Capitolo 10

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 Di comune accordo avevamo scelto una commedia, un film leggero perfetto per quattro risate in compagnia; dopo quasi due ore stavamo uscendo dal cinema tra risa e schiamazzi: io mano nella mano con Luca , Anna e Lorenzo, accanto a noi, continuavano a sfiorarsi “accidentalmente” .

La prima ad accorgersene fu lei –Emma …a ore nove- io votai di scatto la testa verso sinistra –Cazzo- sussurrai appena lo individuai in mezzo alla cerchia della quale facevo parte fino a qualche tempo fa.

Davanti ai miei occhi comparvero scene della mia vita passata, come un film mandato in high speed, rividi i giorni bui passati dopo la rottura, le discussioni e tutto il resto.

Questa volta, insolita eccezione, non stavo male, non volevo nascondermi sotto le coperte e affogare il cuscino di lacrime no…ero tranquilla e vagamente felice.

-Ciao Emma, sei bellissima come sempre…vedo che ti sei fatta dei nuovi amici…-ma non guarda più me, ma Luca al mio fianco, avevo lo sguardo duro, probabilmente aveva capito chi aveva davanti -Perché non hai risposto ai miei messaggi o alle mie chiamate? Pensavo che avessimo chiarito…- riprese placidamente guardandomi negli occhi mentre posava una mano sul mio braccio –Quali messaggi? Se mi fosse arrivato qualcosa, ti avrei certamente risposto... credimi- appoggiai la mia mano sulla sua, fingendomi confusa e sinceramente dispiaciuta – Possiamo rimediare dolcezza-disse subito, con un luccichio malizioso negli occhi Luca al mio fianco stava per intervenire ma Anna lo blocco subito e gli sorrise complice – Grazie, ma no grazie- risposi mentre percorrevo il suo corpo con un sguardo disgustato –Come sarebbe no? Che ne è stata della mia dolce Emma?Avanti... possiamo sistemare tutto... - –Io non credo… e non ti sto dicendo di no perché voglio fare la difficile, o perché ho altri piani ma perché sei un idiota egocentrico che farebbe un favore a tutti se si togliesse dalle palle una volta per tutte- ero fiera di me per non aver fatto scenate e non aver alzato la voce.

Era ancora lì quando allacciai le braccia intorno al collo di Luca e lo baciai come se fossi soli in una stanza e non in mezzo ad una piazza con un sacco di gente che ci guardava; lui ricambio prontamente prendendomi per la vita stringendomi a se.

Il bacio continuò anche dopo che Marco se ne era andato, ma adesso era diverso, più lento ma più intenso, non volevo più staccarmi, ma un colpo di tosse un po’ troppo marcato alle nostre spalle mi fece allontanare di mala voglia le labbra dalle sue.

Mi girai verso il resto del gruppo –Prossima destinazione?-  -Che ne dite di un gelato? – propose Lollo siccome nessuno diceva niente –Ci vorrebbe proprio- disse Luca alle mia spalle posandomi una mano sul fianco –Andata- concluse Anna rivolgendomi un sorriso smagliante prima di fare strada.

-E quello cos’era?- gli chiesi rallentando il passo, mi era mancato il respiro più volte mentre mi baciava è stato incredibile…lei si limitò a guardarmi, un vago sorriso sulle labbra e un’aria da innocentina nello sguardo –Non so di cosa tu stia parlando- mi disse infine scuotendo la testa  –Non lo sai eh?- chinandomi per baciarla ma lei non mi concesse più di un bacio a stampo, si stacco –Raggiungiamo gli altri, per questo abbiamo tempo finché vuoi dopo- io annui e insieme raggiungemmo gli altri davanti alla gelateria.

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