19. capitolo

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Caro diario,

A volte ti senti impotente davanti a quello che vedi succedere, vorresti fare qualcosa ma sei impotente stai là a guardare a vedere come ti maneggiano perché tu non hai la forza di agire. Così mi sento ora.
Papà ha in qualche modo costretto la mamma a farsi seguire in America, non so che cosa gli è saltato in mente. Quei 2 non sono mai andati d'accordo. Papà l'avrà costretta in qualche modo.

E si ho provato a dirglielo ma lei sembrava inspiegabilmente felice, che fosse un sorriso finto il suo? I suoi occhi dicevano tutto.
Da un giorno all'altro mi ritrovo in questa casa grandissima, bellissima, lussuosa ma soprattutto vuota. Vuota come me. Non ho potuto chiamare né Liam né Niall né Louis perché stanamente non prende campo e mio padre non mi fa nemmeno uscire per chiamare a un telefono pubblico.

Ammetto che all'inizio non ero convinto che mamma avesse seguito papà spontaneamente, ma poi ho visto la felicità, la vera felicità, farsi largo nei suoi occhi appena arrivati nella nuova casa. Papà mi ha assicurato che rimaremo senza internet e telefono almeno fino a domani poi potremo usarli, lo spero davvero tanto perché stare senza internet è una palla.

Almeno ho la musica con me altrimenti esploderei. Inutile dire che Gemma è felicissima di stare a New York, ama viaggiare, per carità anche a me ma così all'improvviso mi sembra assurdo.

Chissà se Louis su sta domandando di me, chissà se sono importante per lui. Probabilmente no dopo quello che ho fatto a lui e alla sua ex. A volte mi sembra che la musica e i libri siano un mondo fantastico, chissà le persone come vivono senza musica e libri. Vivi una vita, una sola vita lunga ma noiosa, non fai altro che pensare al futuro, al futuro e al futuro dimenticandoti del presente. Quando vivi in un mondo fatto di musica e libri vivi più volte ma diversamente ed è questo il bello, perché anche se non fai sport o fai campeggio ma sei solo su un letto a leggere un libro esso ti sa dare delle bellissime emozioni.

***

Caro diario,

Dopo tanto sono riuscito a riaccendere il cellulare e a chiamare Louis. Gli ho raccontato tutto. Mentre raccontavo però un singhiozzo mi ha tradito, cristo quanto mi sarebbe mancato vedere quei pozzi azzurri, già mi mancava tutto di lui. Lui riuscì a calmarmi.
"Andrà tutto bene"
"Non piangere, piccolo"
"Ritornerai di nuovo qua Haz vedrai"
Recitavano alcune delle sue parole.
Sfortunatamente (o fortunatamente?) Mi scappò un "vorrei stringerti" e lui "anche io". Forse in vita mia mai il mio cuore aveva battuto più forte.

Successivamente chiamai Liam. Raccontai tutto anche a lui, non volevo pensasse che me ne fossi andato chissà dove. Mi promise che ci saremo sentiti ogni giorno e rimanemmo a parlare per una buona mezz'ora. Mi raccontò che si stava conoscendo con un'altra ragazza, Jasmine si chiama se non mi sbaglio. Parlò per tutto iltempo di lei, la cosa non mi infastidiva andiamo io sarei capace di parlare di Louis per più di 2 ore.

Quando chiamai Niall non ci fu nemmeno il tempo di dire un "pronto" che mi domandò perché non ero a casa. Era tornato finalmente dall'irlanda. Raccontai tutto anche a lui. Dire che era arrabbiato era troppo poco. Adesso che era tornato voleva abbracciarmi e passare del tempo con me. Che cosa dolce lo so. Anche io vorrei avere il mio migliore amico, rinuncerei a tutto per stare con lui perché gli amici valgono anche più dell'oro.

Sai qua è così brutto, è lussuoso e bello sicuramente, ma è così vuoto.
Vorrei prendere un aereo e tornare in Inghilterra anche se, apparte che non ho soldi, ho paura di lasciare mamma e Gemma qui.
Lo farò non voglio stare qui, voglio andare da Louis.

Dear diary {larry stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora