Capitolo 13

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Il ragazzo si gira per stringere la mano ad Harry e quando i suoi occhi arrivano a me é come se una lampadina si fosse accesa nella sua mente, si ricorderà?

"Tu.." dice con un'espressione illeggibile. A quanto pare si, si ricorda di avermi quasi ucciso.
Alzo gli occhi al cielo. "Si, io" dico con un tono poco cortese.

"Cosa ci fai qui?!" Sputa.

"Hey, vi conoscete?" Interviene Harry facendo una piccola risata isterica, naturalmente a disagio.
Rivolgo il mio sguardo ad Harry.
"No, cioé si, ma no. Mi stava per investire questo deficiente!" Dico mandando un occhiataccia al ragazzo.
"Ma cosa stai dicendo? Sei tu che passi in mezzo alla strada senza controllare prima se qualche macchina stia arrivando. Signorina, che più che signorina sembri una bambina.. un po' d'attenzione!"
Sto per offenderlo veramente quando invece sento la mano calda di Harry che si appoggia sul mio ginocchio.
Sento sempre più disprezzo per questo ragazzo, é veramente scortese e arrogante, non lo sopporto.
Sul fatto del "quasi incidente" ho ragione io, ovviamente, ma lui é un uomo! Troppo orgoglioso per ammettere che sia in torto.

Mi ricompongo:"Senti, sono venuta qui per divertirmi e sicuramente non voglio certe persone che mi rovinino la serata quindi, per favore, lasciami in pace" dico.

"Mi scusi signorina" dice scuotendo leggermente la testa, deridendomi e sedendosi affianco alla bionda che smette di torturare Louis e inizia con il ragazzo.

"Allora ragazzi, giochiamo a qualcosa?" Dice la ragazza muovendo le sue unghie laccate di un fucsia acceso attorno all'orecchino del ragazzo dagli occhi color caramello, é praticamente sdraiata su di lui. Tra me e me penso 'Dove mi sono fatta trascinare?', poi mi ricordo che c'è Harry e in un certo senso sto meglio, la sua presenza mi rassicura.
"Certo" risponde Harry.

"A cosa giocate?" Sussurro ad Harry, poco convinta che mi abbia sentito con tutto questo caos.

"Solitamente a birra pong o altre stupidaggini del genere, oppure facciamo delle gare" spiega un po' a voce alta, sopra il forte rumore. Che giochi stupidi.

"Facciamo una gara" dice il ragazzo guardandomi, il suo sguardo é provocatorio e mi fa ribollire il sangue.

"Ci sto Zayn" dice la ragazza al suo fianco con una voce squillante.
Oh, quindi il nome del ragazzo é Zayn, non sembra inglese, sembra più..arabo. In effetti la sua carnagione é più scura e ambrata rispetto a quella dei ragazzi attorno a questo tavolino.

"Gioco anche io" dico d'istinto ricambiando lo sguardo di Zayn. So che non dovrei bere, per la mia condizione di salute, ma penso che posso reggerlo.

"Andiamo, vuoi veramente giocare bambina?" dice sorridendo e facendo passare la lingua nel suo labbro inferiore. Mi sta veramente sfidando, a questo punto non ci vedo più dalla rabbia.

''Si, caro mio autista di merda'' sputo.

Lui sorride e afferra una lattina di birra da sopra il tavolino.

Harry mette una mano nella mia coscia e si sporge per dirmi qualcosa all'orecchio. "Sei sicura? Di solito siamo tutti più che ubriachi dopo una gara. Sei sicura di-" lo interrompo "certo, si. Sono sicura" gli sorrido.
Lui annuisce un po' dubbioso.

Arrivano due ragazzi uno biondo e uno con i capelli rossi.
"Hey ragazzi" saluta il biondo sorridendo. Ha un confortante sorriso.

"Hey Niall" salutano.

"Nuova arrivata?" Ora é il ragazzo dai capelli rossi a parlare, ovviamente si rivolge a me.
Non sono mai stata una persona molto socievole e mi ritrovo un po' a disagio in queste situazioni, odio essere al centro dell'attenzione.

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