Capitolo 1

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Era sempre così nella mia vita. Delusioni a non finire ma io non demordevo mai. Volevo diventare un cantante e sapevo che prima o poi ce l'avrei fatta.
In una mattina d'autunno mi arrivò una lettera: ce l'avevo fatta! Una casa discografica mi aveva offerto un contratto! Mi diressi verso l'indirizzo che indicava la lettera saltellando allegramente gustandomi la mia felicità tanto attesa. Suonai il citofono e una voce mi rispose: "sei Michael vero?" "Sì" "sali pure al secondo piano, prima porta a destra"
Salii e trovai un uomo abbastanza magro sulla quarantina che mi aspettava. Si presentò e entrammo nel suo studio per discutere del mio nuovo contratto.
"Allora Michael, quale vorresti cie fosse il tuo primo singolo?"
"Grace Kelly"
"Come mai?"
"Perchè è la canzone che ha rappresentato di più i mesi passati. Tutte le mie canzoni rappresentano un periodo della mia vita o dei sentimenti che provo, Grace Kelly racconta dei rifiuti delle case discografiche negli ultimi due anni. Signor White deve sapere che sono stati due anni molto duri... ero troppo strano per tutte le case discografiche e secondo loro dovevo essere meno me stesso per avere successo"
"Innanzi tutto chiamami pure George, e dammi pure del tu. Michael mi dispiace che tutti ti abbiano rifiutato ma è soltanto che non hanno capito che il vero talento sta nei 'diversi'"
"Grazie mille George"
"Di niente. Allora ci vediamo domani alle 10?"
"Certo. A domani."
Stavo uscendo dalla stanza quando George mi richiamò: "oh, quasi dimenticavo... avrai bisogno di una band e di un cameraman, faremo presto le audizioni"
Annuii e tornai a camminare verso la porta.
Tornando a casa sentivo ancora la felicità di quando stavo andando da George per la prima volta ma era un po' sfumata dalle preoccupazioni che si stavano piano piano facendo largo nella mia mente. Ero preoccupato per le audizioni, non sapevo se sarei stato in grado di scegliere un bravo cameraman. Per la band era più facile, bastava giudicarli dal punto di vista musicale. Ma per il cameraman no... non ne sapevo niente di video e anche se sapevo che George mi avrebbe dato una mano sentivo che non avrebbe fatto la scelta giusta da solo.
Quella sera andai a letto con il sorriso stampato sulla faccia cercando di mettere da parte tutta l'ansia che avevo e mi addormentai in men che non si dica.


Spazio autrice:
Hey! Scusate il disturbo ma volevo dirvi due parole. È la mia prima storia che scrivo e i primi capitoli potrebbero risultare banali e ripetitivi ma la storia si farà più intrigante andando avanti! Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. Grazie per avermi dedicato un po' di tempo, alla prossima! 

Let's stop using words || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora