42.a thousend years

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Leggete questo capitolo con la canzone «A THOUSEND YEARS» e piangete pure.
Perché ricordate:
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.








"Genn..non te ne andare ti prego.
Io ti amo.
Io..lo so ho sbagliato."
Si allontana sempre di più sotto la pioggia.
Sceneggiatura da film dell'epoca ,quando la ragazza e l'amore della sua vita si devono lasciare perché lui deve partire per andare in guerra.
Però adesso non ci sono guerre .
E lui non è obbligato a partire ma si vuole allontanare da me.
"Ho fatto una cazzata e lo riconosco..GENN FERMATI CAZZO"
Ma lui non si ferma ed è come se il paesaggio andasse sempre più avanti anche stando fermo.
Quel l'effetto dove tu rimani sempre indietro e non puoi raggiungere la meta.
Lui è lontano.
Troppo lontano.
Poi si gira e dal viso di Genn appare il mio, e poi quello di Alex.
Tutto così .
È come una gif che si ripete all'infinito.
Poi si ferma l'immagine e resta Genn.
Un'altra ragazza spunta da non so dove e ..me ne rendo conto dopo che è Cindy.
Gli salta al collo e cominciano a baciarsi.
E adesso invece è come se fossi a due passi da loro.
Non a chilometri di distanza.
E si è azzerato tutto.
Non c'è più distanza corporea tra di noi.
Ma ce n'è molta tra i nostri cuori.
E lui non si ferma.
Continua a baciarla.
"Basta..basta Genn..basta!"
Ma non mi ascolta.
"Basta ti prego"
Ho gli occhi impregnati di lacrime e le mie mani tremano.
Mi guardo il palmo di esse è sto scomparendo lentamente.
Non ci sono più .
E rimangono solo loro due.
E il mio desiderio .
Che ha un nome ben preciso.
Si chiama Genn.
Ma io non ci sono più e la pioggia non mi bagna.
Non lascio impronte nel terreno.
E poi mi vedo dentro una bara.
Vedo mía madre piangere sulla tomba e Genn e Cindy abbracciati.
Che piangono.
E io non ci sono più.
C'è solo il nome sulla mia tomba e una foto sbiadita di me e mia madre è una con Genn.
Poi basta.
Questo è il mio ricordo.
Non ci sono più.

Mi sveglio di colpo con le lacrime agli occhi ma non è un pianto normale.
È un pianto accelerato..forte.. Genn dove sei?
Sento la sua presenza nell'altra metà del mio letto e lo abbraccio .
Lo abbraccio come se non ci fosse un domani perché non si sa mai se si riesce ad arrivare ad un domani.
E lui non dice niente.
Ricambia l'abbraccio.
E per tutta la notte rimaniamo così .
Io a piangere e lui a coccolarmi.

amore tossico » g.b.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora