Capitolo 3.

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Il Sole d'autunno filtrava dalle finestre del dormitorio Grifondoro come una carezza sul viso di Harry che era sveglio da un bel pò a contemplare le ombre che si formavano sul soffitto, creando belle immagini. Harry quasi dimenticava di essere colui che doveva affrontare Voldemort, colui che aveva talmente tanto da fare da non permettersi la vita di un'adolescente comune fatta di amori e innocenti stupidaggini, non si era mai neppure preso tempo per se per pensare a cose di questo tipo. Cos'era l'amore per Harry? Per quanto si sforzasse l'unico pensiero che lo collegava a quel concetto era il profumo che man mano diventava una ossessione curiosa da voler sfamare e conoscere, e ci avrebbe messo una giornata intera steso immobile su quel letto a rifletterci per venirne a capo se non fosse stato per Ron che con un urlo lo aveva scaraventato a faccia spiaccicata per terra.

«Ma che problemi hai?» chiese Harry alzandosi dal pavimento mentre strofinava la parte del viso dolorante con il palmo della mano.
«La lettera per Hermione! È sparita!» rispose agitato mentre buttava in aria i cuscini e coperte del proprio letto nel disperato tentativo di ritrovarla.
«La lettera per Hermione?» domandò Harry confuso mentre cercava la propria uniforme in mezzo al casino che si era venuto a creare.
«Si! Sai...dopo le tue parole di ieri, avevo pensato che magari avevi ragione, che valeva la pena provare. Ma..» Si interruppe Ron grattandosi il capo chino imbarazzato.
«Sappiamo entrambi che non sei una cima con le parole e che se ci avresti provato non sarebbe andata a finire nei piu rosei dei modi» concluse Harry completando per lui la frase.
Ron sollevò lo sguardo verso l'amico annuendo piano «Ecco. Proprio per questo ho deciso di mettere per iscritto quello che provo, ci saranno pur errori di ortografia, ma Hermione quelli ama correggerli»
Harry fu sorpreso da quelle parole e si fece sfuggire un sorriso «Non so se ciò che hai detto sia una cosa assurdamente romantica o assurda e basta» scherzò poi all'amico che sorrise a sua volta, ma il suo volto assunse quasi immediatamente l'espressione tormentata.

«Devo averla persa in biblioteca» continuò sentendo montare l'agitazione.
«Tu vai in biblioteca?!» chiese Harry esterrefatto. «Amico, l'amore ti fa male» Non sapeva il motivo, ma Harry si sentiva felice, l'amore era un'argomento che non toccava spesso con tutto il casino che aveva in vita non gli era permesso nemmeno pensarci troppo e solo vedere il suo amico così preso dalla sua migliore amica lo rendeva gioioso ma anche un pò...solo, ma quello era un'aspetto a cui aveva fatto il callo fin da bambino.
«Bhé si..» rispose Ron sempre più imbarazzato «Non sono un'asso nemmeno in originalità e pensavo che la biblioteca potesse aiutarmi.»
«Va bene, ho capito» disse Harry pensoso grattandosi il mento con una mano «Andremo a controllare in biblioteca dopo la colazione, al momento è chiusa e inoltre il mio stomaco proclama cibo»

Harry e Ron arrivarono nel giro di pochi minuti alla sala grande, l'atmosfera eccitata del primo giorno ad Hogwarts sembrava essere sfumata in tempo record, tutti erano immersi in quella che ormai era per tutti una enorme, mega normale colazione a base di..bè a base di tutto. Solamente alcuni ragazzini del primo anno non si erano ancora abituati alle stramberie della scuola e alcuni di loro saltavano ancora sul posto mentre il fantasma della propria casa appariva accanto a loro per chiacchierare delle notizie mattutine; Questo capitava in quasi tutte le case, tutte tranne in Serpeverde dove i studenti nuovi si erano già perfettamente amalgamati alla maschera perfettina tipica delle Serpi, molti di loro si erano già riuniti intorno a Malfoy che a quanto pare veniva visto come il simbolo da seguire della casa e lui non si lasciava sfuggire l'occasione per vantarsi di chissà quale perfidia.

«Oggi Malfoy sembra abbastanza allegro» disse Harry risorto dai propri pensieri non facendo a meno di notare l'animosità del re serpeverde che si pavoneggiava con i propri compagni mentre mimava qualcosa con le posate.
«Ne avrà combinata un'altra delle sue» rispose Ron scrollando le spalle, probabilmente troppo occupato a pensare alla lettera per dar spazio nei propri pensieri a Malfoy.
«Allora mi dai ragione, Draco sta tramando qualcosa»
«Draco?» domandò Ron indignato come se avesse pronunciato il nome di Voldemort.
«Malfoy» si corresse subito Harry a disagio. Come se avesse sentito il proprio nome il soggetto in questione si drizzò sul posto puntando gli occhi vitrei su quelli di Harry che a sua volta si sentì piú a disagio di prima, seguì Ron a ruota per sedersi insieme agli altri della loro casa per la colazione ma la sensazione che lo sguardo di Malfoy non lo lasciasse un secondo lo rese assurdamente impacciato, per prima cosa si ritrovò seduto senza fare troppi danni per miracolo in quanto prima di arrivare al posto inciampò diverse volte nella sua stessa divisa, una volta seduto aveva rovesciato i bicchieri più vicini, fortunatamente Hermione era pronta ad intervenire con un incantesimo di pulizia, infine stava rischiando perfino di affogarsi con un pò tutte le portate.
«Ehy amico ma che ti prende?» Chiese Ron preoccupato per il comportamento di Harry. «Dovrei essere io quello in tilt per la preoccupazione, invece guarda, mi sono solamente sporcato per sbaglio la divisa..ma quello succede quasi ogni giorno» continuò ormai non più imbarazzato per le proprie azioni.
«Non sono preoccupato per la tua lettera» rispose Harry cupo continuando a puntare lo sguardo sulle pietanze davanti a sè. Ron parve offeso dalla risposta ma non glielo fece notare «Allora che succede?» chiese abbattuto.
Harry non rispose, spostò lo sguardo sul suo amico poi con coraggio su quello di Malfoy nella speranza che non lo stesse guardando e che quella che sentiva fosse solamente un'orrenda sensazione. Ma Malfoy non aveva distolto l'attenzione sul prescelto nemmeno una volta nell'arco di quel tempo e quando il loro sguardo si incrociò sorrise spavaldo. Ron che solo ora sembrava aver capito a chi era rivolta l'attenzione dell'amico si illuminò nuovamente in viso. «Ho capito!» urlò strattonandolo al braccio, ma dovette abbassare la voce quando Harry lo guardò in cagnesco dopo essere trasalito «Pensi che la lettera l'abbia Malfoy! Per questo eri distratto, sta tramando sicuramente qualcosa e non sei preoccupato perché lo smaschererai» continuò Ron eccitato ma con tono controllato.

Amortentia. - Italian Drarry Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora