Mi svegliai nel cuore della notte con la mano impregnata di sangue. Mi imapurì quando vidi gli occhi del mio ragazzo sanguinanti e sgranati. Presi il polso e il cuore batteva, cazzo che paura. Il mio Louis era ancora vivo. Lo sentì tossire e urlare allora mi spaventai. E se moriva? Io cosa facevo? Vivevo da sola per tutta la vita? Non potevo. È la persona più importante della mia vita, lui è il mio sole nelle giornate buie, la mie braccia che mi confortano, le mie risate felice, i miei pianti di paura, le mie corse per la paura, i nostri giochi strani, i nostri baci dolci, le nostre litigate. Con lui tutto è possibile, tutto è perfetto. È la cosa migliore che potesse accadermi nella mia vita.
Iniziò a piangere e urlare insieme, così decisi di chiamare gli altri. Arrivai in camare di Niall e Harry e mi avvicinai, anche loro erano uguali, cazzo. Come faccio, oh si. C'è Giulia. Arrivai in cucina e guardai sul divano, la stessa faccia, stesso stato d'animo. Era un incubo, andiamo Giorgia svegliati, cazzo, svegliati. Mentre cercavo di svegliarmi, invano, le porte delle due camere si aprirono contemporaneamente e tre ombre camminarono verso di me, poi anche Giulia. Mi misi ad urlare quando mi si buttarono addosso e iniziarono a ridere, quegli stronzi.
"Accendi la luce Niall" disse Harry iniziando a ridere.
"Louis, amore stai bene?" Chiesi tra le lacrime. Lui rise e io mi misi a sedere per terra scherzosamente imbronciata.
"Amore, è uno scherzo!" Disse Louis guardandomi.
"Che scherzo di merda!" Dissi tappandomi la faccia con le mani. Louis mi abbracciò e mi baciò i capelli. Alzai lo sguardo e Harry aveva il braccio intorno alle spalle di Giulia e lei lo abbracciava dalla vita, ridendo. Le regalò un piccolo bacio sui bellissimi capelli e lei uno sul petto. Bene nuova coppietta felice, ora manca solo Niall.
"Perchè? È stato divertente" disse Niall mettendosi a sedere accanto a me, abbracciandomi. Louis si irrgidì subito e mi lasciò, per andare in camera da letto.
"Scusa zio Nello, ma devo parlare al mio Romeo Gelosone" dissi dandoglio un bacino sulle guance rosee.
"Ehy, non mi chiamare più così...GiGe!" Urlò redendo.
"Va bene, noi parliamo dopo!" Urlai alzandogli il dito medio. Lo sentì ridere più forte e sbattere la mani sul pavimento.
"Louis amo..." non finì la frase. Stava piangendo con la faccia nel cuscino. Si sentivano da qui i lamenti, i singhiozzi, il fiatone. Corsi da lui e cercai di abbracciarlo ma si alzò e mi mandò via.
"Non mi toccare cazzo!" Urlò. Aveva tutti gli occhi rossi e uguale il naso.
"Che ho fatto?" Chiesi guardandolo.
"Che cosa hai fatto?! Che cosa hai fatto?! Cazzo Giorgia ora l'ho capito!" Urlò alzandosi da letto.
"Cosa?! Cosa hai capito?!" Urlai io.
"Che mi stai usando per stare con Niall. È lui che vuoi, non me. L'ho sempre pensato ma ho sempre fatto finta che non fosse vero. Tutti quei sorrisi, tutti quei baci. Finti. Tutto finto, la tua confessione. Cazzo che stronzo che sono stato. Però io ti ho amato, io ti ho amato e ti amerò per sempre, piccola mia" Disse tra i singhiozzi. Perchè pensava questa cosa?
"Wow" Dissi. Potrò sembrare arrabbiata ,ma, più di quello era lo sbalordimento, lo sbalordimento per quella confessione.
"Cosa?!" Mi urló arrabbiato.
"Wow perchè la tua teoria è sbagliata, tutto sbagliato, Louis, cazzo. Ma non lo capisci? Vero? No non lo puoi capire, perchè io non ti amo. Louis sai che c'è, che io sono felice con te, io lotterei fino alla morte per te, io morirei per te, i-io non so neanche che farei per te, vuoi che me ne vada? bene, se sie felice così. Quando non penso mi vieni in mente tu, quando non so cosa fare mi metto a fissare te, quando piango mi vieni in mente tu e mi sento bene, quando sorrido mi vieni in mente tu. I-io non so più come fare, se tu mi ami e io ti amo, siamo perfetti l'uno per l'altro. Ma se tu vuoi che me ne vada, sei falice? Bene. Addio" Urlai. Ora piangevo anche io. Mi prese per il polso e mi strinse a sé. Iniziò a piangere anche lui e poggiò la sua fronte alla mia. Chiuse gli occhi e io feci uguale. Aveva il fiatone. Riaprì gli occhi e quelli suoi erano ancora chiusi ma le lacrime scendevano più veloci. Iniziò ad accarezzarmi le guance con forza.
"No Giorgia non andare per favore. Io ti credo ma ti prego stagli lontano. Non lo sopporto proprio che tu stia con altri potrei impazzire, dico davvero" disse piangendo.
"Amore, perchè hai pensato così? Cioè voglio dire un amico abbraccia abitualmente. Se devi essere così che ad ogni tocco o sfioro, ad ogni sguardo te ne vai a piangere da qualche parte, io ti lascio" dissi sempre seria.
"Mi prometti che solo dai tuoi amici, quando mi abbracciano o mi guardano non vai a piangere come un bimbo piccolo?" Chiesi. Gli diedi un piccolo bacino sulle labbra sottili.
"Hey, piccola mi chiedi troppo però ce la posso fare" disse baciandomi di nuovo alzandomi dalla vita. Qualcuno apre la porta, Niall. Arrossisce subito e abbassa la testa.
"I-io...s-scusate...beh" balbettò. È troppo dolce.
"Niall non fa niente davvero" dissi andando da lui.
"I-io me ne vado" disse ma lo fermai e gli misi una mano sulla guancia rosea.
"Puoi restare magari giochiamo un po al gioco che si chiama...ACCENT CHALLENGE!!" Urlai e tutti risero.
"Vado a chiamare gli altri due" disse Louis. Si alzò e mi baciò, prima di uscire diede uno sguardo omicida a Niall che alzò lo sguardo al cielo e rise.
Louis rientrò subito e si appiccicò alla porta con gli occhi sbarrati.
"Louis" Chiesi passandogli la mano davanti alla faccia.
"Che schifo!" Urlò ad un certo punto.
"Si come se non l'avessi mai visto" sbuffai una risata.
"Ma lui...lei..." si tappò la bocca e chiuse gli occhi.
"No, no, no Louis non mi vomitare sul pavimento. Ora calmati e non ci pensare, okay? È tutto passato" dissi abbracciandolo.
"Okay, il vomito era salito ma l'deglutito di nuovo. È tutto okay" disse e io e Niall rabbrividimmo insieme. Anche Niall ebbe lo stesso effetto.
"Niall, neanche te, non vomitare. " dissi e lo abbracciai.
"Okay, è tutto okay" disse e iniziò a ridere.
"Okay ora giochiamo" dissi e tirai fuori il gioco. La prima ero io. Galles.
"Okay, ehm...'i'm from the valley'" dissi con la vocina piccola e Louis e Niall risposero insieme: Gallese. Poi toccò a Niall Irlandese. Ma lo fai apposta?
"Ma lo fai apposta? Andiamo sei Irlandese" urlai buttando con la testa sul petto di Louis. Poi toccò a lui. Liverpool.
"Hai davvero una bellissima pronuncia" dissi e lo baciai.
"Grazie. Ridì il Gallese?" Chiese.
"'I'm from the valley'" rise mi ribaciò.
"Bene abbiamo finito" dissi e rimisi apposto il gioco.
"Io mi cambio" dissi ed entrai nell'armadio.
"Louis io..." iniziai a dire quando uscì dall'armadio. Iniziò a squadrarmi il corpo dalla testa ai piedi.
"No, Giorgia, no. Ora ti cambi. Dico e fallo subito" istruì. Io sbuffai.
"Che palle che sei, ancora con questa storia?" sbottai.
"E se io volessi rimanere così?" dissi con aria di sfida. Avevo addosso solo un pantaloncono corto attilato e una magliettina corta larga con sopra la felpa dell' Hollister.
"Allora ti scopo. Quale scegli?" disse avvicinandosi.
"Seconda" dissi. Mi buttò sul letto e mi baciò.