10.

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Trovò Zett accanto a Yoda, che gli dava pacche sulla spalla. «Maestro Yoda, siete sopravvissuto!». Anche lui sembrava sollevato nel rivederla: «Herzebeth, molto per te abbiamo temuto, per fortuna viva tu sei!»
«Chi altri è sopravvissuto?»
«Per quanto ne sappiamo io, tu, il piccolo Padawan e il Maestro...»
«Herzebeth!», avanzò una voce.
Yoda sorrise e completò la frase: «... Kenobi, che appena finito di manomettere il segnale, lui ha.»
Herzebeth si buttò tra le braccia del Jedi, sollevata oltre ogni dire. «Temevo ti avessero uccisa.»
«Sapevo che eri ancora vivo, Obi. Ne ero certa, non potevi morire.»
«Ragazza, la tua mano... chi è stato a fare tutto ciò?»
«Controlla tu stesso nei nastri della sorveglia... ZETT!»
Il Padawan correva già via, con la spada laser accesa. Herzebeth fece per andare a sostenerlo nella battaglia, ma Yoda la fermò. «Non possiamo permetterci di perdere anche te. Lascia il bambino al suo destino.»
«Maestro, ma è un bambino!»
«Meglio una donna formata come te che un bambino, in una guerra, è. E' una cosa brutta, ma è la verità.»
Lei fece qualche passo indietro, guardando la luce verde della spada di Zett sparire. Senza togliere gli occhi dalla porta disse ad Obi-Wan di controllare quei maledetti nastri. «Solo dolore lì troverai.», lo mise in guardia Yoda. La donna sospirò avvicinandosi ad Obi-Wan per sostenerlo non appena avrebbe visto chi fosse stato l'autore di quello sterminio.


«Ho visto abbastanza.»
La mano tremante di Obi-Wan staccò il video. L'ologramma di Anakin inginocchiato davanti a Palpatine scomparve, ma Herzebeth restò a fissare quel punto per qualche altro secondo. «Non è possibile, perché l'ha fatto?».
Yoda si voltò verso la donna che, sentendosi osservata, scosse la testa per riprendersi e ricambiò lo sguardo, per poi guardarlo allontanarsi. Obi-Wan le prese le spalle, guardandola negli occhi. Lei vide i suoi, lucidi e disperati, e poté solo immaginare il dolore che stava provando in quel momento. «Herzebeth, perché l'ha fatto?»
«Per amore. Padmé è incinta e nelle sue visioni ha visto che moriva dopo il parto. Lord Sidious ne ha approfittato.»
«Per amore...»
«Non è la brama di potere a condurlo nel Lato Oscuro, ma l'amore.»
Obi-Wan sostenette lo sguardo di quei gelidi occhi azzurri, le accarezzò la guancia. «Non capiterà con noi.»
«Non deve capitare a te. Io sono già stata contaminata da quel Lato della Forza e ne sono uscita solo perché non ho conosciuto il Lato Chiaro. Ma un Jedi non reggerebbe, per quanto potente sia.»
«Pensi a Dooku?»
Lo guardò, stupita dal fatto che anche in un momento come quello riusciva a non pensare a sé stesso ma a lei. «Lui era un Jedi, non ha retto, ma avrebbe voluto farlo. Era una brava persona. Sidious sentiva che stava per cambiare e l'ha fatto uccidere.»
«Mi dispiace non essere stato lì a sostenerti come tu hai fatto con me ora.»
«E' passato, ora so che sta bene ed è finalmente in pace, lontano da ogni influenza negativa di Palpatine. L'unica cosa che ora conta è fermare Anakin.»
«E dobbiamo darti una nuova mano.»
Herzebeth alzò il braccio e guardò il polso bruciato. Si era completamente dimenticata della ferita, la tecnica che i Jedi usavano nelle battaglie per non sentire il dolore delle ferite funzionava alla perfezione. Ma, ora che la guardava, perse la concentrazione e cadde in ginocchio dal dolore. Obi-Wan le strinse il braccio e le chiuse la bocca con una mano. «Rilassati, respira, appena torneremo a casa ne avrai un'altra e ti passerà il dolore.»
Lei lo guardò e annuì. Il Maestro tolse la mano dalla sua bocca, lentamente. «Ecco, brava. Ora però andiamo, non possiamo perdere altro tempo.»


Herzebeth uscì dalla piccola infermeria che si trovava nel palazzo della Senatrice ancora stralunata. Guardava la mano metallica che le avevano impiantato e la muoveva lentamente come se non fosse la sua. Yoda le andò incontro. «L'abitudine serve, per queste cose.»
«E' così... strano avere una mano artificiale. Mi sento incompleta.»
«Le migliori nel campo esse sono. Molti Jedi i propri arti perdono in battaglia.»
«Considerando che per disarmare l'avversario il modo più veloce è quello di tagliare una mano o direttamente il braccio...»
Yoda annuì e si incamminò nel lungo corridoio, seguito dalla giovane. «Maestro Yoda, qual è la nostra prossima mossa?»
«Trovare Anakin dobbiamo.»
«Cosa gli succederà?»
Lui sospirò. Dopo un po' le rispose: «Il Maestro Kenobi deve considerare la sua pericolosità. Se lui pericoloso è, stare vivo non può.»
Herzebeth si fermò. «Obi-Wan deve andare ad affrontare Anakin da solo?»
«Il suo Padawan era, chi meglio di lui lo conosce?»
«Anakin è diventato un elemento molto pericoloso. Maestro, non possiamo rischiare di perdere anche il Maestro Kenobi.»
«Lui solo sconfiggerlo può.»
«Posso andare con lui.»
Yoda si fermò. «Lo stesso sentimento di tua madre, in te sento.»
Lei stette in silenzio, abbassando lo sguardo. «Anche Obi-Wan Kenobi questo sentimento per te prova.»
«Non possiamo farne una colpa a nessuno, Maestro.»
Lui scosse la testa. «Pericolosa tu sei per lui. Se tu andassi ad affrontare Anakin con Obi-Wan, solo la sua distrazione otterresti.»
Herzebeth dovette ammettere la resa. Yoda aveva ragione, avrebbe cercato di proteggerla e non si sarebbe concentrato su sé stesso. Se non ci fosse andata aveva qualche possibilità in più di tornare vivo. «Herzebeth, una cosa di cui non ti avevo parlato c'è.»
«Sì, Maestro?»
«La nube che ricopriva il tuo futuro schiarita si è.»
Con il cuore in gola, Herzebeth sostenne lo sguardo del Gran Maestro. «E?»
«E la tua morte ho visto. Un destino condiviso, è...»
La donna stette in silenzio in mezzo al corridoio, in piedi, ringraziando Yoda mentalmente per non essere stato più esplicito. Lui, invece, se ne andò sconsolato.


Obi-Wan e Padmé quasi le andarono addosso. «Ehi, ehi, piano! Dove andate?»
Padmé, con gli occhi gonfi dal pianto, si girò verso di lei. «Mustafar.»
Obi-Wan le mise una mano sulla spalla e la fece voltare. «E' lì che Anakin è andato.»
«Lo ucciderai, vero?», gli sussurrò Herzebeth.
Lui annuì lievemente. «Non posso fare altrimenti.»
Ebbe l'impulso di baciarlo, pensando che potesse essere l'ultima occasione per farlo, ma piuttosto si allontanò di qualche passo. Non poteva lasciare che Obi-Wan si distraesse, non ora. «Tornerò.», disse poi lui. «Tornerò. E' una promessa.»
Scappò via con Padmé, girandosi indietro per sorriderle solo una volta. Herzebeth sperò che Obi-Wan avrebbe mantenuto la promessa, ma soprattutto sperò che lei sarebbe stata ancora lì per constatarlo. 



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