Oggi {Luc}

10 2 0
                                    

È da quando l'ho incontrata che l'avevo capito: avevamo qualcosa in comune.
La morte non si affronta mai allo stesso modo, è la sconfitta dell'essere umano contro la natura, ecco cos'è la morte.

Alaska è seduta al mio fianco e stringe fra le mani la sabbia. Quasi non riesco a vederla, ma sono sicuro che i capelli bagnati le ricadano sul viso ed abbia la testa china: non riesce a guardare nulla, forse sta ripensando ai giorni trascorsi con suo fratello. In questo momento non so che dirle, meglio stare zitti. Anche io mi perdo fra i ricordi di mia madre e sento di nuovo il suo tocco delicato sul mio viso, il profumo Chanel, il suo sguardo attento nei miei occhi lucidi.

Mi alzo. Non se ne accorge neanche. Devo essere forte e trascinarla via dai suoi incubi. Lei può ritornare a vivere. La smuovo leggeremente per le spalle ed eccola che mi osserva stranita.
- Se vogliamo tornare a casa prima di domani mattina dovresti alzare il culo e seguirmi.-
- Non vuoi sapere cos'è successo dopo?-
- Perchè, vorresti raccontarmelo?-
- Beh... Tutti lo chiedono, di solito...-
Chissà i suoi genitori come avranno reagito. O sono degli stronzi patentati che l'hanno lasciata a morire, oppure si saranno stretti insieme intorno al dolore e l'avranno superato insieme.
Mi sa più la prima opzione, altrimenti Alaska non sarebbe arrivata a questo punto.
- Si, appunto interessa a tutti. Mi deludi, sai? Conoscendomi nessuno mi avrebbe confuso con "tutti". Adesso muoviti e andiamocene da qui.-
-....Okay...-

Tutto cambiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora