Capitolo 4

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Due giorni dopo  ore 13.00

Suona la campana dell'ultima ora. Per fortuna è sabato. Il primo sabato di quest'anno scolastico.

E non ho ancora incontrato Justin fortunatamente. Anche se qualcosa dentro di me non vede l'ora di vederlo.

Ally con i suoi vestitini a fiori si è presa una bella influenza e papà oggi lavora fino a sera perciò sono a casa da sola.

Sono davanti a casa e noto una macchina bianca. un Audi. La sua. Ancora una volta era venuto li per me. È meravigliosamente bello ed appoggiato con la schiena alla sua auto,guardandomi.
Io: cosa ci fai qui?- dico scocciata.
N:felice di vederti anch'io-sorride.
J: sono venuto per te.
Cavolo lo avrei voluto ammazzare. Perché lo fa?
Mi fa solo soffrire.
Io: okay ora basta Bieber.Mi hai stancato.
-Aumento il passo ma viene verso verso di me insistentemente.
Mi prende per la vita e mi avvicina a se, siamo cosi vicini, le mie labbra sfiorano le sue di qualche centimetro,inutile dire che il mio stomaco non è piu tale ma una serra di farfalle.
Mette la mano sulla mia guancia. Ma lo scosto ed entro in casa.
J: piccola perché se cosi fredda con me? – non rispondo e chiudo la porta di scatto.
Voglio solo prendermi una cioccolata calda in santa pace e lasciarlo stare,mi fa solo del male.

Prendo la tazza e mi siedo un pò sul divano a guardare la tv.

ORE 15.00

-piccolaa! – Sento la stessa voce provenire da fuori e colpire con piccoli pugni la mia porta di casa.Non posso crederci sono passate quasi due ora da quando è arrivato ed è rimasto fuori tutto il tempo.
Vado a vedere togliendomi di dosso la coperta e avviandomi verso l'entrata.
J- piccola posso entrare adesso?-leggo una strana sincerità nei suoi occhi.
Io: emm.. si vieni. –fuori sta diluviando e lui è seduto sul gradino di casa mia.I
suoi vestiti e i capelli sono completamente bagnati e tutto cio mi fa sentire in colpa.
Io: sei tutto bagnato! Aspetta.. –gli do una maglia di mio padre, la prima che mi è capitata.
Mentre gliela passo le nostre mani si sfiorano, e, cado nei suoi occhi. Per la quinta volta. Ormai è un'abitudine.
Gli indico il bagno e rimango sola nella stanza.

CINQUE MINUTI DOPO

J:Buu!-

Io: oddio Justin mi hai fatto spaventare!-comincio a ridere, invece lui è serio e mi guarda dritto negli occhi.
J: mi hai chiamato Justin.
-Madison no. Sto cedendo. È troppo perfetto per evitarlo. Merda.

Io: e-e-m.. –balbetto- non è il tuo nome?

Accenna un sorriso.

J: certo che lo è signorina Beer ma da lei non mi aspettavo tanta confidenza dopo quello che ha fatto finora.

Io: beh posso sbagliare no?

–si avvicina sempre di più a me. Sempre di più.

J: e io posso baciarti no?

–un brivido mi percorre la schiena, non sapevo che dirgli. È meglio che sto zitta.

oh merda.no.no.no.
ecco lo sapevo, chi tace acconsente.
ci stiamo baciando. Si, sono seduta sul divano di casa mia e mi sto baciando con Justin Bieber. anzi Justin. Sento le sue labbra sulle mie, ed è bellissimo.
Inizialmente sono rigida,ma non appena le sue mani si posano sul mio collo,il mio corpo si rilassa.
I nostri nasi sono l'uno contro all'altro.
Il suo corpo cerca di avvicinarsi sempre di piu al mio e con quel gesto,le mie labbra si rilassano ulteriormente lasciando che il bacio si facesse più intenso.
Mentre le sue labbra lasciano piccoli morsi sul mio labbro inferiore la sua lingua mi esplora.
Quello che dovrebbe essere un minuto mi sembra un infinità di tempo,il che è meraviglioso.

J:c-c-redo che ora devo andare. –non l'ho mai visto cosi finora.

Io: si quella è l'uscita.- io ho la testa bassa dalla vergogna, lui no.

J:a domani Madison

Mi ha chiamata Madison. Non tesoro, piccola ,dolcezza. Madison. Brutto segno?

#POCHI MUNITI DOPO

sono ancora in estasi da prima, sto guardando la porta da quando se n'è andato.

Brutto segno. Non riesco ancora a credere a quello che ho fatto. Merda era cosi bello. DEVO ASSOLUTAMENTE DIRLO AD ALLY. Vado ora.

Prendo il parka e le chiavi e corro fuori. Mm il cellulare. Torno indietro a prenderlo. Prima di uscire mi fermo a fissare la porta di nuovo; okay tutto questo è un brutto segno. Non ho mai dimenticato il cellulare.
Faccio un lungo respiro e mi dirigo verso casa di Ally.

-driiin! Driin! Driin!

- oh ciao Madison  cerchi Allison?

Io: s-s-i è in casa? –che figura di merda, ho suonato tipo dieci volte.

-certo entra è di sopra. Io: grazie signora Foy.

Finge un sorriso. Noto che però c'è qualcosa che non va in lei, come se fosse successo qualcosa.
Magari per lavoro.
Non ci faccio caso e corro di sopra. Chissà come reagirà alla notizia.

Io: tesoro posso entraree? Sono Madison!  -ci mise un bel po' prima di rispondere

A: hei..entra-ha una voce strana, non capisco che sta succedendo.
Cosi per evitare altro imbarazzo entro con cautela.
La stanza è tutta disordinata, ma il casino principale è lei. Rannicchiata sul letto con una felpa larga che quasi la rende invisibile.

Io: oddio tesoro che ti succede? –gli occhi sono lucidi, forse si tratta di Patrick.

Lei non parla, mi fa solo un cenno e capisco che dovo sedermi li con lei.

A: dimmi..

Io: no dimmi tu! Che hai! -sono molto arrabbiata, odio vederla cosi. Abbassa la testa ma non risponde.

Nello stesso momento le cade a terra l'Iphone.

Io: tranquilla lo prendo  i-i-o  - rimango paralizzata un attimo. Ha qualcosa nelle braccia. Li proprio sui polsi, sotto la felpa. Non può essere ciò che penso. Gli tiro su la felpa. Merda. Merda. Merda.

Si forma un silenzio imbarazzante. Davvero imbarazzante. Un silenzio che tra noi due non si era mai formato. Io sto per piangere mentre lei mi guarda come a dire, tranquilla è tutto okay. Ci sono abituata. Invece io no. Non sono abituata a vedere quei segni sui suoi polsi.

A: lo so avrei dovuto dirtelo, mi dispiace..

Io: no! No a te non dispiace! A te non te ne frega niente di niente! Avrei dovuto capirlo cavolo!

-come può fare una cosa del genere la mia migliore amica, la parte più importante del mio cuore? Non è la Ally che conoscevo.

A: lo so mi dispiace, ma questa è la realtà, mi dispiace.

La guardo per un po'. Non so se essere incazzata con lei o aiutarla. Cosi decido la via più semplice. Scoppio in lacrime e me ne vado. Lasciandola sola con tutto quel caos.

Sua madre mi guarda come se l'aspettasse. Come se il mio comportamento fosse nella norma.

DUE ORE DOPO

Mi sveglio di soprassalto. Papa mi sta chiamando. E io sono stesa sul letto con "hold tight" che va al massimo. È bellissima la sua voce. E io lo avevo appena baciato. è tutto perfetto.

Finche non mi guardo allo specchio. Il mascara ormai è andato e i capelli non si possono guardare. Ora ricordo. È tutto perfetto un cazzo. La mia migliore amica si stava tagliando e io l'ho lasciata sola.

-Madison! Dai è pronta la cena! –in un secondo mi passano per la testa milioni di pensieri. Ma non è il momento devo andare da papa.

D: bella dormita eh! –mi continua a fissare i capelli. Dio come sono ridotta. Gli facci un sorriso malizioso.

Per tutta la cena non ci degnamo nemmeno di una parola. Lui guarda il telegiornale e io penso. penso a quanto sono stata ingenua. E quel pensiero mi sta facendo scoppiare la testa.

~🌸Lo so che non è un gran che ma nel prossimo faró di meglio.Comunque qui trovate il link del mio canale YouTube con i trailer della fanfiction,che aggiorneró in contemporaneo alla storia:
http://youtu.be/VS0te56ujl0 (lo trovate anche nella bio)❤️

The feeling (justin bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora