Obi-Wan scese dalla navicella ancora sconvolto. Aveva ucciso il suo Padawan. Aveva praticato il Mou Kei, il Segno di Contatto proibito, sul suo unico Padawan. Decise in quel breve secondo che non avrebbe mai più avuto allievi da quel momento in poi, non ce l'avrebbe fatta a guardare un altro ragazzo con gli stessi occhi con cui guardava Anakin Skywalker. Non sapeva nemmeno se l'avesse ucciso o meno, l'aveva semplicemente lasciato lì, solo, a bruciare. I suoi pensieri lo lasciarono per un po' in pace solo quando vide correre verso di lui Herzebeth. Si abbracciarono.
«L'ho fatto.»
«Hai fatto ciò che dovevi, Obi. Non sentirti in colpa.»
«Era il mio Padawan, ciò che di più vicino avevo ad un fratello.»
«Non era più lui, il Lato Oscuro l'aveva completamente cambiato. E' stato lui a tagliarmi la mano, lui ad uccidere gli Iniziati.»
Obi-Wan prese delicatamente la mano metallica della donna e la strinse, guardandola negli occhi. Una voce ruppe il momento: «Signore, ci sono problemi nell'ala ovest.»
Herzebeth si scostò dall'abbraccio. «Vado io, tu vai da Padmé. Sta morendo.»
«Sta' attenta, ho una brutta sensazione.»
«Tu e le tue brutte sensazioni siete adorabili.»
Rise e corse verso l'ala ovest della piattaforma. Lo sguardo di Obi-Wan indugiò su di lei finché non sparì, sperando che quella brutta sensazione svanisse presto.
Herzebeth rallentò quando arrivò sulla piattaforma dell'ala ovest. Si guardò attorno ma non vide nulla di strano. Stava per richiamare i soldati quando un brivido le percorse la schiena. Lo stesso brivido che aveva sentito dieci anni fa a Tatooine. «E così sei tornato.»
«Non posso starti lontana, mia bella Herzebeth.»
Lei accese la spada e si girò verso Darth Maul. «Nemmeno il Sai Tok ti può fermare, a quanto pare.»
Lui sorrise e si alzò leggermente la tunica, mostrando la gamba meccanica. «E' stata una fortuna trovare uno stupido che ha recuperato la mia parte superiore, appena in tempo. Quando avrò finito con te, stai pur certa che il tuo caro Jedi me la pagherà.»
«Non farò il suo errore, ti taglierò in pezzettini più piccoli.»
Herzebeth si voltò e partì all'attacco. Immediatamente Maul accese entrambi i laser della sua spada, appena in tempo per parare il colpo inferto dalla donna. I due laser rossi cozzarono, fu un susseguirsi di colpi velocissimi e letali parati da ambo le parti. Herzebeth piroettava e schivava con grazia maestosa i colpi e gli affondi del Sith, ma anche lui, agile e veloce, non era da meno. La danza continuò per tanto tempo ancora, nessuno dei due voleva darla vinta all'altro. Questa volta Herzebeth non sarebbe scappata. «Lord Sidious mi darà una cospicua ricompensa se gli porterò la tua testa mozzata.»
La donna si abbassò e saltò sospinta dalla Forza, facendo una capriola e atterrando dietro a Maul, che sferrò un colpo prontamente parato da lei. «Dovrai farne a meno, mi dispiace.»
Herzebeth usò la Forza per spingerlo dall'altra parte della piattaforma, ma il Sith rotolò e si fermò prima di arrivare al bordo e perdere l'equilibrio. Prese la rincorsa e le si lanciò contro, lei deviò il colpo. Darth Maul fece roteare l'asta e cercò di mozzarle la mano, ma fortunatamente si avventò su quella metallica. Herzebeth sorrise, fiera di aver consigliato il Cortosis ai medici. Fece una piroetta e fece cozzare la sua spada contro una delle sue due lame. Lo guardò dritto negli occhi, quegli orrendi occhi gialli, gli stessi occhi che dieci anni fa hanno guardato suo padre morire. La rabbia stava per travolgerla, ancora.
Improvvisamente lasciò che Maul vincesse quel piccolo scontro con le lame e gli bruciò la guancia. Lui barcollò, lei ne approfittò per scagliargli il colpo mortale. Finalmente era lì, inerme.
Ma Maul parò il colpo e fece spostare la lama della nemica verso la sua gamba, in modo da parare il suo attacco. Aveva calcolato tutto ed Herzebeth se n'era accorta, la rabbia lasciò il posto alla paura.
Prima che potesse replicare le arrivò un pugno sul naso. Si portò una mano lì, cercando di riprendere l'equilibrio fece qualche passo indietro. Maul ne approfittò e, guardandola negli occhi, la trafisse con la sua spada.
«Guarda un po' chi arriva...», disse lui, alla fine. Herzebeth cadde in ginocchio, vide che Obi-Wan correva con la spada laser accesa verso di lei, urlandole qualcosa. Maul la prese per i capelli e si preparò a tagliarle la testa.
Obi-Wan cadde a terra con le membra irrigidite. Non riusciva a muoversi, sentì che qualcosa gli impediva di avanzare. Urlò per l'ennesima volta il nome dell'amata, rivide come in un flashback la scena della morte del suo Maestro a Naboo.
Herzebeth, con l'ultima stilla di Forza che ancora non l'aveva abbandonata, aveva bloccato il corpo di Obi-Wan. Non poteva rischiare che venisse ucciso anche lui. Guardò negli occhi Darth Maul, l'uccisore di suo padre e suo, cercava di concentrarsi su qualcosa per non svenire e l'unica cosa su cui poteva farlo era il suo assassino. Maul sorrise. «Addio, vecchia nemica.», e sferrò il colpo.
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Shared Fate
Fanfiction«Mi hanno mandato ad uccidervi, Qui-Gon Jinn. Voi e il vostro allievo.» La giovane Sith Herzebeth fa conoscenza del Maestro Jedi e del suo Padawan. Un legame che inizia quando lei e Obi-Wan erano ancora ragazzini e che si intreccia fino al ritorno d...