Capitolo 3

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Un'altra notte era passata e avevo dormito fino alle 10. Ero molto stanco, probabilmente ancora per l'ansia del giorno precedente. Scesi in cucina per mangiare qualcosa e trovai mia mamma pronta per uscire: "Buongiorno Mika" già, così mi chiamavano tutti. Mika, o a volte anche Meeks.
"Giorno"
"Oggi hai la casa tutta per te, Paloma e Zuleika sono fuori con delle amiche, Fortunè ha la festa della scuola e io e papà dobbiamo andare a trovare sua zia. Ti ho lasciato le lasagne in frigo per pranzo e la cena devi comprartela tu"
"Grazie mamma, comunque a pranzo devo uscire col ragazzo che ho assunto come cameraman per discutere del video di Grace Kelly"
"Oh, benissimo! A stasera allora"
"A dopo mami"
Mia mamma uscì e accesi la televisione. Avevo un paio d'ore e poi sarei dovuto andare a pranzo con Andreas. Guardai per la millesima volta il concerto dei Queen e poi salii a prepararmi. Avevo optato per una maglietta a righe, dei pantaloni rossi e le mie immancabili bretelle.
Ero abbastanza teso, dopo il primo incontro con Andreas avevo paura che sarebbe stato in imbarazzo. E avevo paura di imbarazzarmi anche io.
Salii sulla mia fidata mini bianca e digitai nel navigatore l'indirizzo del ristorante in cui avevamo deciso di andare.
Il ristorante era molto ampio, i tavoli avevano un'elegante tovaglia rossa con dei disegini oro e le sedie erano rosse imbottite con delle frangette ai lati oro.
Mi fermai ad osservare le persone che stavano mangiando mentre aspettavo Andreas: c'erano delle coppie, delle famiglie, dei gruppi di amici... tutti sembravano estremamente felici. In fondo anche se non lo facevo vedere anche io avrei voluto un po' di felicità nella mia vita. Una voce scacciò tutti u miei pensieri: "Ehy Michael"
Mi girai e c'era Andreas che mi fissava. Chissà da quanto tempo era lì... mi soffermai un attimo e fissai i suoi stupendi occhi azzurri per qualche secondo: come avevo fatto a non notarli prima? Cercai di non sembrare troppo impacciato e lo salutai. Un cameriere ci indicò il nostro tavolo e ci sedemmo. Io ordinai una carbonara mentre lui ordinò una semplice pasta al ragù. Superati i primi momenti di imbarazzo generale iniziammo a parlare del progetto del video di Grace Kelly. Che bella voce che aveva... non ne sapevo il motivo ma a volte non riuscivo a concentrarmi sulle parole che diceva e ascoltavo solo la sua voce, come se fosse stata una dolce melodia celeste.

Andy's pov
Mi faceva uno strano effetto quel Michael. Non sapevo perchè ma dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati ho sentito un forte calore alle guance. Stavamo parlando del progetto sel video di Grace Kelly ma in certi momenti sembrava perso nei suoi pensieri e sembrava che non mi stesse ascoltando. Che tipo strano... ma in fondo sentivo che saremmo diventati buoni amici, il mio istinto mi diceva di fidarmi di lui.

Let's stop using words || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora