4.Mi parli di te?

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Camminiamo.
Lui davanti, cuffie alle orecchie.

Io due metri più indietro.
Mi guardo attorno.
Cuffiette alle orecchie.

Siamo simili.
Vorrei.. Non so.
Conoscerlo.

Cerco di avvicinarmi un po' a lui ..mancano pochi centimetri.. Quasi ..

-SBAAM-

ah.
Sono inciampata in uno stupido ramo!
Non mi sono fatta tanto male..
Ma..

Il ragazzo..lui.. Mi ha presa.
Sono tra le sue braccia.
A penzoloni in aria.

Ci guardiamo negli occhi.
Ho le mani al suo collo e lui mi tiene dalle ginocchia e sotto la schiena.

Quegli occhi.
Sono magnetici.
Il tempo sembra quasi fermato.
Intorno non si muove niente.
Siamo in una landa desolata.

Avvicino la mia faccia alla sua.
Incastrandomi nell'incavo tra il suo collo e la spalla.

-adesso..puoi lasciarmi.

-si

Mi fa scendere.
Sono un po' in imbarazzo.
-scusa..

-perché?

-per essere caduta

-non è colpa tua

-grazie, per avermi preso..intendo

-oh,si ehm.. Prego

Restiamo fermi..
Poi comincia a camminare.. E lo seguo a ruota.
Non mi ero neanche accorta che gli auricolari mi erano caduti.

Mi limito a fissarlo da dietro.
È così..così..

-Ehi,tutto ok?

-cosa? Ehm..si
Dev'essersi accorto che lo stavo fissando.

-si , scusami..Tutto ok

-ok
Cammina.
Non c'è la faccio più, ho fame , freddo e sono stanca.

Gli metto una mano su una spalla.

-Ehi..non è che qui vicino c'è un bar..?
-si..tra mezzo kilometro c'è un locale carino, perché?

-perché ho fame, freddo e sono stanca morta!

Ride.
Aggiungo...
-poi , con te che non mi calcoli ... Che noia!

Mi guarda strano.
Quasi male.

-vorresti che ti calcolassi?
-si, grazie! Visto che penso che per almeno un'altra ora vorrei parlare con qualcuno!
-accontentata!
-grazie.

-come ti chiami?
-Genn
-anni?
-quasi 19

Lo sapevo.

-raccontami un po' di te.
-che vuoi che ti dica?
Che mio padre è morto in un incidente d'auto è che mia madre praticamente è sempre assente perché è perennemente a lavorare?
Che mi sono trovato quel lavoro di merda?
Che non so neanche io perché sono qui con te ?
Questo volevi sapere?
Eccoti accontentata!

Ho una lacrima che mi riga il viso.
-s-scusa.. Io n-non.. Non li sapevo, mi dispiace , non volevo obbligarti .. Scusami io..
-scusami te.. Volevo soltanto conoscermi meglio e io ho dato di matto ..mi dispiace.
E .. Non piangere..

Mi mette una mano sulla guancia e con il pollice mi asciuga la lacrima .

-ehm.. Te invece?
Vuoi raccontarmi qualcosa?

-se non ne hai voglia .. Non ti costringo ad ascoltarmi , sul serio..
-tranquilla, ti ascolto.

Sorride.

-allora,io... Ei Genn, guarda!
Siamo arrivati !! Ah , grazie al cielo!

-entriamo dai vieni.

una piccola porticina di legno, dentro un caminetto, tutto il locale decorato .
Tavoli, tavolini, soprammobili, mensole, l'albero di natale..che bel posticino !

Andiamo alla cassa.
X-salve ragazzi, volete qualcosa?
G-si, io vorrei un capouccino.
X-e leí signorina?
-io.. Una cioccolata calda e una brioche,grazie.

Paghiamo e ci andiamo a sedere aspettando che la cameriera ci porti le nostre ordinazioni.

-non dovevi parlarmi di te?

-si.allira..
Io mi chiamo Rebecca, ho 17 anni..fino a poco fa vivevo in Italia,a In una piccola provincia di Napoli..mi sono trasferita da poco qui.
Mia madre si chiama Rosalie ed insieme ci stiamo preparando a questa nuova vita..ah...

-è tuo padre invece?

Sento una lacrima rigarmi il viso..
-lui..è morto..

-oh.. Io . Scus-
-avevo 9 anni.
Era una sera di Marzo..eravamo in macchina..mi stava riposerà di a casa.. Poi ad un certo punto si è girato verso di me..mi stava parlando, quasi urlando.
Poi ho visto una forte luce e lui che si buttava verso l mia direzione..poi più nulla.
Vuoto assoluto.
Mi sono risvegliata il giorno dopo in ospedale con mia madre seduta sulla poltroncina di fianco al mio lettino.
Mi disse che era morto.

-Rebecca.. Io..
-l so,lo so.dicono tutti "mi dispiace tanto ".. Ormai ci sono abituata..grazie comunque.

-No Rebecca sul serio , mi dispiace,anche a me è successa una cosa simile..e ti capisco . Anche mio padre è morto per lo stesso motivo ..più o meno.ti capisco.

Arriva la cameriera e ci porta la nostra ordinazione.

-grazie.

Diciamo all'unisono io e Genn.

Finiamo e usciamo .
-senti Rebecca..

amore tossico » g.b.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora