l'unica pazza.
Dopo aver finito di mangiare io e le gemelle rimanemmo un po' in mensa a parlare,poi Luke si avvicinò al nostro tavolo.
"Ehm,scusate...sapete dov'è Charl?È da ieri che non mi risponde al telefono e non vorrei che le fosse successo qualcosa,sapete..."chiese molto timidamente ma si poteva notare a distanza il suo nervosismo.
Mi girai verso Emily e Jessica.Quest'ultima sbuffò prima si rispondere un"Stai tranquillo,Charlotte sta bene...ha solo bisogno di stare un po' da sola"
Lui annuì e si passò le mani sui pantaloni"Posso capire..."sbuffò"Non vuole parlarmi,vero?"
"Ha solo paura di affezzionarsi troppo a te,dalle tempo"rispose Emily.
"Lo so,ce la sto mettendo tutta.Per me conta davvero molto e non vorrei perderla.Sto male al pensiero che lei non voglia parlarmi o vedermi.Ieri siamo stati così bene insieme..."si passò una mano sui capelli, frustato.Mi girai verso Chris e notai che ci stava guardando incuriositi.
"Mi dispiace Luke,tu sei davvero un bravo ragazzo.Ce l'avessi io uno così"rispose Emily.
"Io non so cosa fare"rispose a sua volta Luke prima di alzare le spalle ed uscire dalla mensa.
"Mi dispiace per quel ragazzo"dissi girandomi verso le ragazze.
"Dobbiamo solo farla ragionare,ci è già dentro"rispose Jessica.
"Lui le sta dietro da un bel po' di mesi e non ha mai fatto qualcosa di sbagliato,io non so cosa sta aspettando Charlotte:queste occasioni si prendono al volo.Se fossi in lui l'avrei già mandata a quel paese da parecchio tempo ma lui invece ritorna sempre da lei,è davvero così dolce e innamorato."

Dopo un po' tornai in camera e la scena che vidi non mi fece per niente rallegrare:Charlotte stava piangendo sul suo letto.
"Char,cosa è successo?"chiesi andando a sedermi affianco a lei.
"Neanche la pittura riesce più a calmarmi.Guarda.Vedi cosa ho disegnato"rispose indicando la scrivania.
Mi alzai e osservai il suo ritratto.Quello era identico a Luke.

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