Capitolo 11.

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...e mi baciò.

Era come se tutti i pensieri, i tormenti e i dolori fossero svaniti. Come se tutto si concentrasse tra me, lui e le nostre labbra che si uniscono sempre di più in un bacio, un bacio desideroso, un bacio che non si scorda mai.
Lui richiede l'accesso con la lingua impaziente e io ovviamente non rifiuto.
Non mi ero mai sentita così viva, cosi fremente, con tanta voglia di dover baciare qualcuno. Non ho mai baciato un ragazzo con così tanta passione. E poi perchè mai ha detto quelle parole "una ragazza dolce e bella"? Mi considera davvero così?

Il baciò finì, appena lui si staccò da me.
-Come torni a casa?- mi disse sciogliendo questo momento bellissimo.
-emh.. volevo svegliare Matteo per dirgli se poteva darmi un pass...- non feci in tempo a completare la frase che lui mi mise un dito nelle labbra per zittirmi.
-ti accompagno io.- disse deciso e freddo. Che palle odio la sua bipolarità.
-Ma cosa ti fa credere che io voglia un passaggio da te?- dissi decisa e fredda come lui. Come se non fosse successo nulla il minuto prima.
-Perchè non hai rifiutato il bacio. Se lo rifiutavi voleva dire che non ti piaccio.- disse deciso come se mi conoscesse davvero. Lui non mi conosceva non sapeva quasi niente di me. E tanto meno questo bacio erano solo sentimenti che non valevano niente per me e tanto meno a uno come lui. Ero solo tempo sprecato sapevo benissimo che avrei sofferto, sofferto per uno come lui.

-Questo bacio è stato un'errore non avrei dovuto farlo. Scusa.- gli dissi infine. Scesi le scale di fretta per cercare la camera di Matteo e lo lasciai li sopra le scale. Sapevo benissimo che mi stesse fissando, ma non gli diedi molte attenzioni.

Trovai Matteo nella sua camera con una ragazza poco vestita e lui con tutte le lenzuola attorno arrufate a dorso nudo, ovviamente.

-Matteo, svegliati ora!- dissi bisbigliando nel suo orecchio.
-Mamma non voglio andare a scuola..- disse lui, evidentemente ancora stava dormendo.
-Matteo alzati non sono tua madre, sono Noemi! Ora alza quel culo e accompagnami a casa.- questa volta dissi con voce alta e decisa facendo svegliare l'altra ragazza e facendo cadere lui a terra.
-Ma che cazz.. Noè ti sembra questo il modo di svegliare una persona? E cazzo che ore sono! E poi lei chi è?- disse evidente assonnato e stordito.
-Sono quasi le 5:00 del mattino, mi devi accompagnare a casa se no mia madre mi mena. E quella tizia non so chi sia, credo che te la sei portata a letto comunque ora vestiti e accompagnami!- dissi a denti stretti.
-Okay, aspetta dieci minuti, mettiti in macchina- disse lasciandomi le chiavi, io uscii dalla stanza e andai in macchina.

***

Erano le 15:30 io e Francesca avevamo appena finito di pranzare e decidemmo con uno sguardo malizioso tra le nostre faccie di giocare a Just dance.
-Fra, sei davvero negata per ballare AHAHAH- dissi per terra morta oramai dalle risate.
-Ma vaffanculo tu non sei da meno! Almeno io uso le gambe al posto tuo che muovi solo una parte del tuo corpo.- disse quasi picchiandomi.
-Eh va bhè ma son dettagli AHAHAH-
-Sei una stronza. AHAHAH- incominciò a farmi il solletico e feci la faccia seria come per dire "io non soffro il solletico" e cominciai a farlo a lei.
- OKAY AHAH.... BASTAAHAH...FERAMA...  OKAY...-
mi fermai. Chissá se anche Alberico soffre il solletico, scommetto di si, mi piacerebbe molto sentire la sua risata. Mi piacerebbe essere qui con lui in questo momento e fare la stessa cosa che ho fatto ora a Francesca. Vorrei tanto che mi baciasse ancora e ancora. Non ne ho mai abbastanza di lui.
Quell'unico bacio è stato un punto di confusione dei miei sentimenti.
Non so cosa voglio.
Non so nemmeno perchè sto pensando a lui in questo momento se sono con la mia migliore amica che provabilmente dopo questi giorni non vedrò per molti altri.

-Che ne dici di uscire?- dissi infine io, avevo voglia di andare al parco con Alex e Fra.
-Okay, chiamo Alex e gli dico di aspettarci a casa sua.-

***

-Ma come puoi essere così ritardata da buttare un telefono dentro la tazza del bagno?- Dissi io ad Alex.
-Ma è il Telefono di mia madre e poi a tutti capita di buttare un telefono nel cesso. E poi tu non parlare che fino a pochi giorni fa non sapevi nemmeno cosa fosse il palombaro (una specia di sub) non continuo a parlare perchè sei un disastro totale.- disse lei prendendomi per il culo.
-si è vero, ma questi sono piccoli dettagli che non mi servirá sapere nella vita cosa sia il "Palombaro".- dissi infastidita, con le virgolette tra le dita.
-Beh, che ne sai nella vita può succedere di tutto non capita tutti i giorni sapere cosa vuol dire Palumbaro.- Disse Francesca in modo ironico.
-Ecco, visto che non sono l'unica?- disse Alex ridacchiando, facendo scoppiare me e Francesca dalle risate.

Per tutto il tragitto parlarono molto Fra e Alex degli One Direction e di Justin Bieber, anche se questi argomenti mi affascinavano molto preferivo starmene in disparte a pensare ad altro.
Indovinate un pò, di chi potevo pensare? Ma di Alberico, no di certo ai funghi.
Si ci pensavo ancora. Non riuscivo a non pensarci. Pensavo di essermi persa in lui. Lo conosco da poco, da quando sono venuta a Bari quel ragazzo mi ha sempre incuriosita. Da sempre non faccio altro che pensare a lui.
Ma perchè?..

-Ma quindi Noemi tu cosa ne pensi?- disse Francesca portandomi di nuovo sulla terra.
Non sapendo la conversazione di cui stavano decido di rispondere con una risposta comune a tutte le domande per non fare la figura dell'idiota, anche se già lo sono.

-Ehm.. Si.. sono d'accordo.-

-Perfetto! Hai ignorato la nostra conversazione completamente brava!-  disse Alex ironicamente.
-Ma che ti prende Noè?- disse Francesca da aria preoccupata.
-No, ma niente- mento. Non so cosa mi prende, non so nemmeno cosa provo, credo del tutto di non conoscere me stessa ancora.
-Stai mentendo, ora tu ci dici cos'hai perchè noi non vogliamo vederti soffrire soprattutto in un per io così bello dell'anno. Io so benissimo che tu ami il freddo e che ti rilassa sotto quel giubbotto, me lo dici ogni anno- dice Francesca preoccupata per il mio comportamento.

-Lo so ragazze, ma i miei pensieri stanno andando tutti a una sola persona in questo periodo e non so cosa mi stia succedendo mi sento troppo strana. Io vi giuro lo odio con tutto il mio cuore, ma perchè ho questa senzazione come se non potessi stargli lontana?- dico a loro capendo subito di chi si tratta.

-Perchè Noè, questo si chiama amore. A volte può farti male può ridurre il tuo cuore in mille pezzi come una bottiglia di vetro rotta, ma quando l'amore è forte e ricambiato non c'è senzazione più bella nel guardare negli occhi quella persona e capire da solo quelli che ti ama con tutta l'anima.- dice Alex portando lo sguardo in basso.

Resto in silenzio non dico nulla e abbasso lo sguardo continuando a camminare.
Devo distrarmi da lui e da tutte le sue fissazioni.
-Andiamo a casa? Sono particolarmente stanca.- dico. La mia voglia di continuare a camminare e paura di incotrarlo è pari a zero.
Loro semplicemente anniuscono e incominciamo ad andare per poi accompagnare Alex a casa sua e tornare a casa nostra dove io e Francesca facciamo un bel tuffo nel letto per poi addormentarci.

***

Spazio Autrice:
Mi dispiace. Mi dispiace davvero tanto per questa terribile pausa, siamo arrivati a 625 persone che leggono la mia storia e io non potrei essere più felice e dispiaciuta nel farvi aspettare.
Alla fine di questa storia vi racconterò tutto quello che sto passando e dei mie ritardi nel pubblicare la storia.
Scusate ancora per il ritardo e spero di aggiornare il capitolo al più presto.

Noemi-

_Our_Story_♡/Alberico De Giglio\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora