19.♡

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Rise tra le mie labbra e mi prese la vita, capovolgendo la situazione. Ora ero io al suo comando. Iniziai a tremare non sapendo cosa fare. Risi e lo ribaciai. I miei fianchi si muovevano lentamente sulla sua escrescenza.

"Cazzo Giorgia. Vai così!" Urlò lui. Mi fermai e misi la mano su di lui. Iniziai a grattare. Lui gemeva e era un suono bellissimo, credo il megliore. Iniziai a giocare con l'elastico dei boxer. Lo guardavo mordendomi il labbro inferiore. Sapevo che gli piaceva.

"E se io volessi vederti...dico dal vivo" dissi e gli sfilai i boxer. Cazzo quanto ce lo ha grande?! Quasi non mi viene la bava. Si alza e io mi sdraio sul letto a pancia in giù.

"Allora, cosa ci facciamo con il mio amichetto?" Chiese con il suo solito fare malizioso.

"Questo" dissi. Lo presi tra le mani, mi feci coraggio, lo infilai in bocca. Iniziai a pompare pianino, poi, sempre più veloce. Stava morendo. Andavo sempre più veloce. Il liquido viene nella mia gola. È asprissimo, ma lo butto giù veloce e mi stacco. Si buttò sul letto e mi tirò giù le mutandine. I nostri amichetti si scontravano e gemevamo insieme. Che suono bellissimo. Ero così rilassata. Si alzò di scatto e corse dritto al cassetto. Lo aprì e prese la scatoletta. Era talmente piccola, che, tra le sue mani grandissime sembrava la mia manina quando me la stringeva. Se lo infilò e mi prese la mano. Mi sbattè con il muro. Mi alzò e mi aprì le gambe,  poi, con una spinta decisa e profonda, entrò in me. Mi fece urlare quando si fiondò sul mio seno e mi faceva patire dei momenti bellissimi. Buttai la testa contro il muro chiudendo gli occhi per il piacere. Mi faceva rivivere questo teppista romantico. Mi guardò, aveva il fiatone, ma era bellissimo. Le spinte erano piccole e veloci ma mi piaceva così. Aumentò la velocità e mise la faccia sull'incavo del mio collo. Sentivo il suo respiro pesante sul mio collo.

"Cazzo, Louis, cazzo.  Sei così bravo!" Urlai strigendolo più a me. La sua schiena era piena di graffi ed era tutta rossa. Mi buttò giù e si tolse la protezione. Ci buttammo sul letto e lui mi strinse al suo petto. Avevamo tutti e due il fiatone. I nostri petti facevano su e giu irregolarmente.

"Cazzo Giorgia non sai quanto ho aspettato per questo momento. Tu che mi baci, che ansimi, che mi dici che mi ami, che urli il mio nome. Neanche nei miei sogni più belli. Tu sei cosí perfetta" disse e mi baciò. Mi strinse di più a se e le nostre gembe si incrociarono. La sua escrescenza era sulla mia coscia e la mia amichetta sul suo inguine.

"Davvero mi sognavi?" dissi. Lui arrossì subito. Sembrava uno di quei bambini timidissimi ma se poi li conosci sono le persone più belle del mondo.

"Si...beh...da quando quel dannato caffè ti è caduto addosso al tuo perfetto vestito e nella tua testa mi avrai di sicuro maledetto centomila volte, ma è stata anche una cosa troppo bella, tu che mi guardavi con quegli occhini bellissimi. Passerei tutta la vita con te guardandonti anche solo gli occhi, mi basta anche solo questo, solo la tua presenza, il tuo pensiero. Mi basta soltanto che tu rimanga, che tu rimanga perchè non avrei nessun' altra ragazza con la quale passare il tempo" Disse.
Iniziai a piangere a fontana,  perchè sono così emotiva? Non mi piace perchè mi fa sentire piccola e vulnerabile, di più di quello che già sono. Non avevo parole, un ragazzo non era mai stato così gentile e amorevole con me. Mi limitai a buttare la testa sul suo petto ancora sudato. Lo strinsi per la vita e lo riempì di baci.

"Tu mi ami?" Chiese lui. Mi alzai dal suo petto.

"Si Louis, non ti puoi neanche immaginare quanto" dissi e lo baciai.

Dopo poco mi addormentai. Nel mezzo della notte mi svegliai e lui non c'era più....

How Deep Is Your Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora