La Torre Misteriosa

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< Come avete fatto a sapere che eravamo in pericolo? >
Siamo in viaggio sulla Gummiship, Chip e Dale al timone; io, Lea e Lily, ancora svenuta, stesi su delle brandine. Ci stiamo dirigendo a tutta velocità verso il Mondo della Torre Misteriosa, dove contiamo che Yen Sid possa guarire le mie ossa e quelle di Lea e far svegliare Lily. Ancora non riesco a credere che sia capace di usare la magia della luce.
< Ci stavamo preoccupando a non vedervi tornare, poi abbiamo sentito la gente urlare che degli heartless erano penetrati nella città. Abbiamo fatto due più due e abbiamo seguito il suono delle esplosioni causate dagli incantesimi di Lea > Quest'ultimo, come Dale che ha appena parlato e come tutte le altre persone coscienti su questa nave, ha impresso sulla faccia un enorme sorriso. Perché? Semplice: la Gummiship è alimentata dai sorrisi. È stato uno shock per me stendermi finalmente su un letto e scoprire che, nonostante il dolore al fianco, dovevo anche sforzarmi di sorridere. Il risultato è un ghigno inquietante che mi intorpidisce le guance e mi rende difficile parlare.
< Quanto manca? > chiedo.
< Solo qualche minuto. Tu e Lea sentirete dolore, l'atterraggio sarà pieno di scossoni >
Dopo la lotta contro i Blindati, i tre fratelli sono tornati a casa e noi siamo subito partiti per la Torre Misteriosa. Lì per lì è sembrata una buona idea, ma adesso, che devo affrontare le turbolenze dell'attracco con una costola rotta, mi viene da maledirmi. Nemmeno Lea deve passarsela tanto bene.
< Non smettete di sorridere o perderemo potenza! > Urla Chip.
< Per te è facile, non sei mica tu quello con le ossa rotte! > gli rispondo, ma mi sforzo di nuovo di imprimermi un'espressione gioiosa sul viso. Tutto questo è ridicolo.
Finalmente la Gummiship atterra e i sobbalzi si fermano. Potrei piangere dal sollievo. O dal dolore. Lea non è messo meglio, sembra stia per dare di stomaco. I due piloti scendono dalla navetta e tornano poco dopo, seguiti da uno strano personaggio.
Molto alto, e molto anziano, l'uomo che sale bordo è vestito con una lunghissima tunica blu scuro che lo ricopre da capo a piedi e sulla testa indossa un grande cappello a punta dello stesso colore, con sopra ricamate la luna e le stelle. Con una lunga barba grigia, due occhi neri che esprimono conoscenza e severità e un lungo naso a punta, quello che capisco essere Yen Sid incarna lo stereotipo del mago per eccellenza.
Senza dire una parola, mi si avvicina, posa le mani sul mio petto e immediatamente sento una sensazione di calore che, dal centro del mio stomaco, va a confluire dove è situata la mia costola rotta. Immediatamente il dolore scompare e ritorno a respirare normalmente. Non faccio neanche in tempo a ringraziare il mago, che quest'ultimo si è già diretto da Lea. Pochi secondi dopo che le mani di Yen Sid si sono appoggiate sul corpo dell'altro Possessore del Keyblade, anche sul suo viso appare un'espressione di sollievo. Il nostro benefattore si dirige poi da Lily, ancora priva di sensi. Al contrario di come ha fatto con noi, resta a guardarla per qualche secondo, poi poggia due dita sulla sua fronte e chiude gli occhi. Immediatamente, lei si sveglia e si tira su a sedere.
< Che cosa... chi è... dove sono? > chiede agitata. Il mago la guarda con severità.
< Sciocca ragazza. Utilizzare la magia della luce senza addestramento...>
< Non sapevo nemmeno di poterlo fare! > replica lei stizzita < E poi chi è lei? Dove sono? E cosa è successo agli heartless? >
< Dopo che tu hai usato la magia della luce per far fuori il secondo Blindato, Exial ha affrontato da solo il terzo per darci il tempo di portarti in salvo > a parlare è stato Lea, che di nascosto mi fa un occhiolino.
< Elia... Tu... Tutto da solo? E l'hai sconfitto? > Mi chiede sorpresa.
< Be... si > potrei anche vantarmi un pò adesso < È stato difficile con la costola rotta, ma è bastato scavalcarlo con un salto e trafiggerlo con il mio Keyblade e quello di Lea >
Mi sta guardando letteralmente a bocca aperta, sono pronto a scommettere che il suo bell' Alessio non ha mai ucciso un heartless gigante corazzato.
< Ora basta blaterare. Perché siete venuti qui? > Yen Sid non sembra per niente contento della nostra visita.
< Maestro, devi aiutarci...> tenta di spiegare Lea.
< Io non devo proprio niente! > lo interrompe infastidito lui < Pensavo di avere finalmente un pò di riposo dopo la Guerra delle Ombre e invece ecco che mi precipitate nel giardino! Non vi ha insegnato nessuno che è buona educazione avvisare, prima di piombare a casa di qualcuno? >
< Gli heartless sono liberi per i Mondi! > a parlare è stata Lily, che ha assunto di nuovo quel tono severo e regale tono da brividi.
< E tu chi saresti? Oltre a una ragazzina che non sa neanche controllare i propri pote... >
< Io sono la nuova Regina > la sua voce adesso è glaciale, gli occhi anche di più. Fossi nel Mago, non continuerei a discutere.
< Questa mi mancava! Allora, mia "nuova Regina" > il sarcasmo è evidente < Mi faccia il piacere di sloggiare immediatamente dalla mia Torre e di ritornarsene nel suo castello! Prima la storia degli heartless, ora questo... >
Le parole gli si bloccano in gola quando vede Oblivion, avvolto dall'oscurità, puntato contro di lui.
< Stiamo dicendo la verità. Lei è la nuova Regina e noi dobbiamo raggiungere il Castello di Luce. Credevamo che fossi fedele ai Mondi di questo Universo, ma a quanto pare non sei diverso dagli heartless che ho ucciso con questo Keyblade >
Yen Sid mi sta guardando negli occhi. Non sembra minimamente spaventato dalla mia arma, nè colpito dalle mie parole... Ma a un tratto i suoi occhi si spalancano. < Possibile che... > Le sue parole sono quasi un sussurro.
< Possibile che cosa? > gli chiedo in tono duro.
< Nulla! > si affretta a rispondere, poi però prende un lungo resipiro e dice: < E sia, vi aiuterò! Ma non azzardarti mai più a paragonarmi a quei mostri e NON PUNTARMI MAI PIÙ QUEL KEYBLADE CONTRO, RAGAZZINO! > mi affretto a far sparire Oblivion < Bene. Ora che siamo tutti più calmi, credo sia arrivato il momento di invitarvi a entrare >
Mentre usciamo dalla Gummiship, Dale e Chip mi fanno l'occhiolino e Lily mi ringrazia. Mi stupisce invece la reazione di Lea, che mi guarda preoccupato e fa: < Stai attento, Exial >
Ho ufficialmente rinunciato a correggergli il mio nome.
La Torre Misteriosa è poco lontana dal punto di atterraggio della navicella. Alta fino all'inverosimile, con la punta che si perde fra le nuvole a toccare la luna piena che risplende enorme nel cielo e circondata da un piccolo bosco, la dimora del Maestro Yen Sid incute timore e rispetto quasi quanto il Mago che vi abita.
Yen Sid ci guida verso i battenti d'entrata della Torre, gigantesche porte di legno intarsiate d'oro, che si aprono da sole al nostro passaggio. L'interno è simile alla Fortezza Oscura, in stile medievale. Saliamo per cinque piani una larga scala a chiocciola ricoperta da un elaborato tappeto di seta rossa ed entriamo in una vasta sala con un lungo tavolo di legno al centro.
< Sedetevi pure > ci invita il padrone di casa < Dovete essere affamati >
In effetti, il combattimento contro gli heartless ha messo molto appetito a me e a Lea e, dallo sguardo vorace di Lily, credo che usare la magia della luce richieda energie quanto usare quella dell'ombra. Per questo non ci attardiamo a prendere posto e, a un gesto della mano di Yen Sid, lungo il tavolo appaiono le pietanze più disparate.
< Servitevi pure >
Non ho mai mangiato così bene in tutta la mia vita, nemmeno a casa di Aerith. Arrosto, salmone, lasagne, bistecche, pollo, astici, non un piatto si salva dalle grinfie di noi viaggiatori, mentre il Mago si limita a piluccare qualcosa qua e la.
Una volta finita la sontuosa cena, ci spostiamo in una sala più grande, con un camino a ognuna delle quattro pareti e divani e poltrone sparsi ovunque. Ci sediamo davanti all'unico camino acceso dalla stanza. Yen Sid ci guarda, seduto su una poltrona di pelle.
< A quanto pare mi avete incastrato di nuovo > dice in tono rassegnato < Suppongo che, se lei è davvero la nuova Regina, debba arrivare al Castello di Luce, e il mio ruolo sia perciò farvi arrivare fin li tutti interi, che, con i tempi che corrono, è più facile a dirsi che a farsi. Dopo la sconfitta di Xehanort, si era deciso di chiudere tutte le serrature che collegano i vari Mondi, per impedire una seconda Guerra delle Ombre, ma a quanto pare a voi non interessa > la sua voce si fa più severa < È pur vero che gli hearltess sono tornati comunque, quindi oramai il danno è fatto, serrature bloccate o no >
< È l'unico modo che abbiamo per portlarla al sicuro > si giustifica Lea, sdraiato su un divano a sinistra del Maestro.
< Probabilmente avete ragione. Cosa vorresti che facessi di preciso, per voi? >
< Exial e la Regina hanno bisogno di imparare la magia e non farebbe male una veloce lezione di scherma >
< Quanto tempo avete intenzione di fermarvi? L'insegnamento della magia richiede pratica, livelli di concentrazione raggiungibili solo... >
< Al massimo due settimane >
Il viso di Yen Sid si contrae in una smorfia. < Impossibile. Sai bene quanto tempo ci voglia per addestrare qualcuno nell'uso della magia... >
< E so bene anche che questo non vale per le Regine e per coloro che sanno usare il Keyblade di natura >
< E con ciò? > ribbatte il Maestro con un tono di voce più alto < Se devo addestrarli non lascerò le cose a metà >
< Invece è essenziale che tu lo faccia. Il resto potranno impararlo al Castello di Luce, per ora hanno bisogno solo di un corso base >
I due si guardano per qualche secondo. L' allievo che contraddice il maestro. La tenzione nell'aria è palpabile. Come me e Lily, anche Chip fissa il Mago, aspettando la sua risposta, mentre Dale sonnecchia sul poggiagomito del suo divano. Alla fine, è proprio Yen Sid a cedere con un sospiro: < Va bene, Lea. Inizieremo domani. Per ora, vi mostrerò le vostre stanze >
Scendiamo di un paio di piani ed entriamo in una parte della Torre che somiglia a un dormitorio. Su entrambe le pareti del corridoio che stiamo percorrendo si susseguono file di porte di legno. La dimora del Mago è molto più grande di come appare all'esterno, infatti prima di giungere alle nostre stanze svoltiamo per diversi alti corridoi, fino a che non arriviamo in un'area che appare molto più elegante di quella che ci siamo lasciati alle spalle: le porte, ora molto più distanziate fra loro, sono intarsiate d'oro e d'argento e intervallate da bellissimi quadri di paesaggi lussureggianti. I primi a essere sistemati sono i due gemelli, poi tocca a me. Yen Sid apre la porta di una stanza poco lontana da quella di Dale e io posso ammirare un piccolo ma confortevole soggiorno, con un camino sulla parete di destra, una grande finestra prorpio davanti a me e un tavolo con qualche sedia intorno. Sul pavimento è steso un elegante tappeto e le pareti sono decorate con motivi ondulati.
< Notte > dico.
< Buonanotte > mi rispondono Lea, Lily e Yen Sid e se ne vanno.
Altre due porte conducono a un bagno e alla camera da letto, arredata con un guardaroba e un letto a baldacchino. Nell'armadio trovo un pigiama della mia taglia e una veste simile a quella che portava Lea, color paglia. Vorrei buttarmi subito sul letto e dormire, ma mi costringo a farmi un bagno, durante il quale rischio più di una volta di addormentarmi. Esco dall'acqua, mi asciugo, mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte. Il letto è comodissimo e nulla mi impedirebbe di dormire... se non fosse che tutta la mia enorme stanchezza sembra essersi volatilizzata nel momento esatto in cui mi sono steso sul morbido materasso. Mi sforzo di prendere sonno, mi giro e mi rigiro all'interno del letto, ma le immagini degli heartless mi perseguitano.
Perché proprio io e Lily?
Mentre mi tormento con questo pensiero, mi torna in mente una cosa che ha detto Lea nella Fortezza Oscura, vale a dire che sia io che lei siamo nati in questo Universo e solo dopo siamo stati portati sulla Terra. Ma se è vero allora... i miei genitori? I miei nonni, zii e parenti? Non è possibile che vengano tutti da questo Universo. Perciò i miei genitori potrebbero non essere quelli veri, anzi, quasi sicuramente non lo sono.
A poco a poco comincio a comprendere la gravità della situazione.
No no no no no. Deve essere falso. Lea ha mentito, DEVE aver mentito! Tutta la mia vita è una menzogna? Il pianeta Terra non è il mio luogo natio? È assurdo, impossibile.
Ma ho visto troppe cose assurde e impossibili per scartare l'idea a priori. Cominciano a scendermi lacrime di disperazione lungo il viso. Lily non sa nulla, Lea non le ha detto niente. Perché a me invece si?! Perché ha deciso di rovinare la vita a me?! Sono così poco importante se paragonato alla "Regina"?! Odio Lea. Odio questo posto. Odio tutti. Potrei scappare, ma non saprei come tornare a casa e, se anche per miracolo ci riuscissi, come potrei guardare in faccia i miei genitori, sapendo che non sono quelli veri? Sapendo che mi hanno nascosto tutto questo per anni? Sapranno anche loro dell'esistenza del Keyblade, dei Mondi, degli heartless, di tutto? O hanno semplicemente trovato un bambino per strada e lo hanno adottato come gesto di buon cuore? Perché a me?! PERCHÉ?!
Mi rendo conto che sto effettivamente urlando e tento di calmarmi. L'ultima cosa che voglio è svegliare tutta la Torre Misteriosa. Devo calmarmi.
Tu, come la Regina, non sei nato sulla Terra.
Devo stare calmo.
Sei destinato a essere il Cavaliere della Regina.
Ti odio, Lea.
Sei solo un fantoccio.
Cosa?
Ormai sei inutile all'Organizzazione.
Sto sognando?
È ora che tu compia ciò per cui sei stata creata.
C'è un uomo davanti a me, indossa un mantello nero, ha i capelli blu e una cicatrice a forma di X che gli corre per tutta la faccia.
Assorbirai i suoi poteri.
Sono dentro a uno strano tubo di ferro. Sono immerso in un liquido, ma respiro. Non vedo nulla, ma sento la sua voce.
UCCIDI ROXAS!
NO!
Mi sveglio.

Il ritorno del Keyblade [INTERROTTA. VERSIONE RIFINITA IN &quot;OBLIVION&quot;]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora