L'inizio della fine

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Non ho paura, non oggi.

Sono qui, non so dove; con dei ragazzi, mai visti.

Il cuore batte a mille e la testa scoppia, non capisco nulla; é come se fossi in un altro mondo, il mio....il dolore non esiste,l'odio non ha posto,l'amore é per tutti,siamo uguali sempre e comunque,con chiunque....l'importante non è chi sei, tanto non se ne frega nessuno, ma cosa fai.

Se mi fossi vista oggi qualche mese fa non mi sarei riconosciuta....i capelli di un castano color miele li ho sempre portati lunghi, fin sulla schiena; mi piaceva truccarmi ma non troppo, solo un po' di mascara ed il rossetto rosa; gli occhi brillanti pieni di speranza, una promessa per il futuro; non ero troppo alta,però molto magra grazie alla danza.

La danza....non era solo uno sport, era uno stile di vita; si, tredici anni della mia vita buttata inutilmente in lezioni, sudore, stress, paure, invidie, competizione. Tredici anni vissuti in una sala, a provare e riprovare gli stessi pezzi, a dannarsi perché un passo non riusciva; mentre vedevi i tuoi compagni crescere, cambiare, migliorare, andare avanti.....in quei momenti mi sentivo vuota, senza anima, impaurita da ciò che non sapevo fare.....ma era con la danza che esprimevo me stessa. Le due facce della medaglia. Ecco cos'era la danza. Ed era così che mi sentivo ora.

Cosa ci facevo in quel posto abbandonato da Dio?! Cosa c'entravo io con tutto quel fumo e quella gente che si drogava?

I capelli corti e neri, gli occhi spenti, senza sogni, cerchiati da occhiaie e trucco nero, pesante come la mia vita; accovacciata in quel buco....da quanto!? Secondi, minuti , ore, giorni, mesi,anni?! Sembravo ancora più bassa, ricurva sulle mie ginocchia; le guance irrigate da rivoli scuri, infossate.

Quella ero io!?

Si, quella ero io.... Per tutto il tempo mi ero solo nascosta, mi ero negata, odiata...non c'era molta differenza adesso....mi odiavo comunque.

- Hey Alaska.....ne vuoi un'altra?-

Non riuscivo ad alzare la testa, pesava troppo; intravedevo soltanto gli occhi verdi e lucidi di Luc, che spiccavano sulla sua carnagione scura e sui capelli castani e ricci. Ne ero così attratta, dal suo broncio, dalle sue battute stupide, dalla sua personalità introversa.... All'inizio mi tenevo alla larga da lui, di certo non era il mio tipo, anche se aveva una certa influenza su di me, fin dal primo sguardo, dal primo giorno.

- Rispondi almeno -

Da allora mi aveva sempre trattato una merda, appena c'eravamo rivolti un timido ciao ai corsi di greco; aveva un potere che nessun altro poteva esercitare su di me, mi ipnotizzava e in quei momenti poteva chiedermi qualsiasi cosa.... Mi fidavo ..... Non so come ci riuscisse; troppe persone mi avevano tradito e lasciata morire in silenzio, ma lui mi faceva sentire al sicuro, serena, non fragile, esposta, impaurita ......

- Te l'avevo detto.....È troppo piccola per queste cose.....Troppo debole -

Alzai di scatto la testa. Ma sapevano cosa avevo superato!? Cosa stavo cercando di superare, fallendo?! No, loro non sapevano un cazzo. Una ragazza della mia etá non sarebbe andata avanti dopo tutte le delusioni che avevo subito, dopo il dolore che mi portavo dentro da anni.... Tutta quell' agonia quando avrebbe avuto fine!?

Con Luc potevo fare quello che volevo, nessuno se ne importava delle mie azioni, nè lui, né i suoi amici mezzi drogati, meno qualche volta.

- Sto bene. -

La voce era roca, assente, irriconoscibile.

- Beh, non pare. Ci voleva tanto a rispondere?! Se ti capita qualcosa io non so nulla.... Hai capito? Sei tu quella che l'ha voluta quella merda..... Non riesci a reggerla. -

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