Capitolo 5

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Mika's pov
Era ormai passata più una settimana dal primo incontro con Andy. Avevamo scritto tutto il video di Grace Kelly e bisognava solo registrarlo. Eravamo usciti insieme altre volte ma era sempre e solo per discutere del video, era molto importante per entrambi che ne uscisse qualcosa di bello e finalmente era giunto il giorno di registrarlo. Avevo appuntamento con Andy alle 3 nello studio che avevamo precedentemente allestito con tutto il necessario. Per il video mi misi una maglietta azzurrina e dei pantaloni scuri.
Uscii e per una volta non presi la macchina ma decisi di andare con la metro visto che ero in largo anticipo. Presi la rossa e scesi a Picadilly Circus, la fermata più vicina allo studio di George. Mi diressi con passo allegro verso lo studio e suonai. La segretaria ormai mi conosceva e mi mandó direttamente nello studio, dove c'era Andy che mi stava aspettando. Probabilmente lui era arrivato un po' prima per montare la sua amata telecamera, non si era fidato a lasciarla lì il giorno prima.
"Ciao Mika"
"Buongiorno"
"Allora dai, mettiti lì che iniziamo a girare"
Mi misi dove mi aveva indicato e inizió a filmare. Ogni volta che doveva filmare un primo piano mi risultava difficile concentrarmi sull'obbiettivo perchè avrei solo avuto voglia di fissare i suoi stupendi occhi color mare. Finimmo di registrare e decidemmo di uscire a mangiare una pizza per festeggiare il video.
"Buongiorno, un tavolo per due"
"Buongiorno. Prego, c'è un tavolo libero in fondo a destra"
"Grazie mille"
Ci dirigemmo verso il tavolo, ci sedemmo e ordinammo le pizze. Visto che ormai il video era finito potevamo parlare di altro e cosí fecimo.
A: "ti piaceva andare a scuola?"
M: "no... facevo molta fatica a imparare perchè sono dislessico e i bulli mi prendevano sempre di mira.."
Odiavo parlare di quelle cose, mi faceva male ripensarci. E soprattutto pensavo che avrebbe potuto allontanarsi anche lui da me se avesse scoperto che sono gay.
A: "ti capisco.... i bulli prendevano di mira anche me solo perchè sono gay. Come se ci fosse qualcosa di sbagliato in questo... ah, per favore, non odiarmi anche tu perchè sono gay... io... forse non dovevo dirlo."
M: "ehy Andy, come potrei? Sai... in realtà anche io sono gay."
Gli avevo appena detto la verità e il mio cuore batteva a mille. Non sapevo nemmeno bene il perchè ma sentivo che sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro. E la cosa ancora più strana era che lui, Andreas Dermanis, il ragazzo con gli occhi color mare che tanto mi piacevano, mi aveva appena confessato di essere gay? Come era possibile? Magari avevo una possibilità. No, no, non dovevo nemmeno pensarci. A me non piaceva Andy. Non poteva piacermi Andy.
Uscimmo dal ristorante e decidemmo di fare una passeggiata lungo il Tamigi. Un pazzo stava andando in bicicletta velocissimo quando ad un tratto sentii qualcuno prendermi tra le braccia. Era stato Andy e in quel momento ero tra le sue braccia.
M: "ehm.. scusa.. non.. non volevo"
A: "non c'è problema, quel pazzo ti stava per investire e ti ho solo evitato una bella gita all'ospedale"
M: "grazie mille, davvero"
Senza accorgermene ero ancora fra le sue braccia e potevo sentire il suo cuore battere più velocemente del normale
Mi ricomposi e mi spostai, cercando di far finta di niente.
A: "guarda che potevi pure rimanere ancora un po'"
M: "cosa?"
A

: "...no niente"
M: "guarda che non sono scemo, ho sentito benissimo. Perchè volevi che rimanessi?"
A: "perchè mi hai fatto sentire bene quando eri tra le mie braccia. Grazie, ti voglio bene"
M: "anche io Andy"
Mi aveva appena detto che mi voleva bene. Ero felice ma allo stesso tempo dispiaciuto perchè mi aspettavo qualcosa di più. Ma in fondo che dovevo aspettarmi? Ci conoscevamo da meno di un mese.

Andy's pov
Che casino. Avevo risolto tutto con un "ti voglio bene" ma non ero esattamente sicuro di quello che avevo appena detto. Ogni volta che lo guardavo negli occhi il cuore mi batteva velocissimo, ma d'altronde non potevo pretendere che ricambiasse. Ci conoscevamo da meno di un mese ed ero sicurissimo che fosse fidanzato. Decisi di prendere coraggio e di chiederglielo. Aspettai un buon momento e quando prendemmo un gelato e ci sedemmo su una panchina decisi che era arrivato il momento.
A: "sei fidanzato?"
M: "no... tu?"
A: "no"
M: "come mai questa domanda?"
A: "cosí... per sapere"

Mika's pov
Mi aveva appena chiesto se ero fidanzato. Una parte di me si aspettava una scena da commedia romantica americana, un bacio all'improvviso o qualcosa del genere. Ma un'altra parte di me sapeva benissimo che non sarebbe successo, probabilmente non provava niente per me. Dovevo cercare di smettere di pensarci ma non ci riuscivo.
Decisi quindi di provare a fare una cosa..

Let's stop using words || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora