CAPITOLO 9

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Ero seduta davanti allo specchio con una matita nera in mano mentre ultimavo il trucco, quando sentii il campanello suonare, e subito mia mamma andare ad aprire “Questa è Anna…ma non dovevamo incontrarci davanti al cinema insieme ai ragazzi..?”  pensai mentre indossavo le scarpe sentendo dei passi sulle scale e poi il rumore della porta che si apriva alle mie spalle “Mi chiuderesti la cerniera, da sola non ci riesco” le chiesi mentre chiudevo il cinturino alla caviglia.

Sentii subito due mani calde sulla mia schiena, una sulla spalla e l’altra sulla zip, mi girai lentamente “Tu non sei Anna, cosa ci fai qui?”  in piedi, davanti a me, bello come il sole c’era Luca “Spiacente di deluderti” disse con un sorriso che diceva tutto il contrario.

Mi alzai di scatto, rendendomi finalmente conto che lui era nella mia stanza, per fortuna in ordine “Ma non dovevamo trovarci  tra una ventina di minuti?” dissi ancora un po’ confusa, lui non rispose subito continuava a far scorrere lo sguardo dai miei occhi fino ai piedi allargando sempre di più il sorriso“Sono venuto a prenderti per fare la strada insieme ed è stata sicuramente un’ottima idea” ora il suo sguardo,concentrato sul mio viso, aveva un che di malizioso che contagiò anche il sorriso “Sei pronta?”

“Quasi, mi dai dieci minuti?” “Per fare cosa?? Sei bellissima! Andiamo” si girò verso la porta “Va bene..solo cinque, per favore!” lo guardai implorante “Ok, ma sbrigati!” mi affrettai verso lo specchio, afferrai il rossetto e lo misi stando attenta a non sbavare “Mancano solo i capelli” pensai mentre mi allungavo verso la pinza a forma di farfalla “Non…non raccogliere i capelli” aveva un sorriso tenero, posai la pinza, presi la borsa “Come sto?” gli chiesi facendo una piroetta , a sorpresa me lo ritrovai vicinissimo le sue mani calde sulla vita,le mie si appoggiarono subito suo petto per evitare di cadere “Sei meravigliosa come sempre” mi sussurrò all’orecchio prima di darmi un bacio sul collo, il primo di un sentiero che lo portò alle mie labbra “Vuoi un po’ di rossetto?” gli chiesi in un sussurro prima che mi baciasse, lui sorrise contro le mie labbra, poi mi strinse più vicino a se e posò le sue labbra sulle mie.

La mia reazione fu immediata, feci scivolare le mie braccia, una a circondargli il collo e la mano dell’altra intrecciata ai suoi capelli morbidi;  lui mi strinse ancora di più, eravamo incollati dalle ginocchia alle labbra, nessuno dei sue aveva la minima intenzione di staccarsi fino a quando non sentimmo dei passi sulle scale e subito la porta spalancarsi “Ema!! Ti vuole la mamma!” arrossii “Torno subito” dissi sorridendogli prima raggiungere la porta.

“Tempismo perfetto….ci mancava la sorellina…” mi staccai immediatamente da Emma, avevo il battito accelerato e il respiro corto, passai subito una mano sulle labbra per togliere gli sbavi di rossetto che sicuramente avevo “Torno subito”, disse con il suo sorriso dolce prima di uscire dalla stanza.

Mi sedetti sul puff cercando di rimettere a posto i capelli “Cosa stavate facendo?” mi chiese Laura che non aveva seguito la sorella “E adesso cosa le dico?”  “Ci…ci stavamo abbracciando..” dissi cauto sperando che ci credesse, le mi fissò per qualche istante “Posso abraciarti anche io?” mi chiese con gli occhi spalancati, mi ricordava tanto Emma, si vedeva che erano sorelle.

Io allargai le braccia e lei mi corse incontro, la presi in braccio al volo, lei arrossì e nascose il piccolo viso nell’incavo del mio collo al quale si aggrappò con le sue manine delicate; io le posai una mano sulla schiena per tenerla ferma e poi iniziai a volteggiare, la sentivo ridere piano “Profumi di ciocolato, mi piace il ciocolato” mi disse d’un tratto sorridendo “Grazie, anche tu ai un buon profumo.. di caramelle, mi piacciono le caramelle” poi mi accorsi che Emma era appoggiata allo stipite della porta che ci osservava “Dobbiamo andare, siamo in ritardo” “Tu vai… io voio stare con lui” rispose subito Laura , io sorrisi alzando le spalle come a dire cosa ci posso fare… “E con Pimpi chi ci sta? Si sente solo poverino” “Lui è meio di Pimpi” “Io sono meglio di Pimpi” ripetei subito gongolante “Va bene allora vi lascio e vado da sola, ci vediamo dopo” dopo di che si girò e inizio a scendere le scale “Non la posso lasciar andar via da sola..facciamo così adesso andiamo giù da Pimpi, giochi un po’ con lui..” “No!! Io voio restare con te!!” “Ma dopo torno e giochiamo tutto il tempo che vuoi, ma adesso devo andare, l’ho promesso” lei si appoggiò sulla mia spalla rassegnata “Va bene..”  le diedi un bacio sulla fronte prima di portarla al piano di sotto.

“Hai conquistato il cuore della mia sorellina” affermai dopo aver chiuso la porta alle nostre spalle “Gelosa?”  mi chiese con tono canzonatorio “Forse un pochino…infondo lei bellissima, ha un profumo delizioso,la pelle morbidissima ,è leggera come una piuma, ha due occhioni meravigliosi ..non so se posso competere con lei..non avrei mai dovuto presentartela…che stai facendo???!!! Mettimi giù!!” non lo avevo visto chinarsi su di me, adesso mi teneva in braccio come una principessa “Ti dimostro che ti sbagli” “Portandomi in braccio me lo devi dimostrare?”

“Non ci riuscirei se tu non fossi una piuma, secondo…” disse avvicinando il viso all’incavo del mio collo “hai un profumo delizioso, dovrebbe essere in commercio…” “Adesso mi fai scendere per favore?” lo guardai implorante, ci stavano guardando tutti , mi rimise in piedi delicatamente prima di riprendere a camminare accanto a me“Terzo hai la pelle morbidissima almeno quanto Laura” mi guardava negli occhi mentre mi prendeva per mano e iniziava a tracciare cerchi leggeri col pollice sul dorso della mia mano “Quarto...i tuoi occhi fanno invidia a Bambi, per il quinto punto guardati in giro, osserva le reazioni dei ragazzi quando ti vedono…”

“Ciao ragazzi!” mi girai di scatto, era Anna, raggiante accanto a Lorenzo “Ciao !” Luca li salutò continuando a tenermi per mano “Andiamo?”  chiese l’amica prendendomi sotto braccio.

Arrivati al cinema comprammo subito i biglietti e, mentre i ragazzi si dirigevano verso il bancone per snack e bevande, Anna mi trascinò in bagno senza troppe cerimonie “Devi raccontarmi TUTTO!!!” e accompagnò le parole ad uno sguardo che non accettava repliche“Tutto cosa?”le chiesi facendo finta di non capire “Andate in giro tenendovi per mano, tu sorridi come una cretina ad ogni battuta che fa e poi lui ti guarda in un modo….cosa c’è sotto?” io avvampai all’improvviso, ero stata così presa da Luca in questi giorni che non le avevo più raccontato niente o quasi “Emm…più o meno stiamo insieme..almeno credo...diciamo che è l’inizio di qualcosa che potrebbe diventare una storia a tutti gli effetti..” lei mi guardò per venti secondi buoni senza dire niente , ma io la conoscevo bene, nella sua testa si stava svolgendo un dibattito accanito “Non sembri tanto entusiasta o sicura, sicura che non c’è altro che mi devi dire?” “Certo che ne sono entusiasta! Solo che voglio andarci cauta, mi sentivo esattamente come mi sento adesso quando ho iniziato ad uscire con Marco..e lo sai anche tu come è andata a finire…. Cosa c’è tra te e Lorenzo?” adesso toccava a lei rispondere “Lorenzo??? Cosa ti fa credere che io sia interessata a lui o viceversa?” mi chiese confusa “Beh per quel che riguarda lui basta guardarti per capirlo…e se l’aspetto non fosse sufficiente, basta parlarti cinque minuti  per capire quanto sei intelligente e speciale…per quanto riguarda te… beh ti conosco! Lui non è affatto male…o no?” mi azzardai a chiedergli, lei per tutta risposta sospirò con lo sguardo  “È meglio se torniamo in sala, si chiederanno se tu non sia caduta nel cesso” dissi aprendo la porta, lei si limitò a guardarmi male mentre tornavamo dai ragazzi.

L'occhio della FarfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora