Epilogo

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Era un giorno importante al palazzo dei Winkler. Morgan avrebbe annunciato che George era morto e che adesso sarebbe stato lui il suo successore. Ovviamente non potevano raccontare com'era morto né chi fosse il suo assassino. Quando Cassie aveva raccontato al suo fratello che cosa era successo in quella stanza lui era rimasto senza parole e le aveva promesso che presto avrebbero intrapreso le ricerche.
– Stai benissimo! – disse Morgan quando la vide nella grande sala del palazzo.
Cassie sorrise – Sei sicuro di quello che stai per fare?
Morgan si fece serio e annuì – E' giusto che tutti sappiano.
Lei non lo contraddisse ma non era del tutto convinta di quella decisione. Si accomodò nei posti in prima fila e scrutò la folla. Vide Cameron, Kristal, Josh e Ethan parlare tra loro. Erano proprio un bel quadretto quei quattro! Ethan la guardò e le sorrise alzando il bicchiere con lo spumante. Lei ricambiò il suo sorrise e continuò a guardare i presenti. C'erano anche Maia e Amanda, entrambe ben vestite, che chiacchieravano tra loro mentre sorseggiavano quello che sembrava vino rosso.
– Non è venuto – Ancor prima di voltarsi Cassie sapeva benissimo di chi si trattava. Era strano vedere Robert ben vestito e pensò che era sicuramente opera di Maia.
– Non capisco perché sta facendo così – Dopo la notte in cui l'aveva portata nel suo appartamento non lo aveva più visto. Non era andato a farle visita e non aveva mai risposto ai suoi messaggio e alle sue telefonate. Aveva persino provato ad andare nell'appartamento di Robert ma non c'era mai.
– Prima o poi si farà vivo – disse Robert mettendole una mano sulla spalla – Lui tiene davvero tanto a te.
Lo sapeva, sapeva che lui teneva a lei e quella notte aveva addirittura detto di amarla. Ma se era davvero così, perché aveva ricominciato a comportarsi in quel modo?
Morgan salì sul trono e Cassie capì che era arrivato il momento del discorso.
– Cari ospiti, sono liete che abbiate preso parte a questa serata. Come già saprete mio nonno, George Winkler, è venuto a mancare una settimana fa. Vi ho riuniti per darvi due notizie importanti – si fermò un secondo e guardò la folla – La prima è che, come previsto, in mancanza di altri eredi, sarò io a prendere il suo posto – Morgan aveva riflettuto a fondo se dire quella frase o meno. Il vero erede al trono era loro padre e lui non aveva voglia di prendere sulle spalle questo grosso fardello, ma che scelta aveva? – La seconda invece è che al mio fianco avrò mia sorella, Cassandra Winkler.
Tra la folla ci fu uno strano boato. Cassie salì le scalinate e raggiunse il trono del fratello.
– Ma lei non è un Nephilim! – urlò il capostipite dei Gonzales poi spalancò gli occhi – E' un ibrido!
– Che vergogna! Un'ibrida in una Famiglia così nobile – disse qualcuno.
Cassie si sentì mancare ma provò a mantenere il suo aspetto freddo anche se quelle parole la stavano lacerando dentro.
Morgan si alzò – Silenzio! – e quando tutti smisero di parlare continuò il suo discorso – Ibrido o meno è pur sempre un'abile cacciatrice e soprattutto è mia sorella.

Una volta terminata quella strana riunione pubblica, molte persone si erano avvicinate a Cassandra, soprattutto giovani ragazze, che le avevano fatto un sacco di domande. Dunque non tutti l'avevano considerata un abominio, c'era qualcuno che l'apprezzava.
Morgan le si avvicinò – Presto si abitueranno a te, non temere.
– Non so se io mi abituerò a tutto questo...
Suo fratello la guardò negli occhi – Ci sono io con te!
– Volevo parlarti di una cosa importante – disse lei senza staccare gli occhi dalla folla.
– Di cosa si tratta?
– Non voglio vivere qua – Si voltò verso suo fratello – Sono felice che tu me lo abbia proposto ma preferisco tornare a Holding e vivere insieme a Robert.
– Quindi ci allontaneremo di nuovo? – disse lui deluso.
– Ho detto che non voglio vivere qua ma, per quanto riguarda la tua proposta di continuare a lavorare al tuo fianco, accetto volentieri.
Morgan l'abbraccio – Promettimi che non ci separeremo più.
Lei annuì – Te lo prometto.

Il ragazzo sciolse l'abbraccio – Devo andare adesso, il Consiglio si riunisce privatamente.
– Qualcosa non va?
Morgan alzò le spalle – E' per via dell'irruzione del tuo branco...
– Ti prego fai in modo che non venga fatto loro del male.
– Farò in modo di soddisfare la tua richiesta – Le rivolse un ultimo sguardo e si allontanò.
Si voltò di nuovo verso la folla e lo vide. Era appoggiato allo stipite della grande porta e la stava fissando. Rimase immobile per qualche istante. Era bello da morire con quel suo completo elegante ma lo preferiva mille volte con la tenuta da battaglia. Cominciò a camminare nella sua direzione ma improvvisamente qualcuno le sbarrò la strada – Sei davvero bella stasera, sai? – Era uno dei cacciatori giovani del palazzo.
– Grazie ma adesso devo proprio...
Lui la prese per un braccio e la tirò di nuovo verso di sé – Dove scappi?
Cassie fece per strattonarlo ma qualcuno intervenne stringendo la spalla al ragazzo – Ti consiglio di sparire prima che ti frantumi la clavicola – Il ragazzo lo guardò spaventato e sparì. Ethan sorrise soddisfatto e la guardo – Aveva ragione comunque, sei bellissima – disse imbarazzato. Era tenero, niente a che vedere con Nathan che si mostrava sempre freddo, proprio come lei.
– Scusami Ethan ma devo...
– Vai – disse lui – Mio fratello ti aspetta nella tua stanza.
Non era strano pensare che loro due erano fratelli, infondo era difficile non notare la somiglianza tra i due.
Si precipitò sulle scale e arrivò alla sua stanza.
Quando aprì la porta non vide nessuno e rimase un po' delusa. Era già andato via?
– Sarò la milionesima persona che te lo dice, ma sei bellissima stasera – Cassie si voltò e lo vide. Era appoggiato al letto con le gambe accavallate e la guardava da capo a piedi – Però ti preferisco in versione guerriera. Le principesse non mi sono mai piaciute.
Cassie incrociò le braccia – Che cosa ci fai qua?
– Mi sarei aspettato un "Sono felice di vederti" ma vabbè...
– Sei sparito! Ti ho chiamato mille volte, sono venuta a casa vostra...
– Ho avuto delle cose importanti da sbrigare – disse lui freddo senza guardarla negli occhi.
– E io non ero importante? – ma si pentì di averlo detto non appena vide l'espressione del ragazzo – Scusami, forse mi sono fatta un'idea sbagliata...
– Ti ho già detto cosa provo per te – ribatté lui.
Si avvicinò a lui e lo baciò. Questa volta lui non si ritrasse. Le mise le mani sui fianchi e l'attirò a sé – Ti amo anch'io – sussurrò lei a fior di labbra.
Il ragazzo si staccò e riassunse la sua solita espressione seria – Ti prego non dirmi che ti senti usato perché...
– Domani vado via – rispose lui secco.
Cassie spalancò gli occhi – Cosa? Perché?
– Ho davvero delle cose da risolvere Cassie.. E anche tu devi pensare a te.
– Ma cosa stai dicendo? Possiamo finalmente stare insieme, io verrò a vivere da Robert e potremmo finalmente..
– No Cassie, non potremo. Non adesso...
Le sue parole la colpirono nel profondo dell'anima – Pensavo che tu mi amassi...
– Ed è così! – rispose lui – Ho solo bisogno di mettere un po' di ordine nella mia vita e ne hai bisogno anche tu – Forse aveva ragione lui, ma non voleva che andasse via. Finalmente erano riusciti a mettere in chiaro i loro sentimenti, perché dovevano separarsi di nuovo? – Devo andare adesso – Si avvicinò e le diede un bacio sulle labbra.
– Tornerai?
Lui annuì – Non è un addio Cassie – Andò verso la porta e, solo prima di uscire, si voltò a guardarla – Abbi cura di te – Poi, senza che lei potesse aggiungere altro, uscì sbattendosi la porta alle spalle.
Cassie si precipitò fuori dalla stanza ma lui non c'era più. Non le aveva neanche detto dove sarebbe andato o per quanto sarebbe mancato. Tutto quello che le aveva lasciato era la speranza che un giorno si sarebbero incontrati di nuovo.

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La cacciatrice ibridaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora