Capitolo 18.

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Hermione e Ron non erano mai stati così frustrati nel cercare di aiutare il loro migliore amico. Nel corso degli anni hanno dovuto affrontare scacchi assassini, Troll puzzolenti, e chi più ne ha più ne metta. Ma cercar di fare parlare il loro perfido professore sembrava l'impresa più ardua di tutte; Innanzitutto il professor Piton era arrivato in ritardo alla lezione, insolitamente, se fosse stato uno dei suoi studenti non si sarebbe fatto scrupoli ad togliere una buona quantità di punti.

Ma il motivo era un valido motivo. Draco Malfoy si era svegliato dal suo coma. Harry avrebbe dato di matto una volta tornato ad Hogwarts, aveva ribadito più volte che doveva essere lui lì presente al suo risveglio, ma questo non gli era stato permesso, avrebbe avuto un motivo in più per accusare Piton data la tempistica.
In quella classe era regnato il caos. C'era chi chiedeva come Draco si sentisse, chi implorava il permesso di fargli visita, chi si lamentava del ritardo della lezione, chi fissava la porta con il timore che il biondo Serpeverde tornasse e poi c'era Piton che fissava l'intera classe in silenzio tombale, Hermione e Ron erano già pronti a subire una strigliata epocale, ma quella non avvenne. Piton si limitò a mettere a tacere la classe e iniziare una nuova lezione come se niente fosse, Ron non aspettava altro che Piton prendesse la bacinella che Harry aveva nascosto tra i suoi recipienti così da poter usufruire della Felix Felicis, ma la bacinella sembrava non esserci. Che Piton abbia capito cosa fosse? O che semplicemente non l'avesse riconosciuta come propria?
-E adesso che facciamo?-chiese Ron con fare agitato -La usiamo comunque? Magari otterremmo ugualmente dei risultati-
Hermione scosse la testa -Sono sicura che la Felix ci potrebbe tornare utile in un momento più importante, non importa ciò che dice Harry-
-Probabilmente non avrebbe funzionato, Piton è un ottimo Occlumante- rispose Ron rassegnato.
-E' comunque strano, Piton non ha spiccicato una parola da quando è entrato in classe. Ha solamente comunicato il motivo del suo ritardo e la lezione da ripassare. Forse ha davvero capito che qualcuno sta cercando di ottenere delle informazioni da lui-
-Non saprei proprio- rispose il ragazzo dai capelli rossi.
-Che ne dici se... - Hermione sapeva che la proposta che stava per fare avrebbe mandato su tutte le furie il suo ragazzo, ma al momento non trovava soluzione più logica da proporre. - Che ne dici se andiamo a fare visita a Malfoy dopo la lezione? Magari lui può dirci qualcosa in più. Se è vero che è cambiato e che tiene ad Harry non avrà nulla in contrario a rispondere a qualche nostra domanda, se così non fosse magari i sospetti di Harry e i tuoi non erano poi del tutto infondati-
-Malfoy non ci dirà mai niente, neanche fosse uno stinco di santo- rispose lui rabbioso.
-Vale la pena Tentare. -

Così, finite le lezioni, si indirizzarono subito in infermeria.
-Spero che Harry torni presto- disse Ron agitato. Sicuramente temeva le reazioni di Draco senza la presenza dell'amico.
-Andiamo- rispose Hermione bussando alla porta. Attesero svariati minuti ma nessuno rispose.
-Starà dormendo?- chiese.
-Io dico di andare- disse Ron già pronto a girare i tacchi.
-No, Entriamo.- tirò il ragazzo dalla divisa e lo trascinò dentro.
Al suo interno però non c'era Draco Malfoy ad accoglierli, bensì la Madre. Narcissa Black era seduta al lato del letto che era appartenuto a Draco per un bel po' di giorni, fissava pensierosa una finestra davanti a sé, in attesa.
-Mi scusi- avanzò Hermione a disagio, non si aspettava di trovare Narcissa sola senza il figlio, ma magari era semplicemente andato al bagno. -Abbiamo saputo che Draco si è rimesso, volevamo sapere se stesse bene-
Narcissa si girò verso i due ragazzi e li squadrò da capo a piedi prima di rispondere.
-Avevo chiesto al professor Piton di non far entrare nessuno per almeno ventiquattro ore-
-Malfoy deve riposare immagino, ma lui dov'è?- rispose il ragazzo Grifondoro, sospettoso.
-Non credo siano affari tuoi, Weasley. Non mi risulta che voi due siate amici di Draco, sbaglio?-
Hermione avrebbe dato un calcio in pien sedere al suo ragazzo se solo in quel momento avesse potuto. Ostinarsi a chiamare Draco per cognome non poteva essere d'aiuto nel convincere la madre del loro interesse amichevole nei confronti del figlio. Inoltre il padre di Ron e quello di Draco si odiavano a morte, non ci voleva proprio la presenza della moglie in quella stanza.
Hermione si guardò in torno in cerca di qualche indizio che le rivelasse dove Draco potesse essere andato a cacciarsi. Il suo sguardo però si bloccò sul comodino al fianco al letto del ragazzo. La bacinella che Harry aveva rifilato a Piton era poggiata proprio lì sopra.
-Quella cos'è?- chiese Hermione senza girarci intorno, presa dall'agitazione. Narcissa seguì la direzione indicata dal dito di Hermione.
-E' una bacinella, c'era la medicina di Draco dentro- alzò un sopracciglio la donna.
-Ed è stato il professor Piton a prepararla?-
-Certamente, se non fosse per lui mio figlio non si sarebbe ancora rimesso-
-E ci credo- farfugliò Ron sottovoce.
-Bene, allora noi andiamo, grazie e arrivederci, saluti Draco da parte nostra- disse Hermione di tutta fretta, trascinando Ron fuori dall'infermeria così come lo aveva precedentemente trascinato dentro.

Amortentia. - Italian Drarry Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora