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Dave era davvero strano in questo periodo..

Mi nasconde qualcosa?

Spero di no.. Voglio che mi dica tutto.. Niente segreti.

Voglio che si fidi di me,voglio che mi dica tutto.

Oggi ero a casa,solo un giorno.
E quel giorno lo usavo un po per pulire la casa e rilassarmi.

"Buongiorno.." dice lui appena si alza sbadigliando.

Oggi neanche lui lavorava.

"Hey." rispondo in modo un po credo mentre lavo la cucina.

"Che è successo? Sembri fredda.."

"Nulla." continuo a pulire.

"Okay allora mi fai la colazione?"

"Fattela.. Non sono la tua serva."

"Calmati.. Okay." si alza e si fa la colazione.

Io avevo già mangiato,così vado in camera della piccola e controllo se è tutto a posto.

"Ciccina,vieni su." la prendo in braccio e la cullo.

"Quanto sei bella." le dico guardandola.

"Ma-" alza le braccia.

"Piccola.."

"Ma-Ma." dice.

"Mamma.."

"Mamma." ripete lei.

Mi si scioglie il cuore e le do un bacino.

La metto a dormire,vado in camera mia,faccio il letto.

"Come mai oggi così acida?" entra Dave.

"Non è essere acidi.. Solo che non sono la tua serva.. Ecco tutto."

"Se se.. Ora ti faccio calmare."

Mi piego per stendere il lenzuolo lungo il letto e lui si avvicina con il suo membro sul mio sedere.

"Dio..." ansima lui.

"Ti prego non ho molta voglia.."

"Si invece.. Porcona." struscia il suo membro sui miei glutei.

"Ah." dice.

"Ah." ansimo.

"Visto? Ti piace.."

In effetti avevo voglia.. Ma ogni volta mi viene in mente cosa mi ha fatto.

"No.. Scusa." mi sposto.

"Ah. Okay. Va bene." dice irritato.

Vado in sala e mi distendo un attimo per rilassarmi.

Dopo 10 minuti lo vedo prendere la giacca e dirigersi verso la porta d'uscita.

"Hey dove vai..?"

"A lavoro.."

"Ma oggi non sei a casa?"

"Mi ha chiamato la collega con cui collaboro.. Ha bisogno di me."

Che Cos-

Esce senza neanche farmi rispondere.

Che stronzo.

Mi veniva da piangere.

Prendo il cellulare,seleziono il contatto e lo chiamo.

"Ross.. Vieni ti prego ho bisogno di te.." dico in lacrime.

Chiudo la chiamata.

Dopo 10 minuti sento il campanello.

Apro.

"Court che succede.." dice con la voce triste.

Lo faccio entrare e sedere sul divano.

"Non lo so.. Lo vedo troppo strano.."

"Che ha fatto?"

"Oggi era in ferie.. Prima voleva farlo ma gli ho detto di no e poi se ne è uscito con la scusa che doveva andare a  al lavoro perché la
collega l'aveva chiamato.."

"Oh.."

"Non so che pensare oltre a..."

"Mi dispiace piccina..."

"Credo abbia un'altra io.. Non so." piango.

"Penso che sia la soluzione più credibile.."

"Vero.."

Mi si spezzava il cuore.

"Si aggiusterà tutto."

"Non so.. Può darsi che non abbia altra e abbia detto la verità io non lo so..."

"Non so Court,si vedrà.." mi consola abbracciandomi.

Lo stringo forte.

"Grazie.." sussurro.

"E di che?"

"Non so.. Ci sei sempre per me.." ci stacchiamo.

Ci guardiamo.

"Tu invece? Come va con Laura?"

"Ultimamente litighiamo.. "

"Oh.. Mi dispiace."

"Lo so.. Anche a me." dice triste.

"Si aggiusteranno le cose?" aggiunge.

"Non ne  ho idea.." rispondo.

Mothers & FathersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora