capitolo 8

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      *dal capitolo precedente *
Quando vidi che ormai si era addormentato mi alzai e poggiai delicatamente la sua testa sul cuscino per poi rimboccargli le coperte e dopo avergli lasciato un leggero bacio sulla fronte uscii dalla stanza digitai  il numero sul telefono e <<pronto Zayn?>>      ---

harry's pov
Finalmente mi rispose dopo vari squilli, era notte fonda ma lui da quanto avevo capito era un tipo piuttosto notturno.

<<harry, cosa c e?>>dalla voce non sembrava stesse dormendo,  anzi aveva il fiatone.

<<ho interrotto qualcosa di importante?>>

<<si, cioe no,  comunque cosa hai di bello da dirmi alle 4 di notte dopo avermi interrotto mentre facev... >> non continuò la frase ma io capii e feci una piccola risatina

<<non ti chiederò cosa ho "interrotto" perche è davvero urgente e non sono sicuro di volerlo sapere. Beh vedi credo che Louis abbia avuto un incubo>>

<<cosa? Di nuovo?>> disse Zayn più a se stesso che a me quasi urlando <<arrivo subito >> continuò

<<okay graz..>> non riusciscusandomi a finire la frase e spiegargli cosa era successo più nei dettagli perche mi chiuse il telefono in faccia.

Zayn's pov
Dopo aver ricevuto la telefonata di Harry dicendomi ciò che era successo mi rivestii subito e lasciai Perrie lì, in quel bagno del bar, senza darle una spiegazione, ma andavo troppo di fretta per darle le mie spiegazioni. In poco tempo uscii dal bar e mi precipitai nella mia Mercedes rossa dirigendomi verso casa, chiamai Perrie per dirle di trovarsi un passaggio da qualche sua amica e scusandomi per il mio comportamento.

E se Louis aveva rifatto incubi sulla sua famiglia? Su sua madre? Se si fosse rinchiuso di nuovo in quel suo mondo nel quale non faceva entrare nessuno? Era stato così difficile aiutarlo a rientrare a far parte della vita normale e non credevo ci sarei riuscito di nuovo. Man mano che mi avvicinavo alla destinazione mi batteva sempre più forte il cuore, paura, paura di poter riperdere il mio migliore amico.

Una volta arrivato a casa e aver parcheggiato la macchina nel parcheggio corsi fino alla porta, presi le chiavi dalla tasca e feci schioccare la serratura. Appena entrai vidi Harry seduto sul divano a guardarsi le mani e quando si accorse della mia presenza alzò la testa e mi salutò con un cenno del capo. <<harry, dov'è Louis?>>
<<è nella sua stanza, ora dorme>>mi rispose un pò imbarazzato
<<okay.>> mi avvicinai a Harry
<<cosa è successo?>>
Mi raccontò con molta calma e preoccupazione cosa era accaduto e ad ogni sua parola mi sentivo sempre più male, io tenevo a Louis forse più di qualunque altra persona al mondo e non volevo gli accadesse qualcos'altro dopo tutto quello che aveva passato. Non c'erano dubbi aveva avuto un incubo e lui,  come d'altronde ogni persona normale, odiava gli incubi più di qualunque altra cosa. Gli incubi per lui erano come farsi un giro nell'Inferno, nelle proprie più grandi paure e nei momenti più terribili della sua vita e per lui ricordare il passato era come riviverlo e dato che il suo passato non era stato facile,  quando ci pensava tendeva a ricadere in un periodo di depressione come negli anni passati e a costruirsi un muro intorno a se che non lasciava abbattere a nessuno.

<<okay, grazie Harry>>

<<per cosa? >>

<<per aver aiutato Louis e per avermi chiamato>> gli dissi accennando un piccolissimo sorriso

<<Oh prego>>

Io non conoscevo molto bene Harry ma da quanto avevo capito era un tipo abbastanza timido, piuttosto estroverso, di poche parole, ed in fondo mi stava simpatico.

Restammo in silenzio per un po, era un silenzio leggermente imbarazzante così per romperlo dopo qualche minuto mi alzai

<<vado a vedere come sta Louis>> lo informai

Mentre mi dirigevo verso la stanza di Louis controllai il cellulare, 3 chiamate perse da Perrie, grandioso, l'avrei chiamata più tardi forse.

Arrivai davanti la porta della stanza che era socchiusa,  appoggia sopra le mie mani e la spinsi cautamente, prima di entrare con tutto il corpo, sbirciai prima dentro con la testa, poi feci qualche passo verso il letto, Louis era in posizione fetale, rannicchiato su se stesso con il piumone che lo copriva fino al collo,  sul suo viso ora sembrava regnare un espressione serena. Lo guardai rivolgendogli un sorriso, gli accarezzai i lisci capelli castani e dopo averlo fissato per un po girai i tacchi e mi diressi verso la porta per uscire.
<<non andartene, resta un po con me>> era sveglio, mi rigirai e trovai um paio di occhioni azzurri a fissarmi, mi riavicinai al letto e mi sedetti sopra.
<<hey, sei sveglio>>
<<mh mh, non riesco a dormire>> mi disse sorridendo tristemente
<<avrà pensato che sono pazzo>> continuò
<<lui non pensa che tu sia pazzo>>
<<Che cosa ne sai tu? Lo penserà sicuramente, e non mi sorprende , una persona normale non urla e fa incubi cosi, che figura di merda, sai era da un po che non avevo incubi>> finii abbassando lo sguardo <<per prima cosa, lui non pensa tu sia pazzo anzi è preoccupato per te, credo tu gli piaccia molto e poi è normale fare incubi e  dopo tutto quello che hai affrontato tu è normale che ti capiti e non devi vergognartene.>> dissi abbassando lo sguardo ugualmente.
<<Grazie Zay>>
Non gli chiesi cosa aveva sognato perche non volevo opprimerlo e se voleva dirmelo me lo avrebbe detto da solo, magari l'indomani. Sembrava così innocuo, chiuse gli occhi, forse era stanco e voleva dormire, ormai sul suo zigomo si era formato un livido vioaceo per il pugno che aveva ricevuto, sembrava così debole e io avrei fatto di tutto per farlo restare felice ormai per me era come un fratello.

Restammo così uno steso di fianco all'altro e ci addormentammo, quella notte che infondo era finita la passammo così, Harry probabilmente dormì sul divano,  mi dispiaceva lasciarlo da solo ma adesso era tra gli ultimi dei miei pensieri.

Non Dimenticarmi (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora