CAPITOLO 2°

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Quando mi svegliai era circa mezzogiorno.

La mia voglia di non fare un cazzo di niente aumentava, eppure mi cambiai.
Mi misi una felpa nera enorme, dei semplici jeans strappati, e le mie solite vans blu scure. Andai in bagno e mi diedi due pettinate, presi le chiavi ed uscii di casa, per prendere un po'di aria fresca.

Abitavo in periferia, e per qualche strano motivo decisi di inoltrarmi nella città, piena di smog, persone che ti rompono il cazzo, e macchine rumorose.
Camminavo sempre a testa bassa, con gli occhi puntati sull'asfalto.
Un gran fracasso attirò la mia attenzione, e distolsi lo sguardo da terra.

Stavo passando davanti alla mia ormai ex-scuola. Tutti i ragazzi si ammassavano all'ingresso per uscire. Riconobbi 1,2,3,4 ragazzi...li fulminai con lo sguardo, anche se dentro di me stavo morendo.

Erano loro...quelli che mi deridevano... che mi insultavano...avevano reso la mia vita un inferno...abbandonai la scuola per colpa loro...fanculo.
Si accorsero di me, e iniziarono a ridere tra di loro.

Sentivo i miei occhi diventare lucidi, la vista mi si appannò.
I ricordi mi riaffiorarono nella mente.
Sentivo lacrime inizare a scendere.
Aumentai il passo, tornando verso casa.
Vidi l'asfalto assumere piccole macchie scure.
Guardai verso il cielo, stava per piovere.

Mi misi a correre ed arrivai a casa in poco tempo con il fiatone, e mentre infilavo le chiavi nella serratura ero a disagio. Mi sentivo ancora osservata.

Vai a farti curare, non c'è nessuno che ti sta fissando》

Entrai in casa, guardandomi freneticamente intorno.
Mi appoggiaimcon la schina alla porta, sospirando.
Le lacrime calde iniziarono a rigare di nuovo le mie guance. Non capivo...perché sto provando dolore? Non mi dovrebbe importare nulla di quelle teste di cazzo che ho visto poco fa...in teoria.
Il mio stomaco brontolò, in effetti non mangio da ieri sera. Ho fame.
Mi catapultai in cucina, cercando qualcosa nel frigo. Nulla di interessante.
Cercai ancora finchè trovai una pizza surgelata nel congelatore, la misi in forno e in 15 minuti fu pronta. La mangiai voracemente e mi buttai sul divano.
Essendo una persona poco normale, presi il cellulare e misi la sveglia per le 3 di mattina.
Credo che mi addormentai verso le 17.30.

Il suono stridulo mi svegliò, stavo per prendere un infarto.
Sbadigliai, mi stiracchiai e mi misi a sedere sul divano, ancora assonnata, fissando il vuoto davanti a me.

E se mi seguissero?》
《E se volessero darmi ancora fastidio?》
《E se fosse il killer che mi stalkera?》
《E se...》
Decine di domande mi frullavano in testa, non riuscivo a rispondere a nessuna di queste.

Mi alzai e uscii di casa senza fare colazione. Camminai a caso per le strade ancora avvolte nel buio notturno.
Era strano quanta tranquillità riuscisse a mettermi quella situazione. Nessun rumore, nessun essere vivente, solo io e l'oscurità, interrotta dai lampioni che illuminavano piccole porzioni d'asfalto.
Sentii qualcuno avvicinarsi, ma non mi sentivo a disagio. Continuavo a guardare per terra. Quando vidi l'ombra dell'essere mi girai di scatto, ma non trovai nulla.

Altre allucinazioni, andiamo bene!》pensai.

Non incontrai nessuno. Manco un assassino trovo, questa è sfiga.
Tornai a casa, delusa dell'accaduto. Speravo altro.

Ciao bella genteh
Aggiorno sempre tardi e.e
Vabbbbbbbeh
Capita
Vado a scrivere altro perché non c'ho sbatti di fare qualcosa di utile al mondo :D
(Mi scuso sempre per eventuali errori di battitura, ma sono le 11 e mezza di sera, capitemih XD)
Byee~


Can You Love Me?|| Laughing JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora